24 aprile 2006
Telese, richiesta chiarimenti a Nardone
Insieme per Telese

 

 

 

 

Al Presidente della Provincia di Benevento

 

 

Oggetto: Piano Particolareggiato area lago di Telese Terme. Richiesta di chiarimenti.

 

 

In data 29 settembre 2005 il Consiglio comunale di Telese Terme approvò (con quattro voti contrari) un progetto definitivo di cosiddetta «riqualificazione e valorizzazione turistica zona lago di Telese Terme». La delibera relativa, la numero 17/2005, fu pubblicata il 03 novembre successivo con protocollo numero 15792. Successivamente, a causa di un errore materiale nella trascrizione delle delibera, si è reso necessario un ulteriore votazione consiliare. La relativa delibera è stata pubblicata in data 03/02/2006.

 

Il progetto di «riqualificazione e valorizzazione turistica» consiste nella costruzione di una nuova strada di collegamento tra il nuovo ponte di Solopaca e via Fausto Coppi con il nuovo cavalcaferrovia di Telese. La strada, larga dodici metri, è prevista a circa 150 metri dalle sponde del lago di Telese. Per i dettagli tecnici si vedano le delibere allegate alla presente, comprensive di verbali e di osservazioni tecniche e giuridiche.

 

L’approvazione del progetto era preliminare alla modifica del piano particolareggiato dell’area del lago di Telese, avvenuta in quella stessa seduta (delibera 18/2005, pubblicata il 03/11/2005 prot. n. 15793).

 

Il Gruppo INSIEME PER TELESE ha avanzato le proprie osservazioni e critiche alle ipotesi di sviluppo della zona del lago. In particolare, la variante approvata appare in netto contrasto con il piano di coordinamento territoriale della Provincia di Benevento, segnatamente con l’articolo 127 delle norme tecniche di attuazione – Indirizzi per gli insediamenti della Bassa Valle del Calore (destra idrografica).

 

Come se non bastasse, risulta molto “originale” la procedura adottata dall’Amministrazione comunale di Telese Terme. Secondo quanto previsto dalla legge regionale 16/2004, articolo 26, comma 3, un piano urbanistico attuativo (quali sono anche i piani particolareggiati) non può costituire variante al piano urbanistico comunale (Puc). Giova sottolineare che, sebbene non sia stato ancora adottato un Puc, il Comune di Telese Terme è dotato di un Prg che è tuttora in vigore e che non prevede la strada approvata nella seduta consiliare del 29/09/2005. In definitiva, la variante al piano particolareggiato costituisce variante al piano regolatore, così come ammesso dallo stesso assessore ai lavori pubblici, Giuseppe D’Occhio (si veda il verbale allegato alla presente). Ora, una variante al Prg (che, al di là dei nomi, a tutti gli effetti è il Puc di Telese Terme) deve seguire l’iter previsto dalla legge regionale 16/2004. In particolare, la proposta di variante avanzata dalla giunta comunale deve essere preceduta dalla consultazione delle organizzazioni sociali, culturali, economico-professionali, sindacali ed ambientaliste di livello provinciale (articolo 24, comma 1). Il passaggio non è facoltativo ma obbligatorio, e nel caso prospettato è stato saltato a piè pari dalla giunta comunale e dal sindaco di Telese Terme.

Che la procedura sia quella prevista dalla legge regionale 16/2004 è dimostrato anche dal verbale  della delibera 17/2005, in cui si legge che l’assessore D’Occhio afferma di inviare copia della documentazione «alla Provincia di Benevento, organo competente all’approvazione della variante», e che «se la Provincia di Benevento non manifesta il proprio dissenso entro il termine di 90 giorni decorrenti dalla data di ricezione della presente deliberazione e della completa documentazione, si intende approvata la determinazione del Consiglio comunale».

 

Giova inoltre ricordare che il piano particolareggiato “Lago” fu approvato dal Consiglio comunale il 30 marzo 2004, e pubblicato soltanto alla fine di giugno 2005, oltre un anno dopo. Allora come oggi, tra gli allegati manca il parere della Sovrintendenza ai beni ambientali di Caserta. A tal proposito, risulta clamorosa la contraddittorietà dell’assessore D’Occhio, che mentre chiede di approvare una variante al Prg, afferma, di contro, che il parere della Sovrintendenza non è necessario al provvedimento in discussione perché si tratterebbe di un piano particolareggiato che non necessita dell’approvazione degli enti preposti al controllo.  Ricordiamo che l’assessore D’Occhio, oltre che ingegnere, è anche segretario dell’Autorità di bacino di Liri-Garigliano-Volturno, cioè a dire di uno di quegli enti di controllo da lui stesso richiamati.                             

 

Alla luce delle osservazioni riportate, si pongono alla S.V. e all’Amministrazione provinciale alcuni interrogativi:

 

  1. si chiede di sapere se il cosiddetto piano particolareggiato “Lago” costituisca o meno variante al Prg in vigore, e se tale variante necessiti delle procedure e dei pareri all’uopo previsti e precedentemente tratteggiati, con particolare riferimento alla legge regionale 16/2004;

 

  1. si chiede di sapere se l’Amministrazione Comunale di Telese Terme ha sottoscritto con la Provincia di Benevento un accordo di programma per poter derogare alle prescrizioni previste dal Piano di Coordinamento Territoriale; in caso negativo, si chiede di porre in essere tutte gli atti e le procedure necessarie a garantire l’accordo tra gli strumenti di programmazione territoriale e urbanistica, nonché la sicurezza del territorio (secondo quanto previsto dalle norme tecniche di attuazione del piano di coordinamento territoriale, artt. 5,18, 91).

 

 

Distinti saluti.

 

 

Telese Terme, 21 marzo 2006

 

 

COORDINAMENTO POLITICO

 “INSIEME PER TELESE”

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it