L’ex molino sede del liceo
Continuano le proteste
Nonostante l'opera di convincimento tentata da
Nardone e Capasso, buona parte della
cittadinanza rimane contraria all'acquisto
dell'ex molino per trasformarlo in liceo.
Si
prepara una grande mobilitazione democratica per
spiegare le fondate ragioni che suggeriscono
soluzioni migliori. Martedì prossimo, presso il
palazzo dei congressi, il presidente della
Provincia e il sindaco di Telese spiegheranno
perché l'ex molino debba essere acquistato e
trasformato nel nuovo liceo.
Ci
saranno anche tante persone ad illustrare invece
le ragioni del no; gli studenti a parlare di ciò
che vorrebbero per se stessi; i genitori e gli
insegnanti critici, che nelle scorse settimane
hanno sottoscritto un documento; le forze
politiche e i consiglieri comunali che, insieme
ai cittadini, hanno sempre avversato la
soluzione dell’ex molino: «immobile insicuro;
posizione, la struttura, i marciapiedi
inesistenti; strada ipertrafficata».
In
un documento firmato da genitori, docenti, Arci,
Ds e ”Insieme per Telese” si afferma anche che i
costi dell’operazione sono eccessivi. «Quasi il
doppio di quanto occorrerebbe per costruire un
impianto nuovo.
Le
proposte alternative pervenute nel corso dei
mesi sono state volutamente ignorate, gli
impegni presi anche dall'amministrazione
comunale per trovare delle aule supplementari e
alleggerire il sovraffollamento disattesi. In
questo modo è aumentato il disagio degli
studenti e del personale, si sono create
condizioni di urgenza per trasferire una parte
delle classi nell'ex molino. A queste logiche ci
siamo opposti e ci opporremo». Preannunciate
però anche delle proposte.
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