27 agosto 2006
UDEUR, intervento dell'ing.Giuseppe Perfetto
Giuseppe Perfetto

 

 

In occasione della festa del Campanile 2006, un contributo dell'Ing. Giuseppe Perfetto, consigliere comunale del Gruppo UDEUR di Sant'antimo (Napoli), sul tema del:
 
- "Un Governo per il Paese. Maggioranze larghe, Maggioranze   strette "
in programma giovedì 31 agosto alle ore 17

 

 


Alla cortese attenzione del:

 

 

Sen. Clemente Mastella – Ministro di Grazia e Giustizia - Segretario Nazionale Popolari - UDEUR

 

On. Paolo Affronti – Commissione attività Produttive, Commercio e Turismo - Capogruppo Popolari - UDEUR Camera dei Deputati.

 

 

 

Sigg. Ministro, Onorevole,

 

sono l’Ing. Giuseppe Perfetto, consigliere comunale del gruppo Popolari – UDEUR del Comune di Sant’Antimo (NA), trovandomi nell’impossibilità di partecipare al dibattito in programma per giovedì 31 alle ore 17 pongo alle SS.LL. alcune riflessioni sulla tematica in argomento.

 

Sul Magazine del Corriere della Sera di giovedì 24 agosto c.a. è riportato un articolo di Aldo Cazzullo, dal seguente titolo: “ Il mattatore dei primi cento giorni di governo? Mastella!”.

Il sottotitolo è “ Ma resta da vedere quale sia, tra gli elettori del Centro Sinistra, il tasso di consenso del mastellismo e della concezione politica che gli è sottesa. : Il Ministro ha della politica un’idea contrattualistica: destra o sinistra non importa, purchè lui sia in mezzo ad incassare dall’una e dall’altra parte”

 

Chi è stato dunque il mattatore dei primi cento giorni del centro sinistra?

Riconosciamolo: il vero mattatore è Clemente Mastella, non solo il capo del partito più piccolo, UDEUR, che ha meno voti dei Verdi, Italia dei Valori, PDCI, Rosa nel Pugno, ma è stato anche l’unico a conquistarsi un Ministero importante.

 

L’unica Legge varata dal Parlamento è stata quella da lui fortemente voluta, in favore dei poveri cristi come li definisce il suo Sottosegretario  Manconi (in realtà rapinatori, scippatori, assassini e corruttori).

 

Messo sotto questi termini, diciamo contrattualistici, ne consegue che per il governo del Paese, c’è bisogno di maggioranze larghe e coese che non siano ostaggio di coloro che pur rappresentando un’aliquota infinitesimale del consenso elettorale, (meno del 2%) occupano poltrone privilegiate, a scapito degli interessi generali.

 

Il mastellismo rappresenterebbe, dunque, interessi di parte, a fianco di assassini e corruttori che operano nell’illegalità.

 

Nonostante ciò, il mastellismo, con la sua politica ondivaga e con la sua continua minaccia di appoggiare dall’esterno, la coalizione di centro sinistra di cui fa parte o addirittura di passare al centro destra, è stato capace di far approvare l’unica legge varata dal Parlamento: l’indulto.

 

In sintesi il guardasigilli, approfittando e ricattando la coalizione di centro sinistra,  che ha una maggioranza risicata al Senato, ha promosso una Legge ed un provvedimento che per certi versi erano già stati preannunciati, con i dovuti distinguo, durante la precedente legislatura all’indomani della visita di Sua Santità Giovanni Paolo II al Parlamento.

 

Attualmente, quindi, il centro sinistra, per governare, ha bisogno di numeri ed uomini che siano espressione degli interessi del Paese e non di lobby.

 

Se i numeri sono minimi, sorgono inevitabilmente problemi di governabilità a meno che non ci sia un collante comune molto forte o che vi siano personalità poliedriche, che affrontino inizialmente i problemi più urgenti e, nel medio-lungo termine, quelli strutturali del Paese, chiedendo anche la collaborazione dell’opposizione.

 

Solo così si governa e si va oltre il problema della maggioranza ristretta. Si crea così una convergenza su temi forti che va oltre gli schieramenti, con l’approvazione di leggi che superano le logiche del bipolarismo.

 

 

Il quesito, dunque, “non è maggioranze larghe, maggioranze strette”:

·        ma quali problemi affrontare?;

·        con quali uomini?;

·        con quale potere contrattuale?;

·        con quale capacità di aggregazione.?

 

Un politico deve interloquire ed interagire sempre con gli altri schieramenti politici, in nome  e per conto degli interessi generali del Paese!!

