PRC Benevento
COMUNICATO STAMPA
Resoconto Conferenza Stampa
sulle vicende legate al Liceo di Telese Terme
Benevento 21 settembre 2006
Rifondazione Comunista ha chiarito
definitivamente il percorso che ha portato alla
netta contrapposizione rispetto alle scelte del
Presidente della Provincia di Benevento, Carmine
Nardone, sulle vicende legate al Liceo di Telese
Terme. Il Presidente Nardone, come è noto, è
ostinatamente impegnato nella compravendita di
un immobile inadeguato da riattare al fine di
ospitare circa mille studenti. La conferenza di
stamattina è servita soprattutto a porre rimedio
alla sistematica disinformazione che è stata
sinora organizzata sull’argomento.
All’appuntamento di Palazzo Mosti hanno preso
parte Gianluca Aceto, Consigliere
comunale di Telese Terme e componente della
Commissione Ambiente del Senato, Vito Nocera,
Capogruppo Prc al Consiglio regionale della
Campania, Giuseppe Addabbo della
Segreteria provinciale di Benevento e Alfonso
Grillo, segretario del Circolo di Telese.

Prima di tutto gli atti. E’ stata fatta
pervenire alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri un’interrogazione sui fatti di Telese a
firma del Senatore Tommaso Sodano, Presidente
della Commissione permanente Territorio,
Ambiente e Beni Ambientali. Inoltre è stata
presentata la lettera di dimissioni di Gianluca
Aceto dal Distretto industriale Sant’Agata de’
Goti – Casapulla essendo venuto meno il
reciproco rapporto fiduciario per il quale lo
stesso presidente Nardone lo aveva nominato in
rappresentanza della Provincia di Benevento. I
documenti sono allegati al presente comunicato
e, in mattinata, sono stati messi a protocollo
presso la Rocca dei Rettori.
“L’interrogazione è il quadro generale su ciò
che non va in questa vicenda” dice Aceto. Il
Piano Regolatore Generale individua un’area
destinata ad edilizia scolastica media e
superiore. “Ci piacerebbe sapere – chiede il
Consigliere comunale – le opinioni sia
dell’Amministrazione di Telese che della
Provincia di Benevento”. Altro particolare
evidenziato all’interno della conferenza stampa
è la visita nel 2003 di una commissione tecnica
della Provincia all’ex molino Capasso & Romano.
Lo scopo era quello di valutare l’acquisto da
parte dell’ente per destinare il plesso a Centro
per l’impiego. “I risultati di quella perizia
sono stati eloquenti – continua Aceto – . Quel
sito, secondo i tecnici incaricati dalla
provincia, non era assolutamente idoneo. Oggi
perché quello stesso immobile torna utile per un
polo scolastico d’eccellenza?”
C’è da considerare, inoltre, il profilo
idrografico dell’area. Il sito è punto di
confluenza dei bacini della zona. L’altro ieri
la zona è stata completamente allagata.
Infine molti sono gli aspetti da chiarire in una
vicenda che ha visto affermarsi la forte
consonanza istituzionale tra il Presidente della
Provincia di Benevento e l’ing. Giuseppe
D’Occhio, contemporaneamente Assessore comunale
di Telese Terme, ex Sindaco dello stesso comune,
Segretario generale dell’Autorità di Bacino
Liri-Garigliano e Volturno e, infine,
proprietario dell’immobile ex Capasso & Romano.
“Da questo ingorgo di interessi non si riesce a
venire a capo”.
A
sostegno delle ragioni esposte da Gianluca Aceto
è intervenuto Vito Nocera: “sono qui
doverosamente a sostenere una vertenza che mi
sembra estremamente importante e seria”.
Per il Capogruppo la vicenda chiama in causa
aspetti sociali e ambientali ma allude ad un
modo di governare che è quantomeno particolare.
