
Provincia di Benevento
Comunicato Stampa n. 1737 del 31 luglio 2006
Fumata
nera al Consiglio provinciale sull’acquisto
di un mulino in disuso in Telese Terme al
fine di adibirlo, dopo la necessaria
ristrutturazione, a polo scolastico.
L’argomento, inoltre, ha di fatto bloccato
la seduta dell’Assemblea al punto che, dopo
una lunga riunione di Capigruppo a porte
chiuse, la seduta è andata deserta per
mancanza di numero legale: alla conta da
parte del Segretario generale, infatti, i
presenti tra i banchi della Sala consiliare
erano solo dieci, mentre gli assenti
quindici.
La
vicenda rischia di avere, oltre che ovvi
contraccolpi politici, anche ripercussioni
legali perché il presidente della Provincia
Carmine Nardone si era espresso, ad apertura
dei lavori, con durezza nei confronti di chi
nei giorni scorsi ha messo in dubbio sulla
Stampa e in riunioni pubbliche la
correttezza dell’operato dell’Ufficio
Tecnico sulla questione ed ha annunciato la
tutela in sede giudiziaria dell’onorabilità
dei funzionari pubblici, ingiuriati in
maniera del tutto ingiustificata, secondo il
presidente. “Il rispetto della legalità – ha
detto Nardone – è stata ed resta la chiave
interpretativa dell’azione di governo di
questa Provincia”.
La
seduta, cominciata alla presenza di alcuni
cittadini ed esponenti politici di Telese
Terme, nonché del deputato al Parlamento on.le
Francesco Caruso, è stata subito sospesa su
richiesta del Consigliere Lamparelli per una
riunione dei capigruppo, allargata anche ai
consiglieri, al fine di verificare le
possibilità di una chiarificazione sulla
vicenda; la richiesta, pur respinta dal
Consigliere Rubano, secondo il quale il
Consiglio non poteva essere ostaggio delle
decisioni prese da due segreterie politiche,
si è regolarmente svolta, ma non ha dato
esiti positivi.
Al
termine della riunione, infatti, non si è
raggiunta una intesa politica tale da
rendere possibile continuare la discussione
in Aula e, di conseguenza, è venuto a
mancare il numero richiesto dalla legge per
la validità della seduta.