Siamo cittadini residenti a Telese Terme.
Viviamo in abitazioni per le quali sono stati già versati gli oneri di urbanizzazione.
Paghiamo puntualmente l’ICI.
A quelli tra noi che sono impiegati pubblici, ogni mese viene detratta direttamente dalla busta paga la trattenuta addizionale comunale, nonché la trattenuta addizionale regionale.
Versiamo regolarmente le tasse relative allo smaltimento dei rifiuti e ci impegnamo attivamente nella raccolta differenziata perché la riteniamo giusta.

Purtroppo però il nostro carico di spese fisse e inderogabili non finisce qui…

Infatti per noi cittadini residenti a Telese Terme oltre il confine della linea ferroviaria, il servizio che maggiormente incide sul bilancio familiare è ormai divenuto il costo connesso all’espurgo delle fosse biologiche.

Nell’archivio del sito internet "ViviTelese" abbiamo trovato una lettera indirizzata al Sindaco datata 25/03/2002 nella quale si segnalavano già "I notevoli disagi economici ed igienici derivanti dall’assenza della rete fognaria" e si chiedeva che: "Nell’attesa della sua realizzazione l’amministrazione si facesse carico delle spese sopportate dall’espurgo"; seguivano 85 firme di residenti nella zona.

In data 14/06/2002 il Sindaco allora in carica, Ing. Giuseppe D’Occhio, rispondeva così: "Questo Ente, consapevole che un intervento risolutivo di realizzazione dell’intera rete è molto oneroso, ha chiesto i necessari fondi alla Regione Campania e nutre buone speranze di finanziamento. Ove non dovesse, in tempi medi, intervenire il suddetto finanziamento, si provvederà con fondi del bilancio comunale."

Invece, che cosa è successo realmente?

A distanza di oltre 3 ANNI, lo smaltimento dei reflui è ancora effettuato attraverso il periodico svuotamento delle fosse biologiche da parte di ditte private, con spesa totalmente a nostro carico; si aggiunga a questo che il costo di tale servizio è lievitato ulteriormente, raggiungendo ormai cifre insostenibili, in quanto a noi cittadini residenti a Telese Terme oltre il confine della linea ferroviaria, è stata anche preclusa la possibilità di sversare nel depuratore comunale, concesso in gestione alla società GESESA.

Come si apprende dal comunicato stampa municipale n. 065/2005, in data 8/11/2005 in località San Biase si è tenuta "la cerimonia di avvio dell’attività del rinnovato impianto di depurazione delle acque reflue del comune di Telese Terme; gli adeguamenti migliorativi hanno fatto sì che il depuratore sversi acqua depurata nel nostro fiume in modo da mitigare gli effetti negativi che la civiltà moderna genera sull’ambiente in cui viviamo."

Tutto ciò ci riempie di orgoglio come cittadini, ci rassicura come difensori della natura, ma ci rattrista profondamente come residenti a Telese Terme oltre il confine della linea ferroviaria, in quanto ancora una volta le attese e le speranze di una parte attiva della cittadinanza vengono deluse. Infatti, nell’intervento del Sindaco alla cerimonia di inaugurazione del depuratore, si dà risalto con evidente soddisfazione all’accurato studio avviato sull’intero sistema fognario già esistente, nonché alla realizzazione di un primo nuovo tratto di fognatura nella Contrada Piana, ma non si fa parola alcuna della situazione di abbandono in cui versa la Contrada Scafa, zona in pieno e rapidissimo sviluppo edilizio.

Ci si sarebbe aspettati almeno un chiarimento sulla sorte delle condutture senza sbocco e senza allacciamenti messe in opera nell’estate 2005, che finora hanno solo contribuito all’ulteriore degrado ambientale, lasciando a noi cittadini come "effetto collaterale" numerosi fossi e pericolosi avvallamenti nel manto stradale.

Con la presente lettera, noi cittadini residenti a Telese Terme oltre il confine della linea ferroviaria intendiamo avanzare le nostre proposte, democraticamente e svincolati da qualsivoglia influenza politica, al solo fine di migliorare la qualità della vita a tutela dell’ambiente. A tale scopo, invitiamo il nostro Sindaco, Dott. Gennaro Capasso, a prendere atto della soluzione adottata da altre Amministrazioni Comunali (non della ricca e prosperosa Emilia, ma del profondo Sud!) che offrono a tutti i loro cittadini non ancora in grado di usufruire della rete fognaria, un servizio di espurgo a prezzi accessibili, comparabili alle normali imposte di smaltimento reflui.

Ad esempio, in Sicilia nel Comune di Ragusa, la spesa di espurgo è di € 16,00 a viaggio (= m³ 12 di liquame) + altri € 7,00 per ogni viaggio successivo. Per accedere a tale servizio è sufficiente ottenere l’Autorizzazione allo Scarico, rilasciata dal Comune stesso a chiunque sia in possesso di un pozzo a tenuta stagna.

Qui a Telese Terme, invece, per ottenere lo stesso servizio da una ditta privata, siamo costretti a pagare, per gli stessi m³ 12 di liquame, mediamente € 395,00.

Convinti che lo sviluppo e la riqualificazione della nostra cittadina passi obbligatoriamente per l’estensione di tutti i servizi essenziali all’intero territorio comunale, e che la realizzazione di nuove opere che ne potenzino la vocazione turistica non possa ignorare il profondo disagio in cui versa inesorabilmente da molti anni la nostra Contrada, CHIEDIAMO A VIVA VOCE CHE AL PIU’ PRESTO SI PROVVEDA A RISOLVERE QUESTA CHE ORMAI E’ DIVENUTA UNA VERA E PROPRIA EMERGENZA.

(si diffidano le formazioni politiche dalla strumentalizzazione della presente petizione)

Seguono le firme di 120 cittadini residenti a Telese Terme oltre il confine della linea ferroviaria.