Questa sera ritirandomi a casa e guardando i
lavori di rifacimento del viale mi sono posto
una domanda:
Perchè si provvede allo svellimento del vecchio
manto stradale ormai assestato a tal punto da
garantire una superficie adatta ad assicurare
stabilità ai "falsi sanpietrini"?
In
pratica viene pagata la demolizione di una
superficie già bella e compatta per costruirne
una nuova con rete metallica e calcestruzzo.
Qualcuno dirà che il manto stradale non è
proprio livellato ma presenta una vistosa
"gobba" centrale atta a garantire il deflusso
delle acque piovane ai margini della carreggiata
e pertanto questa "gobba", sicuramente funzionale
ma un po' brutta a vedersi, sarebbe stata
evidente anche con la nuova pavimentazione.
Ma
dal momento che non esistono particolari
problemi di spessore in quanto le dimensioni dei
"falsi sampietrini" sono nettamente inferiori
all'altezza dei cordoli, per evitare la "gobba"
centrale, probabilmente, sarebbe bastato
"ricaricare" opportunamente le banchine laterali
in modo da livellare la pavimentazione oltre ad
adeguare le varie caditoie e i coperchi dei
tombini (cosa che comunque andava fatta). Si
sarebbe anche potuta ipotizzare la
fresatura/scarifica della "gobba" centrale in
modo da livellare il manto stradale.
Qualcuno si chiederà: quali vantaggi avremmo
ottenuto? Rispondo:DUE, principalmente!
1)
sicuramente costi decisamente inferiori per
realizzare la nuova pavimentazione.
2)... i TEMPI, si soprattutto i tempi. Non
dovendo demolire il vecchio manto stradale e non
dovendo realizzare nuove grosse superfici con il
massetto di cemento, sicuramente avrebbero
terminato i lavori molto prima del previsto.
Gradirei molto che tecnici ed operatori del
settore spieghino, a me che sono un profano,
perchè non poteva essere adottata la tipologia
di lavoro da me brevemente indicata.
Giuseppe Grimaldi
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