14 dicembre 2006
Telese, soldi pubblici sprecati
Vittorio Pagliarulo

 

 

Non si è ancora maturi per ricorrere al magistrato?

 

Chi legge il Corriere della Sera, a pagina 17 di oggi, 13 dicembre, ha potuto ammirare la bellezza dell'ex sindaco di Taranto Rossana Di Bello, mano nella mano all'ex Premier Silvio Berlusconi, in occasione della sua rielezione a Sindaco della città Ionica.

Gian Antonio Stella ci racconta con la puntigliosa chiarezza che lo contraddistingue le varie "ruberie" perpetrate nella Casa Comunale da parte di funzionari comunali che "udite, udite!" continuano ad occupare la loro poltrona, ognuno nel proprio ufficio.

La Di Bella - di nome e di fatto, solo esteriormente - poco tempo dopo la trionfale rielezione fu costretta a dimettersi per una condanna sugli appalti dell'inceneritore tarantino.

Ma torniamo ai signori funzionari.

Costoro, con vari ritocchi in busta paga, si sono attribuite somme di centinaia di migliaia di euro (avete letto bene!). Uno per tutti, certo Cataldo Ricchiuti, il regalino se lo è fatto di ben 567 mila euro (Badate bene, si tratta del salario di oltre la metà della vita lavorativa di un operaio).

Pare che dalla lettura dei bilanci potrebbe venir fuori un abisso finanziario - parole di Stella - che si aggira intorno al miliardo di euro. Tale "buco", per comprenderlo ancora meglio, si dica che per ogni famiglia di Taranto graverà un "rosso" di circa 18.000 euro.

Mi chiedo: a quanto ammonta il "rosso" per ogni famiglia telesina?

E' una domanda lecita (ma i funzionari del nostro Comune non c'entrano) specialmente se si guarda con un po' di attenzione ai lavori attinenti la "Filiera termale"

Ma per capirci ancora meglio è il caso di farlo con un esempio, a denti stretti: se da privati cittadini commissioniamo un lavoro che non viene fatto secondo criterio adeguato, la nostra prima reazione è la protesta. Mancando i requisiti di corrispondenza e comprensione da parte della ditta si adicono le vie legali.

L'esempio, però, non induca in errore di valutazione. Si potrebbe capire che nel caso di che trattasi è il Comune che adice le vie legali contro la ditta appaltante.

Sbagliato. E' il cittadino che dovrebbe chiedere l'intervento della magistratura contro amministratori (oltre tutto molto qualificati nel settore dei lavori pubblici, se si considera che il Sindaco è Geologo e l'Assessore ai lavori Pubblici è Ingegnere) che hanno stravolto Viale Minieri e chissà cos'altro ancora dilapidando pubblico denaro. Quello di tutti noi.

Basta un piovasco e i locali terranei del paese rigurgitano materiale fognario; sono sufficienti quattro gocce e i falsi "sanpietrini" di Viale Minieri saltano mentre le lastre di trevertino (?) si spaccano, Ciò mi fa pensare, non con poco timore, ai temporali che quest'anno hanno imperversato sul nord del Paese con l'auspicio che giammai abbiano a verificarsi dalle nostre parti, al fine di evitare di ritrovarci tutti, suppellettili compreso, a Castelvolturno via Calore-Volturno.

E allora? E' proprio di filiera termale che avevamo bisogno? Non era forse prioritaria la "filiera fognaria"?

E che dire dei marciappiedi di Corso Trieste, nel tratto del palazzo degli uffici, interrotti da lunette che invadono il piano stradale al punto che un modesto e inutile arredo urbano si può trasformare in causa di incidente?

Capito, caro Peppe? L'ironia con i signori del Palazzo non basta più. Altri Amministratori di pubblico denaro si mostrano sensibili al tuo modo di interloquire e mettono mano a qualche correttivo; con i Nostri non basta. Bisogna fare altro.

Vittorio Pagliarulo

 

 

 

     

 Valle Telesina


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