22 settembre 2006
Telese, conferenza sul "caso Nardone-Liceo"
Rocco Cirocco - PRC Benevento

 

 

PRC Benevento

 

COMUNICATO STAMPA

Resoconto Conferenza Stampa

sulle vicende legate al Liceo di Telese Terme

 

Benevento 21 settembre 2006

 

Rifondazione Comunista ha chiarito definitivamente il percorso che ha portato alla netta contrapposizione rispetto alle scelte del Presidente della Provincia di Benevento, Carmine Nardone, sulle vicende legate al Liceo di Telese Terme. Il Presidente Nardone, come è noto, è ostinatamente impegnato nella compravendita di un immobile inadeguato da riattare al fine di ospitare circa mille studenti. La conferenza di stamattina è servita soprattutto a porre rimedio alla sistematica disinformazione che è stata sinora organizzata sull’argomento.

 

All’appuntamento di Palazzo Mosti hanno preso parte Gianluca Aceto, Consigliere comunale di Telese Terme e componente della Commissione Ambiente del Senato, Vito Nocera, Capogruppo Prc al Consiglio regionale della Campania, Giuseppe Addabbo della Segreteria provinciale di Benevento e Alfonso Grillo, segretario del Circolo di Telese.

 

 

Prima di tutto gli atti. E’ stata fatta pervenire alla Presidenza del Consiglio dei Ministri un’interrogazione sui fatti di Telese a firma del Senatore Tommaso Sodano, Presidente della Commissione permanente Territorio, Ambiente e Beni Ambientali. Inoltre è stata presentata la lettera di dimissioni di Gianluca Aceto dal Distretto industriale Sant’Agata de’ Goti – Casapulla essendo venuto meno il reciproco rapporto fiduciario per il quale lo stesso presidente Nardone lo aveva nominato in rappresentanza della Provincia di Benevento. I documenti sono allegati al presente comunicato e, in mattinata, sono stati messi a protocollo presso la Rocca dei Rettori.

 

“L’interrogazione è il quadro generale su ciò che non va in questa vicenda” dice Aceto. Il Piano Regolatore Generale individua un’area destinata ad edilizia scolastica media e superiore. “Ci piacerebbe sapere – chiede il Consigliere comunale – le opinioni sia dell’Amministrazione di Telese che della Provincia di Benevento”. Altro particolare evidenziato all’interno della conferenza stampa è la visita nel 2003 di una commissione tecnica della Provincia all’ex molino Capasso & Romano. Lo scopo era quello di valutare l’acquisto da parte dell’ente per destinare il plesso a Centro per l’impiego. “I risultati di quella perizia sono stati eloquenti – continua Aceto – . Quel sito, secondo i tecnici incaricati dalla provincia, non era assolutamente idoneo. Oggi perché quello stesso immobile torna utile per un polo scolastico d’eccellenza?”

 

C’è da considerare, inoltre, il profilo idrografico dell’area. Il sito è punto di confluenza dei bacini della zona. L’altro ieri la zona è stata completamente allagata.

Infine molti sono gli aspetti da chiarire in una vicenda che ha visto affermarsi la forte consonanza istituzionale tra il Presidente della Provincia di Benevento e l’ing. Giuseppe D’Occhio, contemporaneamente Assessore comunale di Telese Terme, ex Sindaco dello stesso comune, Segretario generale dell’Autorità di Bacino Liri-Garigliano e Volturno e, infine, proprietario dell’immobile ex Capasso & Romano. “Da questo ingorgo di interessi non si riesce a venire a capo”.

 

A sostegno delle ragioni esposte da Gianluca Aceto è intervenuto Vito Nocera: “sono qui doverosamente a sostenere una vertenza che mi sembra estremamente importante e seria”.

 

 

Per il Capogruppo la vicenda chiama in causa aspetti sociali e ambientali ma allude ad un modo di governare che è quantomeno particolare. “Noi – continua il Consigliere regionale – non siamo animati da contrasti strumentali. Abbiamo grande rispetto per il lavoro di Nardone, per quello che ha fatto e per quello che ancora può fare. Non riusciamo a comprendere però questo atteggiamento pretestuoso. Le dimissioni di Aceto rappresentano un grande gesto di correttezza istituzionale. Oltretutto ci troviamo di fronte ad un disagio vasto di gran parte delle forze politiche che sostengono Nardone. Si comprende che questa nostra vertenza non nasce da una forzatura estremistica ma da una forte preoccupazione”.

