Quasi pronta l’idea progettuale della Quercia
per realizzare un polo scolastico fruibile anche
dopo la fine delle lezioni
La
proposta dei Democratici di sinistra, tendente a
realizzare un polo scolastico a Telese Terme, è
ormai in via di definizione. Il segretario
provinciale, Rossano Insogna, preannuncia che il
partito la illustrerà agli inizi di dicembre. In
tal modo, la Quercia vuole fornire un contributo
all’ormai lunga ed estenuante telenovela
innescata dalla decisione della Provincia di
procedere all’acquisto dell’ex Mulino Capasso
per allocarvi il liceo scientifico, proposta che
ha spaccato la maggioranza consiliare.
Oltre a toccare toni parossistici in occasione
del tentativo di presentazione del progetto a
Telese Terme da parte del presidente Nardone,
del vice Pasquale Grimaldi e dell’assessore
Giorgio Nista, si sono registrati, come ben
noto, momenti di elevatissima tensione,
sopratutto quando doveva intervenire Nardone, il
quale ha tenuto a precisare che, per la prima
volta, gli è stato persino impedito di esporre
il proprio pensiero.
Ieri, inoltre, il responsabile della Margherita,
Mario Pepe, interpellato al riguardo, ha fatto
notare la coerenza dei consiglieri del suo
partito i quali, avendo collegialmente
stabilito, come centrosinistra, che l’ipotesi di
acquisto dell’ex Mulino Capasso era l’unica
praticabile, erano rimasti su tale posizione, a
differenza di altri.
A
parere di Insogna, il suo omologo diessino,
invece, non è esattamente così: «I consiglieri
del mio partito non hanno mai dato il loro
consenso, hanno sempre richiesto ulteriori
informazioni. E, poi, non credo che siano tutti
impazziti, i diessini ma pure quelli dell’Udeur.
Anzi, ricordando bene, fu proprio un consigliere
della Margherita, Mortaruolo, a proporre il
rinvio dell’argomento all’assemblea provinciale.
Si dà il caso, quindi, che neppure all’interno
di tale partito c’è condivisione totale.
Di
fronte a tali diffuse perplessità, il suo
partito compreso, ecco che l’assessore ai Lavori
pubblici, l’udeurrino Grimaldi, che fa? convoca
la riunione di Telese in maniera rabberciata,
basti dire che l’assessore Nista ha appreso dai
manifesti di dover intervenire». Al segretario
provinciale dei fassiniani chiediamo se la
posizione del gruppo e la sua non sia
condizionata dal fatto che, tra i proprietari
dell’immobile figuri un avversario politico
quale l’ex sindaco udc Pino D’Occhio, ma Insogna
lo esclude tassativamente: «Di questo sono stati
esponenti di altri partiti a parlare, fors’anche
strumentalmente. Noi ds non abbiamo mai fatto
illazioni, avendo espresso solo un giudizio
negativo in ordine al sito individuato, la
dietrologia la lasciamo volentieri ad altri».
Circa gli sviluppi della vicenda, Rossano
Insogna immagina che, «trattandosi di un
investimento importante, in quanto occorre
trovare una sistemazione adeguata a 928
studenti, quanti sono quelli che frequentano lo
scientifico, il classico e l’industriale, c’è
bisogno di reperire un’allocazione qualificata,
magari con una spesa pure in prospettiva, una
cittadella scolastica che inglobi un auditorium,
una palestra ed altro che possa rendere fruibile
il polo anche oltre l’orario delle lezioni.
Certo, si tratta di un progetto ambizioso, ma è
nostra intenzione mettere in campo una proposta
partecipata.
E,
a dimostrazione che noi non siamo contro
chicchessia, posso dire che, se nella
programmazione della Provincia, l’ex Mulino
Capasso dovrà essere destinato ad altra
funzione, non saremo certo noi a far mancare
l’assenso, ma come plesso scolastico è un’idea
del tutto errata». |