In occasione della festa del Campanile 2006,
un contributo dell'Ing. Giuseppe Perfetto,
consigliere comunale del Gruppo UDEUR di
Sant'antimo (Napoli), sul tema del:
-
"Un Governo per il Paese.
Maggioranze larghe, Maggioranze strette
"
in programma giovedì 31 agosto alle ore 17
Alla cortese
attenzione del:
Sen.
Clemente
Mastella
– Ministro di
Grazia e Giustizia - Segretario Nazionale
Popolari - UDEUR
On. Paolo
Affronti – Commissione attività Produttive,
Commercio e Turismo - Capogruppo Popolari -
UDEUR Camera dei Deputati.
Sigg. Ministro,
Onorevole,
sono l’Ing.
Giuseppe Perfetto, consigliere comunale del
gruppo Popolari – UDEUR del Comune di Sant’Antimo
(NA), trovandomi nell’impossibilità di
partecipare al dibattito in programma per
giovedì 31 alle ore 17 pongo alle SS.LL. alcune
riflessioni sulla tematica in argomento.
Sul Magazine del Corriere
della Sera di giovedì 24 agosto c.a. è riportato
un articolo di Aldo Cazzullo, dal seguente
titolo: “ Il mattatore
dei primi cento giorni di governo? Mastella!”.
Il sottotitolo è
“ Ma resta da vedere quale sia, tra gli elettori
del Centro Sinistra, il tasso di consenso del
mastellismo e della concezione politica
che gli è sottesa. : Il Ministro ha della
politica un’idea contrattualistica: destra o
sinistra non importa, purchè lui sia in mezzo ad
incassare dall’una e dall’altra parte”
Chi è stato
dunque il mattatore dei primi cento giorni del
centro sinistra?
Riconosciamolo:
il vero mattatore è Clemente Mastella, non solo
il capo del partito più piccolo, UDEUR, che ha
meno voti dei Verdi, Italia dei Valori, PDCI,
Rosa nel Pugno, ma è stato anche l’unico a
conquistarsi un Ministero importante.
L’unica Legge
varata dal Parlamento è stata quella da lui
fortemente voluta, in favore dei poveri
cristi come li definisce il suo
Sottosegretario Manconi (in realtà rapinatori,
scippatori, assassini e corruttori).
Messo sotto
questi termini, diciamo contrattualistici,
ne consegue che per il governo del Paese, c’è
bisogno di maggioranze larghe e coese che non
siano ostaggio di coloro che pur rappresentando
un’aliquota infinitesimale del consenso
elettorale, (meno del 2%) occupano poltrone
privilegiate, a scapito degli interessi
generali.
Il mastellismo
rappresenterebbe, dunque, interessi di parte, a
fianco di assassini e corruttori che operano
nell’illegalità.
Nonostante ciò,
il mastellismo, con la sua politica
ondivaga e con la sua continua minaccia di
appoggiare dall’esterno, la coalizione di centro
sinistra di cui fa parte o addirittura di
passare al centro destra, è stato capace di far
approvare l’unica legge varata dal Parlamento:
l’indulto.
In sintesi il guardasigilli,
approfittando e ricattando la coalizione di
centro sinistra, che ha una maggioranza
risicata al Senato, ha promosso una Legge ed un
provvedimento che per certi versi erano già
stati preannunciati, con i dovuti distinguo,
durante la precedente legislatura all’indomani
della visita di Sua Santità Giovanni Paolo II al
Parlamento.
Attualmente,
quindi, il centro sinistra, per governare, ha
bisogno di numeri ed uomini che siano
espressione degli interessi del Paese e non di
lobby.
Se i numeri sono
minimi, sorgono inevitabilmente problemi di
governabilità a meno che non ci sia un collante
comune molto forte o che vi siano personalità
poliedriche, che affrontino inizialmente i
problemi più urgenti e, nel medio-lungo termine,
quelli strutturali del Paese, chiedendo anche la
collaborazione dell’opposizione.
Solo così si
governa e si va oltre il problema della
maggioranza ristretta. Si crea così una
convergenza su temi forti che va oltre gli
schieramenti, con l’approvazione di leggi che
superano le logiche del bipolarismo.
Il quesito, dunque, “non
è maggioranze larghe, maggioranze strette”:
·
ma quali problemi affrontare?;
·
con quali uomini?;
·
con quale potere contrattuale?;
·
con quale capacità di
aggregazione.?
Un politico deve
interloquire ed interagire sempre con gli altri
schieramenti politici, in nome e per conto
degli interessi generali del Paese!!
