Questo intervento è stato inviato a Il
Sannio quotidiano. La redazione telesina del
giornale ha scelto di non pubblicarlo senza
fornire la motivazione.
A
tutti i cittadini di Telese ed in particolare a
:
Amministrazione Comunale di Telese
Tutti i partiti-Associazioni, Sindacati ecc.
Minoranza decimata di Telese
ANNOTAZIONI DI UN TELESINO "SPAESATO" NEL SUO
PAESE
Sono nato a Telese dove ho vissuto gli anni
della mia giovinezza; poi per motivi di lavoro,
come tanti del sud, sono emigrato prima in
Australia e in seguito per il nord-italia
(Corno) dove sono stato fino a qualche mese fa.
Arrivato alla pensione, ho deciso di ritornare
al mio paese natìo - mai scordato e sempre
amato! - con la speranza di trascorrere gli anni
futuri, in quel paese "dolce e ameno" che
lasciai tanti anni fa. Invece con sorpresa e
amarezza ho trovato un paese completamente
cambiato sia nella "Geografia", che nelle
"Radici" come se un'ondata anomala , di una
banda "barbara" l'avesse attraversato - Che
tristezza!-
Alla vista di questa nuova realtà tanti pensieri
mi hanno inondato il cervello, pieni di angoscia
e insieme timorosi e confusi. Prima di tali
pensieri avevo anche riflettuto che era
impossibile poter ritrovare i luoghi, le
persone, il modo di vivere di tanti anni fa e
che forse avrei trovato una cittadina più bella,
comoda, e moderna adatta alle possibilità e alla
posizione geografica suscettibile di soluzioni
varie e migliori. Invece, ho trovato un'area
"sfigurata un paese pieno di "Ferite e
Cicatrici", una parte della comunità , distorta
dall'arrivismo e dalla cupidigia: insomma un
altro paese!!!
Ora la mia vecchia Telese si chiama "Telese
Terme", grazie all'idea geniale di mirabili
amministratori venuti da lontano che definirei,
come me una volta "IMMIGRATI".
A
questo punto nella mia mente non più pensieri ma
la cruda realtà. Così ho potuto constatare che
il mio paese cosiddetto "termale" è stato
snaturato della sua bellezza, privato delle sue
ricchezze, defraudato delle sue aspettative, è
diventato insomma un paese senza leggi, senza
regole, senza programmi, senza trasparenza,
senza orgoglio, un paese quindi avvilito.
Mi
sono sono ricordato che alla sua nascita per
pulire il territorio Telesino bastavano le "scopine
Maria e Rosa Forgione" con un carretto trainato
dall'asino e dopo, quando il paese si è
ingrandito, c'erano gli spazzini Antimo, Pierino
e Gino. Oggi non bastano operatori ecologici
compattatori, camions, ecc. Infatti attualmente
il paese è pieno di erbacce, rifiuti, animali
randagi e via di seguito per contrapposizione si
bandiscono concorsi per " balconi fioriti".
Ho
rivisto il lago, dove una volta ci si bagnava,
pescava, si passeggiava tranquillamente; oggi è
diventato la meta di coppiette e drogati, pieno
di traffico, nuove strade per servire futuri
villaggi speculativi privi dei servizi
essenziali con scarichi fognari senza
destinazione ed infìne una strada
“circumlacuale” impraticabile.
Poi sono andato alle terme dove una volta si
andava per incontrare amici, trovare una
fìdanzatina, ballare, fare i bagni di acqua
sulfurea, assistere a qualche bella
manifestazione di attori o cantanti conosciuti
in tutto il mondo; oggi non c'è più alcunché di
ciò; forse neanche l'acqua sulfurea, quella
bell'acqua "tanto puzzolente" ma tanto benefica
e attraente, mentre in compenso abbiamo
acquistato i villeggianti di "una giornata" (per
lo più persone bisognose provenienti dalla
Campania o al massimo dalla Puglia) e,
soprattutto, il grande evento della "Festa dell’UDEUR"
in onore del santo Mastella. Ma quello che più
mi ha colpito profondamente e quasi tramortito
è"la grande opera cantieristica" in atto.
Così in quella Telese di una volta che era piena
di acqua, poche case, qualche orto, ora in
quella Telese ci sono costruzioni dappertutto
"in cielo e in acqua", dalla stazione alle
terme, dai lagni alla piana, da nord a sud, da
est a ovest, senza un minimo di piano
regolatore, ossia senza la vera anima. Impaurito
ho pensato : "vuoi vedere che un giorno non mi
trovo a galleggiare? in compenso però la tomba
di cemento già ce l'ho!"
Tra tante annotazioni non bisogna dimenticare la
complessa opera cosiddetta" Filiera Termale"
creazione di "grandi" architetti ed ingegneri"
atta ad ammodernare il viale Minieri, Corso
Trieste , Terme Iacobelli ecc. Alla vista di
tante opere avrei un grande desiderio di
ritornare al "perduto", con le vecchie case, il
trenino, i platani, e i telesini...
Ci
sarebbero tante altre cose da annotare, ma non
ho la forza di raccontarle, mi Chiedo soltanto:
dove sono quei vecchi amici telesini, leali,
sinceri, umani, coraggiosi di una volta? Sono
vivi e sono morti comunque non ci sono più. Così
come pure non c'è più l'aria "puzzolente", il
verde, la campagna, le strade sicure, ecc...
Finiscono qui le mie annotazioni e divagazioni,
mi resta solo la speranza che possano riemergere
persone capaci di ribellarsi all'attuale modo di
governare per riportare Telese sulla strada di
una vita migliore per tutti.
A
conclusione voglio ringraziare tantissimo il
giornale che mi ha permesso di pubblicare queste
righe, nonché chiunque ha avuto la bontà di
leggermi.
Sandro Raiola
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