20 novembre 2006
Telese, liceo: parla uno studente
Francesco Meglio

 

 

Cogito ergo sum

 

Amici di ViviTelese, ma anche voi amanti del web che leggete queste parole, permettetemi di esprimere la mia non condivisione sulle modalità di protesta degli studenti riguardo la situazione del polo scolastico.

 

La causa, non può, a mio avviso, giustificare queste reazioni. Un motivo più che serio, che interessa non solo gli studenti, non può costituire un elemento di divisione tra la stessa componente studentesca e lacerare rapporti non saldissimi tra i docenti.

 

Il convegno di martedì 14 e la manifestazione di sabato 18 avrebbero dovuto cementare le forze, invece confermano, e non ne avevamo bisogno, le spaccature interne. I volantini circolati nella scuola, uno pseudo comitato studentesco, l’intransigenza e il non rispetto, non sono elementi di democrazia. Il potere del popolo, non annulla la libertà dell’individuo,anzi la rafforza.

 

Nardone non avrà convinto nessuno, ma meritava rispetto ed ascolto. Non era importante l’azione di convincimento, ma il fatto che non calasse il sipario su questa annosa questione. Si possono spendere tutti gli aggettivi del mondo per descrivere l’atteggiamento passivo del capo della Rocca dei Rettori, ma l’istituzione prima che il politico, esigevano il rispetto che è mancato.

 

Le forme di protesta, poi, non debbono nascere col solo intento di fare opposizione ma soprattutto portare e provare la bontà di altre proposte. Da studente del liceo mi sento poco rappresentato, se non proprio per niente, e mi rattrista che noi che studiamo le litterae, abbiamo poco senso della concertazione. Umberto Eco dice che il nemico da combattere è il conformismo perché uccide la fantasia, alcuni paiono contenti di conformarsi alle decisioni di pochi, talvolta senza comprenderne le motivazioni di fondo.

 

Per di più i fischi e i cori hanno spostato la dialettica dello scontro dal problema, e quello si importante del polo, all’inciviltà, e qui la generalizzazione non è giusta, degli studenti. I politici, forse, non rispettano le promesse primaverili, ma sanno spostare bene l’attenzione dalla mancata osservanza dei programmi presentati prima delle elezioni  alle impossibilità vere o presunte.

 

Sentivo di dover esprimere la mia opinione e auspico che qualcuno che non la condivide, mi “corregga” o condivida il mio pensiero. 

 

     

 Valle Telesina


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