14 dicembre 2006
Telese, filiera termale: lavori scadenti
Il Mattino - Il Sannio Quotidiano

 

 

 

SOS DI RIFONDAZIONE «Filiera termale, lavori scadenti»

Il Mattino

 

VITTORIO VALLONE

 

Un coro di proteste si alza a Telese. Nell’occhio del ciclone i lavori effettuati nell’ambito della filiera termale e che riguardano in modo particolare il viale Minieri la cui nuova pavimentazione ha dato già cenni di cedimento con ulteriori disagi per la circolazione stradale.

 

«Abbiamo denunciato già qualche mese fa le nostre perplessità sulla conduzione dei lavori e sulla qualità dei materiali impiegati» dichiara Alfonso Grillo segretario del Circolo Vera Lombardi di Rifondazione, aggiungendo: «Abbiamo condiviso, riguardo il rifacimento di viale Minieri, uno di progetti ricompresi nel Pit termale, la filosofia di una nuova piazza e l’idea di una nuova sistemazione, ma abbiamo anche evidenziato, noi politici e non tecnici, i nostri forti dubbi sui materiali e sull’esecuzione dei lavori.

 

Un problema annunciato ma che ha visto l’amministrazione telesina sorda a qualsiasi consiglio e qualsiasi confronto, anche pubblico,richiesto attraverso la raccolta di firme di tantissimi cittadini. Oggi, a distanza di mesi dalle nostre denunce, vediamo operai, al termine anche di lievi precipitazioni atmosferiche, intenti a riparare buche e dissesti della pavimentazione stradale.

 

Ci chiediamo - continua Grillo - quante risorse economiche in più serviranno per sistemare i lavori di viale Minieri non ancora terminati e non ancora consegnati e soprattutto come faranno a collaudare un’opera che presenta già degli evidenti danni».

 

Rifondazione punta alza il dito anche contro i lavori di Corso Trieste: «Non sappiamo perché i lavori non sono ancora stati terminati e perché la scelta progettuale effettuata ci propone oggi una strada stretta, pericolosa per gli automobilisti che trovano difficoltà nel fare manovra, e con scarsi parcheggi».


 

Lavori pubblici: cantieri ancora aperti, già fioccano le polemiche

Sannio Quotidiano

 

Telese Terme / La nota del gruppo di opposizione ‘Insieme per Telese’

Lavori ancora in corso ma fioccano già le polemiche. Questa volta a levarsi è la voce del gruppo consiliare di opposizione ‘Insieme per Telese’. “Mentre gli operai sono ancora al lavoro – scrivono i consiglieri nella nota –, assistiamo al disfacimento progressivo di parti significative del «nuovo» viale Minieri. Purtroppo – aggiungono – siamo stati facili profeti, quando, pur appoggiando i progetti che sono destinati a cambiare il volto di Telese, abbiamo fatto notare la scarsa qualità dei materiali scelti. Nutrivamo molti dubbi che le betonelle «stile porfido» e i listelli di pietra bianca potessero reggere il peso delle automobili; ma non potevamo certo immaginare che il dissolvimento iniziasse così presto e fosse tanto evidente. È bastata un po’ di pioggia. Purtroppo è sufficiente dare un’occhiata, neanche troppo approfondita, per rendersi conto che la messa in opera è stata affrettata e poco curata. Del resto, il cantiere di viale Minieri fu aperto con molti mesi di ritardo rispetto al previsto, condizionando la stagione estiva. Analoghi problemi stanno verificandosi per il periodo natalizio. Il tanto sbandierato «piano comunicazione» si è rivelato l’ennesimo proclama, dietro al quale – rimarcano con forza i componenti di ‘Insieme per Telese’ – si nascondeva il vuoto di idee e la mancanza di rispetto per i cittadini di Telese e della Valle. Qualcuno ricorderà che il sindaco scelse di non rispondere alle domande che per tempo gli avevano posto 500 concittadini, che non avevano avuto paura di apporre la propria firma in calce ad una petizione popolare. Con il passare dei mesi i dubbi sono diventati certezze”. L’attenzione del gruppo di opposizione si sposta anche verso le altre zone del tessuto urbano per analizzare gli altri lavori in corso. Ed anche in questo caso il giudizio non è positivo. “Le cose non vanno certo meglio – spiegano infatti – negli altri cantieri, che, se le cose funzionassero bene, dovrebbero già essere chiusi. Non si sa il motivo, ma è chiaro che i lavori sono andati a rilento. Anche in questi casi, poi, si stanno già manifestando i problemi che avevamo anticipato semplicemente guardando i progetti e leggendo le relazioni: ad esempio non sono state previste aree di sosta laterali, mentre delle due rotonde ancora non v’è traccia. Analogamente, i lavori nella parte terminale di corso Trieste, anch’essi interrotti da tempo, hanno lasciato un notevole peggioramento delle condizioni complessive: è più pericoloso parcheggiare; è più pericoloso disimpegnarsi dall’incrocio con via Isonzo; è più pericoloso percorrere ed attraversare il corso, sia in auto che a piedi; nella stessa via Isonzo è impossibile incrociare un’auto che viene dalla parte opposta senza che una delle due non sia costretta a fermarsi”. Secondo i rappresentanti del gruppo “si sprecano” gli esempi di cattiva programmazione ed esecuzione dei lavori pubblici. Ed ecco che appare “evidente” il degrado urbanistico complessivo. “Basti pensare – spiegano – allo stato pietoso in cui versano le strade del comune, o a piazza Salvo D’Acquisto e via Garibaldi, ridotte ad un cantiere da ormai quattro anni, senza che nessuno si prenda la briga di dare spiegazioni né risolvere i problemi. Si pensi ancora al pericolo costante rappresentato dalla viabilità all’ingresso di Telese, nei pressi del cimitero. Da quanto tempo sono iniziati quei lavori? Perché non sono stati ultimati? Perché l’assessore ai lavori pubblici e il sindaco non si preoccupano di far apporre l’indispensabile segnaletica? Hanno mai notato che di notte non si vede nulla?”. Dopo le diverse analisi giunge la conclusione: “Ci vuole una capacità particolare: sprecare i soldi pubblici per peggiorare le condizioni di vita dei cittadini non è da tutti. Questa è la continuità amministrativa di cui hanno sempre parlato: D’Occhio e Capasso, del resto, sono molto impegnati sulla questione dell’ex molino «Capasso & Romano». In questo caso, però, forse la mobilitazione sociale riuscirà ad impedire l’ennesimo «capolavoro»”.

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it