16 novembre 2006
Telese, liceo nell’ex molino: fischi per Nardone
da Il Sannio Quotidiano  15-11-2006

 

 

Telese Terme / Sommerso dalla protesta l’incontro di ieri sera sull’idea della Provincia per il polo scolastico Ds, Prc, gruppi di studenti e di genitori contestano il presidente e annunciano un progetto alternativo

di Antonio Vecchiarelli

Sommerso dai fischi. Dall’inizio alla fine. Se l’incontro promosso dal Comune di Telese Terme e dalla Provincia di Benevento, aveva l’obiettivo di illustrare una proposta per il polo scolastico cittadino, questo è stato fortemente ridimensionato dalla valanga di sibili che ha prima accolto il presidente della Provincia, Carmine Nardone, nello spazio antistante il palazzo dei congressi delle terme e poi è proseguito, seppur ad intermittenza, all’interno nel corso dell’esposizione dell’idea progetto per l’ex molino Capasso, sito industriale dimesso prescelto per l’allocazione della scuola. Protagonisti della protesta gruppi di studenti, di genitori, di docenti, di esponenti di partiti politici, Ds e Prc, soprattutto, contrari all’ipotesi, ritenuta costosa, insicura, poco funzionale alle loro esigenze.

Manifestazione senza incidenti, ma carica di tensione. Deve essersene accorto anche il presidente Nardone che al suo arrivo ha sostato a lungo di fronte al dispiegamento dei protestanti. Ha accolto gli slogan, ha accettato il “Vattene” gridato a più riprese, i fischi, gli striscioni esposti. Non ha battuto ciglio, in attesa che l’atmosfera mutasse, non è stato così. Al tavolo dei convenuti, il sindaco di Telese, Capasso, gli assessori provinciali Nista e Grimaldi anche loro destinatari della protesta. I manifestanti hanno chiesto e ottenuto l’inversione degli interventi. Il presidente è intervenuto per prima. Nardone ha spiegato tra numerose interruzioni e una consegna alla calma soggetta a dura prova, le difficoltà dell’ente a reperire fondi per l’edilizia scolastica che non ha evitato, però, realizzazioni d’eccellenza: come l’alberghiero di Benevento. Ha parlato di trasferimenti ridotti da parte dello stato per l’edilizia scolastica: due anni fa solo 113 euro. Mugugni in platea espressione di una perplessità sull’assunto. Ha spiegato le difficoltà incontrate che hanno vanificato il ricorso al protocollo d’eccellenza (fondi europei) per la realizzazione di un polo a Telese. Ha fatto riferimento anche al consenso per la costruzione di una scuola. Comune, Provincia e… “cittadini” - hanno gridato dalla platea (numerosa) - e lui: “lo stavo per dire”: l’elenco del benestare. Quando questo manca, ha rimarcato, o lo si cerca, oppure non si realizza nulla. A seguire, ha illustrato le due possibilità trovate sul territorio, di cui una caduta nel corso delle evoluzioni della verifica di praticabilità. Ne è rimasta una: il molino Capasso. Per questo sito Nardone ha indicato l’allocazione di un polo di formazione e innovazione oltre alla scuola. Ha detto che il progetto dovrà essere valutato dagli organi di rappresentanza di Comune e Provincia e per la realizzazione “certamente se ne dovrà parlare – ha detto – con il nuovo presidente” alludendo alla sua esperienza che si chiuderà con il completamento di questa legislatura. Dalla platea gli applausi si sono levati fragorosi.

La presentazione del progetto elaborato dai tecnici del Marsec si è persa nel coro di fischi e slogan pronunciati dai manifestanti, Il sindaco di Telese ha ricordato i contenuti di un protocollo d’intesa sottoscritto con la Provincia il settembre del 2005 che prevedeva la realizzazione di un polo di istruzione. Ha pronunciato la frase: “Il liceo resta nei 9 chilometri quadrati del territorio telesino” per assicure la disponibilità alla protesta contro ogni ipotesi di trasferimento altrove dell’istituto. E ha definito “un beneficio” il polo di formazione e innovazione considerato per l’ex molino. L’intervento di uno studente, ha reso le proporzioni della protesta, soprattutto quella che verrà e che considera anche la prolungata non partecipazione alle lezioni in una struttura, come il liceo scientifico, definito insicuro.

Dura una docente: “E’ una pagliacciata questa manifestazione”. E rispondendo a Capasso che elogiavo il lavoro dei tecnici della Provincia nella verifica del sito, ha detto: “A San Giuliano di Puglia, i tecnici sono sotto inchiesta” , Rossano Insogna, segretario provinciale dei DS, ha lamentato la mancanza di confronto sul tema nella coalizione che governa la Rocca. Ne ha auspicato il recupero e ha puntato il dito contro l’amministrazione Capasso: “inefficiente per non aver considerato diverse ipotesi di soluzioni al problema.La Provincia sta sopperendo a questa inattività”. Ha annunciato la prossima esposizione alla cittadinanza in un incontro pubblico di un progetto alternativo alla proposta avanzata. Nardone si è detto non a conoscenza del progetto, si è meravigliato dell’idea, ma ha dato la sua disponibilità a discuterne. Il consigliere provinciale Rubano (Fi) ha contestato Insogna sul fatto che in Consiglio non si sia sviscerato il problema. E’ stato fatto. “I tecnici hanno dato tutti i chiarimenti sulla sicurezza. La mia posizione è rapportata a quella dei tecnici”.

Il consigliere provinciale dei Ds Gagliardi: “il nostro non è un no a prescindere. Ma se l’ipotesi è il molino Capasso e basta il nostro è un basta”. Grimaldi si è mostrato scettico sull’ipotesi del progetto Ds, per la difficoltà a reperire i fondi e 22.800 metri quadri di suolo necessari per costruire 40 aule . E’ finita tra i fischi, così come era iniziata.

 

 

     

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