La
scuola si allontana da Telese
In
Consiglio provinciale salta la discussione
sull’allocazione del liceo nell’ex molino. Ora
si pensa a San Salvatore
Le
reazioni delle forze politiche: Prc e Ds
soddisfatti, Liverini: «Grato a chi non ha
permesso che l’ipotesi passasse»
di
Antonio Vecchiarelli
La
Giunta provinciale ha preso atto di quanto
accaduto (vi riferiamo in altra sezione del
giornale) in Consiglio provinciale in merito al
polo scolastico di Telese Terme. Alla
conseguente impossibilità di affrontare in tempi
utili per il prossimo anno scolastico i ben noti
problemi logistici delle locali scuole
superiori, l’esecutivo, su proposta degli
assessori alle infrastrutture e pubblica
istruzione Grimaldi e Nista, ha deciso di
avviare immediatamente una verifica sui siti
che, secondo le norme vigenti, possono essere
adibiti ad Aule scolastiche. “La Giunta – si
legge in un comunicato diramato ieri in serata -
su proposta del presidente Carmine Nardone, ha
disposto che si proceda immediatamente
all’allestimento delle aule nel sito disponibile
del comune di San Salvatore Telesino e di
istituire un servizio speciale navetta per il
trasbordo degli studenti, con il divieto di
proseguire le attività didattiche in ambienti
non idonei”. Le sezioni dei Ds e Rc di Telese
Terme e il gruppo consiliare di opposizione
“Insieme per Telese”, hanno commentato
l’accaduto in consiglio provinciale. Gli
interventi sono stati raccolti prima del
comunicato della Provincia con cui sono state
rese note le decisioni della giunta.
Gianni Liverini, capogruppo consiliare di
“Insieme per Telese”. “Ho appreso non certo
senza amarezza, che ancora una volta sulla
questione liceo di Telese, il consiglio
provinciale oggi (ieri per chi legge, ndr) non
ha trovato una convergenza per una valida
soluzione. Tuttavia io e il mio gruppo, “Insieme
Per Telese”, esprimiamo grande soddisfazione per
tutti quei consiglieri provinciali che non hanno
consentito che passasse l’ipotesi ex molino
Capasso. Sappiamo che la posizione di dissenso
di quei consiglieri provinciali non è fondata su
questioni di principio. Si fonda, invece, su una
questione di merito, soprattutto dopo che
giovedì scorso una loro delegazione ha visto con
i propri occhi che tipo di immobile veniva
proposto per allocarvi il liceo. Ancora una
volta il gruppo “Insieme…” si rivolge a quei
consiglieri provinciali, dimostratisi veramente
illuminati e sgombri da pregiudiziali, affinché
tengano duro sulle loro posizioni e continuino a
prodigarsi per far si che il liceo di Telese
trovi una degna sistemazione, adeguata al suo
valore ed alla sua importanza. Gliene saremo
grati, così come saremo egualmente grati al
presidente della Provincia, se riuscirà a
convincersi che fare retromarcia sulla soluzione
ex molino Capasso non sarà una sconfitta né per
lui né per le istituzioni scolastiche. Comunque
in un quadro di incertezza, nel quale pensiamo
che la soluzione ex molino Capasso si stia
allontanando sempre di più, auspichiamo che le
ipotesi alternative prospettate per il liceo
possano stavolta essere veramente prese in
esame”.
Sezione dei Ds “Unità di Base Mario Cirillo”
di Telese Terme. “Il Consiglio Provinciale
di Benevento per ben due volte non è riuscito a
deliberare l’acquisto dell’ex molino
Capasso&Romano da adibire a polo scolastico per
Telese Terme e la valle Telesina, per mancanza
del numero legale. Ciò evidenzia che le
perplessità da noi avanzate erano più che
fondate. A nostro avviso ribadiamo la necessità
di avviare un confronto serio per far sì che a
Telese Terme venga realizzato un polo scolastico
di eccellenza capace di rispondere alle esigenze
delle nuove generazioni, come istruzione e
formazione culturale e per garantire la
soddisfazione dei bisogni attuali della scuola e
prevederne le necessità future”.
Circolo di Rifondazione comunista “Vera
Lombardi di Telese Terme. “Nonostante quello
che dice il presidente Nardone, le scelte dei
consiglieri di maggioranza dimostrano che
l’ipotesi ex molino Capasso&Romano non convince.
Giudichiamo positivamente quello che è accaduto.
Il consiglio provinciale ha mostrato
lungimiranza, coraggio e coerenza rispetto alla
posizione del presidente. A questo punto è
necessaria una riflessione: perché è accaduto
tutto questo? La risposta: non ci sono stati
percorsi partecipati. Il metodo seguito è stato
di tipo arroccato, uno di quelli che privilegia
gli aspetti formali a danno di quelli
sostanziali. Vediamo l’accaduto come un sussulto
della democrazia. Ma dispiace enormemente che
Nardone abbia dato mandato ai legali della
Provincia per querelare chi, nelle ultime
settimane, si è attivato per far comprendere le
conseguenze della definitiva acquisizione
dell’ex molino Capasso. Invece di fare una
valutazione politica, di utilizzare in maniera
costruttiva questa partecipazione, lui
preferisce declinare una politica in forma di
carte bollate e uffici legali. Svilente e anche
un po’ mortificante. Molti avevano dato per
acquisito l’immobile. Abbiamo dimostrato che con
una politica concreta si possono smuovere anche
posizioni consolidate. Determinante l’azione di
alcuni partiti politici: i Ds di Telese, con la
segreteria provinciale, il gruppo consiliare
alla Provincia e l’Udeur con i suoi consiglieri.
Non finisce qua. Il problema liceo continuerà ad
occupare uno spazio nel nostro impegno politico:
per spiegare le ragioni del “no” all’ex molino,
per spiegare le proposte alternative”.
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