Al Presidente della Provincia di Benevento
Oggetto: Piano Particolareggiato area lago di
Telese Terme. Richiesta di chiarimenti.
In data 29 settembre 2005 il Consiglio comunale di Telese
Terme approvò (con quattro voti contrari) un
progetto definitivo di cosiddetta
«riqualificazione e valorizzazione turistica
zona lago di Telese Terme». La delibera
relativa, la numero 17/2005, fu pubblicata il 03
novembre successivo con protocollo numero 15792.
Successivamente, a causa di un errore materiale
nella trascrizione delle delibera, si è reso
necessario un ulteriore votazione consiliare. La
relativa delibera è stata pubblicata in data
03/02/2006.
Il progetto di «riqualificazione e valorizzazione
turistica» consiste nella costruzione di una
nuova strada di collegamento tra il nuovo ponte
di Solopaca e via Fausto Coppi con il nuovo
cavalcaferrovia di Telese. La strada, larga
dodici metri, è prevista a circa 150 metri dalle
sponde del lago di Telese. Per i dettagli
tecnici si vedano le delibere allegate alla
presente, comprensive di verbali e di
osservazioni tecniche e giuridiche.
L’approvazione del progetto era preliminare alla modifica
del piano particolareggiato dell’area del lago
di Telese, avvenuta in quella stessa seduta
(delibera 18/2005, pubblicata il 03/11/2005 prot.
n. 15793).
Il Gruppo INSIEME PER TELESE ha avanzato le proprie
osservazioni e critiche alle ipotesi di sviluppo
della zona del lago. In particolare, la variante
approvata appare in netto contrasto con il piano
di coordinamento territoriale della Provincia di
Benevento, segnatamente con l’articolo 127 delle
norme tecniche di attuazione – Indirizzi per gli
insediamenti della Bassa Valle del Calore
(destra idrografica).
Come se non bastasse, risulta molto “originale” la
procedura adottata dall’Amministrazione comunale
di Telese Terme. Secondo quanto previsto dalla
legge regionale 16/2004, articolo 26, comma 3,
un piano urbanistico attuativo (quali sono anche
i piani particolareggiati) non può costituire
variante al piano urbanistico comunale (Puc).
Giova sottolineare che, sebbene non sia stato
ancora adottato un Puc, il Comune di Telese
Terme è dotato di un Prg che è tuttora in vigore
e che non prevede la strada approvata nella
seduta consiliare del 29/09/2005. In definitiva,
la variante al piano particolareggiato
costituisce variante al piano regolatore,
così come ammesso dallo stesso assessore ai
lavori pubblici, Giuseppe D’Occhio (si veda il
verbale allegato alla presente). Ora, una
variante al Prg (che, al di là dei nomi, a tutti
gli effetti è il Puc di Telese Terme) deve
seguire l’iter previsto dalla legge regionale
16/2004. In particolare, la proposta di variante
avanzata dalla giunta comunale deve essere
preceduta dalla consultazione delle
organizzazioni sociali, culturali,
economico-professionali, sindacali ed
ambientaliste di livello provinciale (articolo
24, comma 1). Il passaggio non è facoltativo ma
obbligatorio, e nel caso prospettato è stato
saltato a piè pari dalla giunta comunale e dal
sindaco di Telese Terme.
Che la procedura sia quella prevista dalla legge regionale
16/2004 è dimostrato anche dal verbale della
delibera 17/2005, in cui si legge che
l’assessore D’Occhio afferma di inviare copia
della documentazione «alla Provincia di
Benevento, organo competente all’approvazione
della variante», e che «se la Provincia
di Benevento non manifesta il proprio dissenso
entro il termine di 90 giorni decorrenti dalla
data di ricezione della presente deliberazione e
della completa documentazione, si intende
approvata la determinazione del Consiglio
comunale».
Giova inoltre ricordare che il piano particolareggiato
“Lago” fu approvato dal Consiglio
comunale il 30 marzo 2004, e
pubblicato soltanto alla fine di giugno
2005, oltre un anno dopo. Allora come oggi,
tra gli allegati manca il parere della
Sovrintendenza ai beni ambientali di Caserta.
A tal proposito, risulta clamorosa la
contraddittorietà dell’assessore D’Occhio, che
mentre chiede di approvare una variante al Prg,
afferma, di contro, che il parere della
Sovrintendenza non è necessario al provvedimento
in discussione perché si tratterebbe di un piano
particolareggiato che non necessita
dell’approvazione degli enti preposti al
controllo. Ricordiamo che l’assessore D’Occhio,
oltre che ingegnere, è anche segretario
dell’Autorità di bacino di
Liri-Garigliano-Volturno, cioè a dire di uno di
quegli enti di controllo da lui stesso
richiamati.
Alla luce delle osservazioni riportate, si pongono alla
S.V. e all’Amministrazione provinciale alcuni
interrogativi:
-
si chiede di sapere se il cosiddetto piano
particolareggiato “Lago” costituisca o meno
variante al Prg in vigore, e se tale
variante necessiti delle procedure e dei
pareri all’uopo previsti e precedentemente
tratteggiati, con particolare riferimento
alla legge regionale 16/2004;
-
si chiede di sapere se l’Amministrazione
Comunale di Telese Terme ha sottoscritto con
la Provincia di Benevento un accordo di
programma per poter derogare alle
prescrizioni previste dal Piano di
Coordinamento Territoriale; in caso
negativo, si chiede di porre in essere tutte
gli atti e le procedure necessarie a
garantire l’accordo tra gli strumenti di
programmazione territoriale e urbanistica,
nonché la sicurezza del territorio (secondo
quanto previsto dalle norme tecniche di
attuazione del piano di coordinamento
territoriale, artt. 5,18, 91).
Distinti saluti.
Telese Terme, 21 marzo 2006
COORDINAMENTO POLITICO
“INSIEME PER TELESE”
|