“
L’OBOLO TELESINO”
APPELLO ALLE ISTITUZIONI ED AI PARTITI DELLA
VALLE TELESINA
L’ottima manifestazione organizzata
dall’Amministrazione Comunale di Telese Terme, “
Rivive Telesia” si è conclusa da qualche giorno
ed ha visto una grande partecipazione ed un
significativo generale apprezzamento. Si sono
lette, però, sul metodo, le giuste ragioni di
dissenso manifestate dal Sindaco di San
Salvatore Telesino che lamentava pubblicamente
che si è persa “ questa occasione per aprire sin
dall’inizio un dialogo tra i comuni della Valle
Telesina, nel tentativo di fare sistema”-
Sostiene ancora con passione, il Sindaco
Giuseppe Creta “ l’idea di partecipare ad un
tavolo di concertazione allargata, dove si possa
elaborare un vero progetto strategico
sovracomunale per fare veramente sistema insieme
ai comuni della Valle Telesina e del Sannio “-
Ispirato da questa semplice, ma geniale,
proposta ( le cose semplici sono sempre geniali,
ma difficili a realizzarsi) rivolgo a tutte le
istituzioni, ma in particolare ai Sindaci della
Valle Telesina, un appello a sostegno della
proposta formulata dal Sindaco Creta affinchè il
metodo della “ concertazione allargata per
elaborare un progetto strategico sovracomunale “
venga applicato non solo alle attività
culturali, ma possa estendersi anche alle
emergenze di politica scolastica, in una parola
, un progetto strategico e condiviso per il
Liceo di Telese.
Non sarebbe male se, tra una dotta
disquisizione, un convegno sulla storia di
Telesia, sulla lingua e le armi dei Sanniti, ed
il debutto dell’OBOLO CAMPANO, ( attenzione : si
tratta di una antica moneta coniata a Telesia
nel III secolo a.C., non di una offerta in
denaro di piccola entità, fatta a Telesia
nell’antichità) i Sindaci della Valle Telesina
trovassero il tempo e l’occasione di parlare
anche della migliore ubicazione della sede
dell’Istituto Superiore di Telese Terme, che
interessa la popolazione scolastica dell’intera
Valle. Magari potrebbero invitare a questo
tavolo, il Presidente Nardone, ormai libero da
trasferte all’estero. Nel frattempo, non sarebbe
disdicevole per nessuno, ed in particolare per
le forze politiche, magari quelle che siedono
sui banchi dell’opposizione (sic) al Consiglio
Provinciale, esprimere solidarietà e sostegno
alle voci di dissenso che vengono, sempre più
forti, dai genitori, alunni,docenti e personale
ATA dell’Istituto di Istruzione Superiore di
Telese Terme.
Non lasciamo cadere nel vuoto il loro dissenso
civile e la loro ferma contrarietà ad una “
SOLUZIONE PASTICCIATA” ( Sannio 20.10.06)-
Sarebbe doveroso per tutti, maggiormente per le
forze politiche, sostenere con forza questa
iniziativa e promuovere una giusta e civile
protesta, insieme ai cittadini, alla “società
civile”. Soprattutto perchè si lotta per il bene
comune e per contrastare una soluzione non
rispondente alle effettive esigenze dei
cittadini. I genitori, alunni,docenti e
personale ATA dell’Istituto di Istruzione
Superiore di Telese Terme raccolgono firme per
esprimere il loro disappunto e le riserve
all’ipotesi di adibire a sede dell’Istituto,
l’ex molino Capasso & Romano- Diamoci una mano.
Il
loro dissenso verso una gestione della cosa
pubblica poco democratica e verso una politica
verticistica e arrogante, sorda alle istanze dei
cittadini, sia pure il nostro. Indipendentemente
dal numero dei cittadini coinvolti, in questa
protesta, questo dissenso coincide con giudizi
negativi sul progetto provenienti da ambiti più
vasti, al di là degli stessi confini del
centrodestra. E’ questo un segnale forte e
chiaro che ha reso più evidenti, altri messaggi
e giudizi, tutti critici per la politica
scolastica provinciale del Presidente Nardone.
Questa è una coincidenza significativa che
costituisce una conferma viva ed immediata che
il consenso elettorale per il centrosinistra in
questa Provincia sta crollando tra critice e
sfiducia.
E
tutti insieme, cittadini, istituzioni, sindaci e
forze politiche, uniti nel contrastare questa “
SOLUZIONE PASTICCIATA”, questo “ PROGETTO
DISSENNATO”, chiedano con forza al Presidente
Carmine Nardone, un passo indietro. Non le
dimissioni, ma la rinunzia a questo inopportuno
progetto. Il centrodestra e le altre forze
democratiche,culturali e politiche, facciano
sentire il loro dissenso, promuovendo, se del
caso, una commissione d’inchiesta e di indagine
per chiarire, fino in fondo, tutti gli aspetti
di questa vicenda, che diventa sempre più
intrigata-
|