Sannio Quotidiano del 16 novembre 2006
Liceo nell'ex molino, il giorno dopo la
contestazione.
I
commenti dei comunisti e di Lamparelli
Lezione di democrazia, no: incivile protesta
Il
PRC:forza e dignità alle proposte alternative,
Il vicepresidente del Consiglio provinciale:
rispetto per le istituzioni
di
Antonio Vecchiarelli
S'odono ancora gli echi dei fischi. Il giorno
dopo la protesta contro il presidente della
Provincia e il suo staff, tecnico e non solo, a
Telese Terme, il problema della destinazione del
liceo scientifico, è nei commenti di tutti.
Politici e non. "Una lunga e appassionata
lezione" la definisce il direttivo del Prc, tra
i più strenui sostenitori di alternative
all'ipotesi prospetta. "Una incivile
contestazione" nel commento dì Giuseppe
Lamparelli, vice presidente del Consiglio
provinciale. "500 persone - per Rifondazione
comunista - tra studentesse e studenti del liceo
telesino insegnanti e genitori critici,
consiglieri comunali e provinciali, forze
politiche, hanno insegnato al presidente
Nardone, agli assessori provinciali Nista e
Grimaldi e al sindaco Capasso, come oggi si
declini il termine "democrazia". Gli studenti
del liceo - a giudizio del Prc - si sono
guadagnati il diritto di parola. Sono
intervenuti tutte e tutti coloro che da mesi
stanno argomentando il proprio no all'acquisto
dell'ex molino industriale "Capasso & Romano",
da riadattare a liceo”.
Sono stati ribaditi da vicino a Nardone e
Capasso i motivi della contrarietà. La «proposta
progettuale» presentata, è giudicata un
'tentativo di svicolare dall'oggetto
dell'incontro" a cui la platea ha risposto con
continui inviti a parlare del liceo. "Le
difficoltà di chi è abituato alla solitudine e
all'angustia delle stanze istituzionali
-commenta il circolo del Prc- allora, sono state
evidenti a tutti, come chiaro e netto è stato il
no di chi in questa causa sta spendendo il
proprio volto, il proprio tempo, le energie,
l'entusiasmo, l'intelligenza, la voglia di
esserci e di agire da protagonisti". "Il re è
nudo", secondo i comunisti. Lo ha gridato "un
pezzo importante di società..." "Abbiamo ridato
forza e dignità alle proposte alternative che
sinora sono state ignorate, compresa quella che
i Ds, il partito dello stesso Nardone, hanno
annunciato ieri e che presenteranno
ufficialmente nei prossimi giorni.
Abbiamo gridato che i documenti ufficiali non
sono privi di incongruità e falsi, l'ultimo dei
quali, gravissimo, riguarda il cambio di
classificazione della zona in cui ricade il
molino, che da zona industriale è stata votata
ad edilizia scolastica. Il tutto, si badi bene,
non con l'obbligatorio passaggio in consiglio
comunale, ma con un semplice atto amministrativo
del responsabile dell'area tecnica del comune,
solo quattro giorni dopo la richiesta del
proprietario.
Abbiamo ricordato alle sorde istituzioni il
conflitto-identità di interessi dello stesso
proprietario, già sindaco per vent'anni del
comune ed attualmente "impegnato" come assessore
ai lavori pubblici, nonché segretario generale
dell'Autorità di Bacino Liri-Gariglia-no e
Volturno, cioè l'organismo preposto a vigilare
per la tutela delle acque e del territorio".
La
sfiducia "in certi interlocutori istituzionali",
obbliga a continuare la mobilitazione. Forte e
decisa.
Lamparelli esprime solidarietà al presidente
della Provincia ed al vice Pasquale Grimaldi.
"Pur riconoscendo a ciascuno il diritto di
esprimere la propria opinione — scrive in una
nota il vice presidente del Consiglio
provinciale - non ritengo che questa espressione
possa assumere toni da stadio, specie nei
confronti di rappresentanti istituzionali resisi
ampiamente disponibili ad ascoltare le
argomentazioni di esponenti politici,
istituzioni scolastiche e semplici cittadini".
La
Provincia di Benevento sotto la guida del
presidente Nardone, ricorda Lamparelli, ha
raggiunto in questi anni risultati straordinari.
Di qui l'invito alla cittadinanza telesina, "a
prendere le distanze da chi offre un'immagine
così negativa ed intollerante per una città
che rappresenta senza alcun dubbio uno dei
luoghi di maggiore sviluppo del Sannio.
Dissentire da un provvedimento amministrativo
-conclude - è lecito; così com'è possibile
proporre soluzioni diverse; quello : che non è
accettabile è il modo che mancando di rispetto a
uomini ed Istituzioni dimostra solo una
preoccupante incapacità di accettare il
confronto".
Non si è fatta attendere la replica di Gianluca
Aceto della Federazione provinciale di
Rifondazione Comunista, nonché consigliere
comunale di Telese Terme: "E'evidente che al
vice presidente del Consiglio provinciale sono
state riferite notizie non corrispondenti alla
realtà".
Il
Quaderno.it
15/11/2006 :: 12:2:49
Nardone contestato a Telese per l'ex molino
E’
iniziato con una vivace protesta l’incontro di
ieri pomeriggio, promosso dal Comune di Telese
Terme e dalla Provincia di Benevento, per
discutere e presentare una proposta progettuale
per il polo scolastico cittadino da realizzare.