 

Il Ministro Mastella, in questi poche settimane di governo, nonostante il suo modesto peso elettorale (inferiore al 2% dell’intero corpo elettorale), si è occupato:

·        Della modifica delle norme della Legge Bossi – Fini sull’immigrazione (istituzione di un tavolo comune sull’immigrazione voluto insieme al Ministro dell’Interno Amato), resasi necessaria e urgente per arginare il continuo sbarco clandestino degli extra-comunitari sulle coste nazionali. Ciò trova d’accordo ambedue gli schieramenti politici nel Parlamento.

·        Della proposta di un piano Marshall di assistenza e sviluppo dell’Africa allo scopo di favorirne anche la stabilità e combattere a monte gli sbarchi dei clandestini. Tale piano deve coinvolgere anche gli altri Paesi della UE.

·        Dell’emergenza Napoli, al fine di varare una Legge speciale, insieme ai Ministri dell’Innovazione e dell’Ambiente. Ha indicato per la capitale del Mezzogiorno, lo sviluppo della portualità e del ripristino della fascia costiera, nonché la realizzazione di luoghi per attrarre grandi eventi e superare gli spazi ristretti dell’attuale Mostra d’Oltremare. In ciò ottenendo anche il plauso del Cardinale di Napoli, SE Crescenzio Sepe

·        Del decongestionamento della città col trasferimento di alcuni uffici (regionali) in altre parti della Regione.

·        Della restituzione della città di Napoli alla sua vera vocazione culturale e turistica, finora sacrificata in nome di una pretesa industrializzazione e che ha causato solo danni ed inquinamento.

·        Dell’anagrafe tributaria per combattere l’evasione fiscale: “ insieme alla repressione voluta dal Sottosegretario di Stato Visco, il Ministro afferma che occorre uno sforzo educativo; la lotta all’evasione dev’essere finalizzata a creare fedeltà; reprimere con il carcere chi non paga le tasse serve a poco, meglio fargli pagare dieci volte quanto ha evaso”. “Non è solo un problema di repressione è che si sta diffondendo l’idea che si vogliono colpire solo alcune categorie. Non si possono solo criminalizzare i lavoratori autonomi, usando due pesi e due misure”.

·        Dei PACS: il Ministro e l’UDEUR sono contrari in quanto l’approvazione degli stessi non è nel programma di governo. Sui valori fondamentali dell’uomo non ci può essere un accordo preventivo di coalizione e quindi di governo. “Se qualcuno propone i PACS, si andrà al voto in parlamento”. Se si crea una maggioranza parlamentare che coinvolge diversi schieramenti politici, come è accaduto per il divorzio, la Legge viene approvata senza ripercussioni sul Governo.

·        Dell’attività di recupero e della valorizzazione del lavoro dei detenuti nelle carceri, in occasione del meeting di Rimini, di CL; accogliendo favorevolmente l’appello, pressante, della Compagnia delle Opere.

·        Della costruzione, in tempi brevi, di nuove carceri.

 

Il Senatore Mastella, Ministro della Giustizia, pur essendo Segretario di un minuscolo partito, pur facendo parte di una coalizione di governo con una maggioranza risicata al Senato, pur avendo contro la maggior parte della stampa, schierata su posizioni preconcette, è dunque risultato portatore di interessi generali del Paese, nei primi cento giorni della legislatura.

 

In conclusione se il responso di una consultazione elettorale, assegna ad una coalizione:

 

 Una maggioranza ampia nei numeri allora è facile che questa si arrocchi su posizioni precostituite ed è impermeabile a qualsiasi contributo politico dell’opposizione.

Una maggioranza risicata nei numeri (come attualmente al Senato per la coalizione di CS), ha l’obbligo, in nome della governabilità, di confrontarsi con la minoranza se l’obiettivo è l’interesse comune.

 

Il mastellismo, quindi, che non gode di buona stampa, additato continuamente di essere portatore di interessi contrattualistici e sempre pronto ad incassare a destra ed a manca, purché riscuota il suo prezzo politico di appartenenza, nei primi cento giorni di legislatura, attraverso la ricerca continua di consenso sui temi cardini del Paese, si è dimostrato un esempio di stabilità politica (Vedi intesa Libano) attraverso un confronto continuo con l’opposizione.

 

Il suo motto, sempre valido, per la sua posizione centrale nello schieramento politico nazionale è: “il Governo fa la sua proposta e l’opposizione la integra in nome e per conto degli interessi generali del Paese”,

 

 

Telese, 31 agosto 2006, festa del Campanile 2006

 

 

Ing. Giuseppe PERFETTO

Consigliere Comunale di Sant’Antimo

aperfetto@aliceposta.it

  

 

 

 

 

     

 Valle Telesina


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