La questione Liceo di Telese assume un po’ i tratti di una cartina al tornasole. Secondo Nocera c’è un “grande valore politico di fondo. Il nostro augurio è che questo progetto sia annullato. A noi sembra che questa forzatura metta in pericolo gli assetti politici dell’Amministrazione provinciale. Il mio impegno è quello di muovere anche le autorità regionali per tornare sulla strada del confronto”.

 

Il Segretario Provinciale Gianluca Serafini, assente perché impegnato a Roma alla Conferenza Nazionale dei Giovani Comunisti, interviene a sostegno delle riflessioni politiche illustrate nella conferenza stampa. “E’ imbarazzante – afferma Serafini – il fatto che il Presidente Nardone si sia intestardito sulla questione del Liceo di Telese. Ogni giorno vengono fuori elementi che lo smentiscono clamorosamente. Convocheremo a breve una riunione del Comitato Politico provinciale per verificare se sussistono ancora le condizioni per sostenere questa maggioranza”.

 

 

Federazione Provinciale

Prc Benevento

 


 


Audio: le dichiarazioni di Nocera e Aceto

Benevento: Rifondazione rompe con Nardone
 

Rifondazione Comunista è contraria al progetto della Provincia di Benevento di delocalizzare il Liceo Scientifico di Telese Terme nell'ex molino "Capasso e Romano" alla via Roma. A confermare questa posizione sono stati questa mattina i vertici provinciali che hanno tenuto una conferenza stampa presso la sala consiliare di Palazzo Mosti a Benevento.

A motivare le ragioni di questo dissenso è stato il consigliere comunale di Telese, Gianluca Aceto: "L'idea di Nardone non tiene conto dei costi e dei tempi necessari per porre mano a quella struttura. Inoltre bisogna considerare il problema della viabilità e della sicurezza sismica dell'edificio. Non riusciamo a comprendere perchè dinanzi a queste difficoltà, la Provincia si ostini a portare avanti questo dissennato progetto".

Prima di indicare soluzioni alternative, Aceto ha spiegato quali protrebbero essere le motivazioni alla base dell'ostinazione del presidente Nardone: "E' evidente che nella questione c'è un conflitto d'interesse. Non dimentichiamo che proprietario dell'ex molino è Giuseppe D'Occhio, attuale assessore ai Lavori Pubblici e già sindaco di Telese. Se l'operazione andasse in porto nelle casse del privato andrebbe una somma considerevole: circa 5 milioni di euro".

Alle accuse Aceto ha poi affiancato anche le proposte alternative: "Noi siamo per la costruzione di un edificio ex novo, anche se siamo consapevoli che bisogna al più presti trovare delle soluzioni capaci di venire incontro all'emergenza". Di ciò il Prc parlerà con Nardone quando il presidente si recherà in valle telesina per un incontro con le sitituzioni locali: "Siamo felici di poterci confrontare - ha concluso Aceto - anche se ci meraviglia il fatto che Nardone si sia convinto a distanza di 8 mesi da quando noi formulammo la prima richiesta di un confronto pubblico". 

Vito Nocera, consigliere regionale del Prc, ha ricordato come la vertenza sollevata dal suo partito è si una questione sociale ed ambientale ma che apre anche una discussione profonda sul modo di governare un ente. Secondo Nocera, "è diffuso il malcontento per questa deriva che rischia di coinvolgere il governo della Rocca dei Rettori: gli atti su cui si delibera sono impregnati di un soggettivismo esasperato. Se andiamo avanti così, il nostro schieramento è destinato al fallimento", ha sentenziato il consigliere regionale. 

Per marcare le distanze da ciò che la Provincia è intenzionata a fare sull'ex molino di Telese, Rifondazione Comunista ha presentato sulla vicenda un'interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio dei Ministri con primo firmatario il senatore Tommaso Sodano. Inoltre Gianluca Aceto ha formalizzato le dimissioni dal distretto industriale di S. Agata dei Goti - Casapulla dove rappresentava la Rocca dei Rettori.

 

 

 

     

 Valle Telesina


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