Il Ministro
Mastella, in questi poche settimane di governo,
nonostante il suo modesto peso elettorale
(inferiore al 2% dell’intero corpo elettorale),
si è occupato:
·
Della modifica delle norme della
Legge Bossi – Fini sull’immigrazione
(istituzione di un tavolo comune
sull’immigrazione voluto insieme al Ministro
dell’Interno Amato), resasi necessaria e urgente
per arginare il continuo sbarco clandestino
degli extra-comunitari sulle coste nazionali.
Ciò trova d’accordo ambedue gli schieramenti
politici nel Parlamento.
·
Della proposta di un piano
Marshall di assistenza e sviluppo
dell’Africa allo scopo di favorirne anche la
stabilità e combattere a monte gli sbarchi dei
clandestini. Tale piano deve coinvolgere anche
gli altri Paesi della UE.
·
Dell’emergenza Napoli, al fine di
varare una Legge speciale, insieme ai Ministri
dell’Innovazione e dell’Ambiente. Ha indicato
per la capitale del Mezzogiorno, lo sviluppo
della portualità e del ripristino della fascia
costiera, nonché la realizzazione di luoghi per
attrarre grandi eventi e superare gli spazi
ristretti dell’attuale Mostra d’Oltremare. In
ciò ottenendo anche il plauso del Cardinale di
Napoli, SE Crescenzio Sepe
·
Del decongestionamento della
città col trasferimento di alcuni uffici
(regionali) in altre parti della Regione.
·
Della restituzione della città di
Napoli alla sua vera vocazione culturale e
turistica, finora sacrificata in nome di una
pretesa industrializzazione e che ha causato
solo danni ed inquinamento.
·
Dell’anagrafe tributaria per
combattere l’evasione fiscale: “ insieme alla
repressione voluta dal Sottosegretario di Stato
Visco, il Ministro afferma che occorre uno
sforzo educativo; la lotta all’evasione
dev’essere finalizzata a creare fedeltà;
reprimere con il carcere chi non paga le tasse
serve a poco, meglio fargli pagare dieci volte
quanto ha evaso”. “Non è solo un problema di
repressione è che si sta diffondendo l’idea che
si vogliono colpire solo alcune categorie. Non
si possono solo criminalizzare i lavoratori
autonomi, usando due pesi e due misure”.
·
Dei PACS: il Ministro e l’UDEUR
sono contrari in quanto l’approvazione degli
stessi non è nel programma di governo. Sui
valori fondamentali dell’uomo non ci può essere
un accordo preventivo di coalizione e quindi di
governo. “Se qualcuno propone i PACS, si andrà
al voto in parlamento”. Se si crea una
maggioranza parlamentare che coinvolge diversi
schieramenti politici, come è accaduto per il
divorzio, la Legge viene approvata senza
ripercussioni sul Governo.
·
Dell’attività di recupero e della
valorizzazione del lavoro dei detenuti nelle
carceri, in occasione del meeting di Rimini, di
CL; accogliendo favorevolmente l’appello,
pressante, della Compagnia delle Opere.
·
Della costruzione, in tempi
brevi, di nuove carceri.
Il Senatore Mastella, Ministro
della Giustizia, pur essendo Segretario di un
minuscolo partito, pur facendo parte di una
coalizione di governo con una maggioranza
risicata al Senato, pur avendo contro la maggior
parte della stampa, schierata su posizioni
preconcette, è dunque
risultato portatore di interessi generali del
Paese, nei primi cento giorni della legislatura.
In conclusione se
il responso di una consultazione elettorale,
assegna ad una coalizione:
Una
maggioranza ampia nei numeri allora è
facile che questa si arrocchi su posizioni
precostituite ed è impermeabile a qualsiasi
contributo politico dell’opposizione.
Una maggioranza risicata
nei numeri (come attualmente al Senato per la
coalizione di CS), ha l’obbligo, in nome della
governabilità, di confrontarsi con la minoranza
se l’obiettivo è l’interesse comune.
Il mastellismo,
quindi, che non gode di buona stampa,
additato continuamente di essere portatore di
interessi contrattualistici e sempre pronto ad
incassare a destra ed a manca, purché riscuota
il suo prezzo politico di appartenenza, nei
primi cento giorni di legislatura,
attraverso la ricerca continua di consenso sui
temi cardini del Paese, si è dimostrato un
esempio di stabilità politica (Vedi intesa
Libano) attraverso un confronto continuo con
l’opposizione.
Il suo motto, sempre valido, per
la sua posizione centrale nello schieramento
politico nazionale è:
“il Governo fa la sua proposta e l’opposizione
la integra in nome e per conto degli interessi
generali del Paese”,
Telese, 31 agosto
2006, festa del Campanile 2006
Ing. Giuseppe
PERFETTO
Consigliere
Comunale di Sant’Antimo
aperfetto@aliceposta.it
|