Telese Terme / Sommerso dalla protesta
l’incontro di ieri sera sull’idea della
Provincia per il polo scolastico Ds, Prc, gruppi
di studenti e di genitori contestano il
presidente e annunciano un progetto alternativo
di
Antonio Vecchiarelli
Sommerso dai fischi. Dall’inizio alla fine. Se
l’incontro promosso dal Comune di Telese Terme e
dalla Provincia di Benevento, aveva l’obiettivo
di illustrare una proposta per il polo
scolastico cittadino, questo è stato fortemente
ridimensionato dalla valanga di sibili che ha
prima accolto il presidente della Provincia,
Carmine Nardone, nello spazio antistante il
palazzo dei congressi delle terme e poi è
proseguito, seppur ad intermittenza, all’interno
nel corso dell’esposizione dell’idea progetto
per l’ex molino Capasso, sito industriale
dimesso prescelto per l’allocazione della
scuola. Protagonisti della protesta gruppi di
studenti, di genitori, di docenti, di esponenti
di partiti politici, Ds e Prc, soprattutto,
contrari all’ipotesi, ritenuta costosa,
insicura, poco funzionale alle loro esigenze.
Manifestazione senza incidenti, ma carica di
tensione. Deve essersene accorto anche il
presidente Nardone che al suo arrivo ha sostato
a lungo di fronte al dispiegamento dei
protestanti. Ha accolto gli slogan, ha accettato
il “Vattene” gridato a più riprese, i fischi,
gli striscioni esposti. Non ha battuto ciglio,
in attesa che l’atmosfera mutasse, non è stato
così. Al tavolo dei convenuti, il sindaco di
Telese, Capasso, gli assessori provinciali Nista
e Grimaldi anche loro destinatari della
protesta. I manifestanti hanno chiesto e
ottenuto l’inversione degli interventi. Il
presidente è intervenuto per prima. Nardone ha
spiegato tra numerose interruzioni e una
consegna alla calma soggetta a dura prova, le
difficoltà dell’ente a reperire fondi per
l’edilizia scolastica che non ha evitato, però,
realizzazioni d’eccellenza: come l’alberghiero
di Benevento. Ha parlato di trasferimenti
ridotti da parte dello stato per l’edilizia
scolastica: due anni fa solo 113 euro. Mugugni
in platea espressione di una perplessità
sull’assunto. Ha spiegato le difficoltà
incontrate che hanno vanificato il ricorso al
protocollo d’eccellenza (fondi europei) per la
realizzazione di un polo a Telese. Ha fatto
riferimento anche al consenso per la costruzione
di una scuola. Comune, Provincia e… “cittadini”
- hanno gridato dalla platea (numerosa) - e lui:
“lo stavo per dire”: l’elenco del benestare.
Quando questo manca, ha rimarcato, o lo si
cerca, oppure non si realizza nulla. A seguire,
ha illustrato le due possibilità trovate sul
territorio, di cui una caduta nel corso delle
evoluzioni della verifica di praticabilità. Ne è
rimasta una: il molino Capasso. Per questo sito
Nardone ha indicato l’allocazione di un polo di
formazione e innovazione oltre alla scuola. Ha
detto che il progetto dovrà essere valutato
dagli organi di rappresentanza di Comune e
Provincia e per la realizzazione “certamente se
ne dovrà parlare – ha detto – con il nuovo
presidente” alludendo alla sua esperienza che si
chiuderà con il completamento di questa
legislatura. Dalla platea gli applausi si sono
levati fragorosi.
La
presentazione del progetto elaborato dai tecnici
del Marsec si è persa nel coro di fischi e
slogan pronunciati dai manifestanti, Il sindaco
di Telese ha ricordato i contenuti di un
protocollo d’intesa sottoscritto con la
Provincia il settembre del 2005 che prevedeva la
realizzazione di un polo di istruzione. Ha
pronunciato la frase: “Il liceo resta nei 9
chilometri quadrati del territorio telesino” per
assicure la disponibilità alla protesta contro
ogni ipotesi di trasferimento altrove
dell’istituto. E ha definito “un beneficio” il
polo di formazione e innovazione considerato per
l’ex molino. L’intervento di uno studente, ha
reso le proporzioni della protesta, soprattutto
quella che verrà e che considera anche la
prolungata non partecipazione alle lezioni in
una struttura, come il liceo scientifico,
definito insicuro.
Dura una docente: “E’ una pagliacciata questa
manifestazione”. E rispondendo a Capasso che
elogiavo il lavoro dei tecnici della Provincia
nella verifica del sito, ha detto: “A San
Giuliano di Puglia, i tecnici sono sotto
inchiesta” , Rossano Insogna, segretario
provinciale dei DS, ha lamentato la mancanza di
confronto sul tema nella coalizione che governa
la Rocca. Ne ha auspicato il recupero e ha
puntato il dito contro l’amministrazione
Capasso: “inefficiente per non aver considerato
diverse ipotesi di soluzioni al problema.La
Provincia sta sopperendo a questa inattività”.
Ha annunciato la prossima esposizione alla
cittadinanza in un incontro pubblico di un
progetto alternativo alla proposta avanzata.
Nardone si è detto non a conoscenza del
progetto, si è meravigliato dell’idea, ma ha
dato la sua disponibilità a discuterne. Il
consigliere provinciale Rubano (Fi) ha
contestato Insogna sul fatto che in Consiglio
non si sia sviscerato il problema. E’ stato
fatto. “I tecnici hanno dato tutti i chiarimenti
sulla sicurezza. La mia posizione è rapportata a
quella dei tecnici”.
Il
consigliere provinciale dei Ds Gagliardi: “il
nostro non è un no a prescindere. Ma se
l’ipotesi è il molino Capasso e basta il nostro
è un basta”. Grimaldi si è mostrato scettico
sull’ipotesi del progetto Ds, per la difficoltà
a reperire i fondi e 22.800 metri quadri di
suolo necessari per costruire 40 aule . E’
finita tra i fischi, così come era iniziata.
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