Liceo, Margherita all’attacco
Le
reazioni di Caporaso e Martucci.
Critiche a «chi fa politica contro i bisogni
della gente» Vicesindaco e presidente del
Consiglio: no al trasferimento della scuola. Nel
mirino Ds, Prc, Udeur
“Mantenere le scuole superiori a Telese Terme;
assoluta contrarietà al trasferimento –sia pure
temporaneo ed emergenziale- di parte del Liceo a
San Salvatore Telesino; solidarietà al
presidente Nardone”. Questa la posizione
ufficiale della Margherita di Telese, espressa
congiuntamente da Giovanni Caporaso,
vice-sindaco e da Michele Martucci, presidente
del consiglio comunale. “La vicenda –dichiara
Caporaso - per come si è sviluppata, è
inaccettabile e per questo ci opporremo in tutte
le sedi, come partito e come amministratori
comunali.
La
posizione dei Ds, di Rifondazione Comunista e di
parte dell’Udeur alla Provincia, alla fine
potrebbe avere l’effetto di far spostare parte
del Liceo da Telese a San Salvatore e di
impedire che la Provincia investa 5 milioni di
euro nel nostro territorio. A nome di tutti i
telesini ringrazio vivamente i consiglieri
provinciali Gagliardi, Creta, Borrelli, oltre
che i compagni di Rifondazione! Complimenti!
Hanno avuto un grande risultato per Telese!
Sono anni che Telese assiste ad una politica
contraria ai reali bisogni della gente,
difendendosi dai tentativi quotidiani di
portarci via qualche servizio; si pensa di poter
realizzare così lo sviluppo del territorio: noi
faremo in modo di far cambiare idea a costoro,
dimostrando che bisogna essere superiori ai
localismi ed alle contrapposizioni personali. In
tal senso – continua il vice sindaco - il
presidente Nardone ha confermato di voler
investire in una opzione programmatica forte di
contenuti nella direzione dello sviluppo
dell’offerta formativa di Telese e della Valle
Telesina.
Constatiamo che c’è chi ha remato contro ed ha
preferito portare a casa una vittoria di Pirro,
in ossequio di una politica di piccolo
cabotaggio contro il nostro paese. Spero che le
notizie di trasferire parte del Liceo a San
Salvatore si dimostrino prive di fondamento
perché è assurdo pensare che si passa dalla
realizzazione di un centro di eccellenza e di un
Polo Scolastico superiore al trasbordo ed alle
navette per gli studenti. La montagna avrebbe,
così, partorito il solito topolino! Ho espresso
solidarietà al presidente Nardone anche per il
metodo, lo stile ed i comportamenti con i quali
i titolari dei due partiti più rappresentati in
Provincia, Ds ed Udeur, hanno ritenuto di
condurre la vicenda, confermando un’opinione
diffusa di un centro-sinistra che è ormai
lontano dai problemi veri del territorio e della
gente ed intende governare solo per sterili
giochini di potere”
Di
tenore analogo allo sfogo di Caporaso è la
dichiarazione del Presidente del consiglio
comunale, Martucci: “Siamo francamente
disorientati rispetto ad una decisione che
sovverte tutti gli atti, gli impegni, i
protocolli e le intese che la Provincia aveva
sottoscritto e che la Giunta provinciale, nella
condivisione totale di tutti gli assessori,
aveva adottato. Chiedo ai rappresentanti
provinciali del nostro partito di continuare a
sostenere le nostre ragioni e quelle del
presidente Nardone, in una vicenda che può
essere ancora recuperata a favore di una offerta
di servizi scolastici di qualità e di eccellenza
che può e deve essere realizzata nel nostro
comune.
Spero che anche le altre forze politiche che si
sono abbondantemente adoperate in una direzione
opposta a quella del presidente Nardone e
dell’assessore Grimaldi possano riflettere sulle
conseguenze che il loro atteggiamento può
provocare e sulle reali ed interessate finalità
di chi gli ha prestato ascolto. Non parlino di
strumentalizzazioni, ma l’acquisto dell’ex
molino era sostanzialmente nelle cose fin dal 13
gennaio scorso, quando fu adottata dalla
provincia la deliberazione 16 e fu annunziata
pubblicamente da Nardone ai ragazzi ed agli
operatori. Sei mesi di colpevole ed ignobile
silenzio, in attesa di scaricare una furibonda
ed irrazionale opposizione alla proposta solo a
ridosso degli atti conclusivi della vicenda,
prestando il fianco e non solo, alla sistematica
politica di delocalizzazione dei servizi e,
quindi, delle scuole da Telese Terme. Intendo,
però, rassicurare la cittadinanza sul nostro
impegno e sulla nostra forte volontà di trovare
soluzioni condivise che, però, non prescindano
dal mantenimento a Telese di tutti gli Istituti
scolastici superiori”.
|