Studenti ma anche genitori, docenti ed esponenti
di partiti politici hanno inizialmente bloccato
l’ingresso del palazzo dei congressi delle Terme
protestando contro le autorità e chiedendo che
il liceo scientifico di Telese venga costruito
ex novo e non utilizzando - come è stato
previsto - l’ex molino Capasso & Romano.
Presenti gli assessori provinciali Pasquale
Grimaldi e Giorgio Carlo Nista, il sindaco di
Telese Gennaro Capasso e il presidente della
provincia Carmine Nardone. Nel corso del
difficile incontro, interrotto spesso dalle
proteste degli studenti, è stato presentato con
un video il progetto dell’eventuale recupero del
molino, elaborato dai tecnici della Marsec.
Vari, poi, gli interventi: uno studente ha
manifestato l’intenzione di continuare la
protesta con la mancata partecipazione alle
lezioni in una struttura insicura; una docente
ha definito a viva voce “una pagliacciata” la
manifestazione; Rossano Insogna, segretario
provinciale dei DS, con tono deciso ha accusato
l’amministrazione telesina di non aver creato
alternative progettuali alla proposta del
riattamento dell’opificio.
E
l’alternativa la presenteranno proprio i diesse,
ha annunciato Insogna, in un incontro pubblico
previsto per la prossima settimana. “Il progetto
per un istituto d’eccellenza – ha proseguito il
segretario - costerà alla Provincia di Benevento
meno dell’acquisizione dell’ex Molino”. Il
presidente Nardone, meravigliato dall’idea, ha
dato tuttavia la sua disponibilità a discuterne.
Scettico, invece, si è mostrato Grimaldi nei
confronti dell’ipotesi di progetto dei DS, per
la difficoltà a reperire i fondi e 22.800 metri
quadrati di suolo necessari a costruire 40 aule.
L’incontro è terminato comunque tra le polemiche
e tra i fischi.
Monica Di Gioia
Il
Quaderno.it
15/11/2006 :: 17:31:51
Telese ex molino, Aceto replica a Lamparelli:
protesta non è stata incivile
l'ex molino "Capasso e Romano" di Telese Terme
Dopo le contestazioni di ieri al Palazzo dei
Congressi sulla vicenda dell’ex molino di
Telese, Gianluca Aceto della Federazione
provinciale di Rifondazione Comunista, nonchè
consigliere comunale di Telese Terme, a seguito
delle nota del vice presidente del Consiglio
provinciale Giuseppe Lamparelli, ha rilasciato
la seguente dichiarazione:
”Visti i rapporti di stima e cordialità con
Giuseppe Lamparelli, è del tutto evidente che al
vice presidente del Consiglio provinciale siano
state riferite notizie non corrispondenti alla
realtà. La protesta di Telese non è stata
incivile. Era stato organizzato un convegno che
non prevedeva momenti di confronto. Insegnanti,
genitori, consiglieri comunali e provinciali
oltre alle forze politiche locali si sono
guadagnati il loro diritto di parola. Sono
intervenuti, in sostanza, tutti coloro che da
mesi argomentano il proprio no all’ acquisto
dell’ex molino. Sono state illustrate le
assurdità della vicenda senza però offendere
nessuno. Una vera e propria lezione di
democrazia".
Il
denaro.it
16-11-2006
Telese, un polo scolastico nell’ex molino
Capasso:
non piace l’idea di Nardone
Le
ragioni della Rocca dei Rettori in merito
all’acquisto dell’ex molino Capasso e Romano da
adibire a “polo scolastico di eccellenza” non
hanno convinto i cittadini di Telese Terme.
Durante una manifestazione promossa dal Comune
delle terme e dal Sindaco Gennaro Capasso, i
vertici della provincia sono stati contestati a
suon di fischi. Stravolto il programma dei
lavori. Contestazioni e fischi. I telesini hanno
accolto così il presidente della Provincia di
Benevento, Carmine Nardone, al Palazzo dei
Congressi nel parco delle terme. Si discuteva
dell’acquisto dell’ex molino Capasso e Romano da
adibire a “polo scolastico di eccellenza”. Con
Nardone anche il vice presidente Pasquale
Grimaldi, l’assessore Giorgio Nista ed i tecnici
della Rocca dei Rettori. A fare gli onori di
casa il sindaco Gennaro Capasso. La sala era
gremita di studenti, genitori, docenti e
cittadini che più volte hanno interrotto i
discorsi dei relatori. I fatti: l’ente
provinciale vuole acquistare una struttura (l’ex
molino) da riattare a polo scolastico. Alla
Provincia di Benevento l’operazione costerebbe
circa otto milioni di euro. Questa ipotesi non
trova l’accordo dell’intero consiglio
provinciale. I Ds e l’Udeur, partiti di
maggioranza che sostengono Nardone, hanno
sollevato dubbi. Chi contesta ritiene che siano
possibili altre soluzioni. Un “nuovo e più
funzionale plesso - dice Tommaso Sodano,
presidente della Commissione Ambiente al Senato
- costerebbe non più di 4 milioni, e comunque
sarebbe meno oneroso dell’acquisto e della
riattazione di un vecchio molino industriale”.
r.
c.
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