“Noi – continua il Consigliere regionale – non
siamo animati da contrasti strumentali. Abbiamo
grande rispetto per il lavoro di Nardone, per
quello che ha fatto e per quello che ancora può
fare. Non riusciamo a comprendere però questo
atteggiamento pretestuoso. Le dimissioni di
Aceto rappresentano un grande gesto di
correttezza istituzionale. Oltretutto ci
troviamo di fronte ad un disagio vasto di gran
parte delle forze politiche che sostengono
Nardone. Si comprende che questa nostra vertenza
non nasce da una forzatura estremistica ma da
una forte preoccupazione”.
La
questione Liceo di Telese assume un po’ i tratti
di una cartina al tornasole. Secondo Nocera c’è
un “grande valore politico di fondo. Il nostro
augurio è che questo progetto sia annullato. A
noi sembra che questa forzatura metta in
pericolo gli assetti politici
dell’Amministrazione provinciale. Il mio impegno
è quello di muovere anche le autorità regionali
per tornare sulla strada del confronto”.
Il
Segretario Provinciale Gianluca Serafini,
assente perché impegnato a Roma alla Conferenza
Nazionale dei Giovani Comunisti, interviene a
sostegno delle riflessioni politiche illustrate
nella conferenza stampa. “E’ imbarazzante –
afferma Serafini – il fatto che il Presidente
Nardone si sia intestardito sulla questione del
Liceo di Telese. Ogni giorno vengono fuori
elementi che lo smentiscono clamorosamente.
Convocheremo a breve una riunione del Comitato
Politico provinciale per verificare se
sussistono ancora le condizioni per sostenere
questa maggioranza”.
Federazione Provinciale
Prc Benevento
Audio:
le dichiarazioni di Nocera e
Aceto
Benevento: Rifondazione rompe con Nardone
Rifondazione Comunista è contraria al
progetto della Provincia di Benevento di
delocalizzare il Liceo Scientifico di
Telese Terme nell'ex molino "Capasso e
Romano" alla via Roma. A confermare
questa posizione sono stati questa
mattina i vertici provinciali che hanno
tenuto una conferenza stampa presso la
sala consiliare di Palazzo Mosti a
Benevento.
A motivare le ragioni di questo dissenso
è stato il consigliere comunale di
Telese, Gianluca Aceto: "L'idea di
Nardone non tiene conto dei costi e dei
tempi necessari per porre mano a quella
struttura. Inoltre bisogna considerare
il problema della viabilità e della
sicurezza sismica dell'edificio. Non
riusciamo a comprendere perchè dinanzi a
queste difficoltà, la Provincia si
ostini a portare avanti questo
dissennato progetto".
Prima di indicare soluzioni alternative,
Aceto ha spiegato quali protrebbero
essere le motivazioni alla base
dell'ostinazione del presidente Nardone:
"E' evidente che nella questione c'è un
conflitto d'interesse. Non dimentichiamo
che proprietario dell'ex molino è
Giuseppe D'Occhio, attuale assessore ai
Lavori Pubblici e già sindaco di Telese.
Se l'operazione andasse in porto nelle
casse del privato andrebbe una somma
considerevole: circa 5 milioni di euro".
Alle accuse Aceto ha poi affiancato
anche le proposte alternative: "Noi
siamo per la costruzione di un edificio
ex novo, anche se siamo consapevoli che
bisogna al più presti trovare delle
soluzioni capaci di venire incontro
all'emergenza". Di ciò il Prc parlerà
con Nardone quando il presidente si
recherà in valle telesina per un
incontro con le sitituzioni locali:
"Siamo felici di poterci confrontare -
ha concluso Aceto - anche se ci
meraviglia il fatto che Nardone si sia
convinto a distanza di 8 mesi da
quando noi formulammo la prima richiesta
di un confronto pubblico".
Vito Nocera, consigliere regionale del
Prc, ha ricordato come la vertenza
sollevata dal suo partito è si una
questione sociale ed ambientale ma che
apre anche una discussione profonda sul
modo di governare un ente. Secondo Nocera,
"è diffuso il malcontento per questa
deriva che rischia di coinvolgere il
governo della Rocca dei Rettori: gli
atti su cui si delibera sono impregnati
di un soggettivismo esasperato. Se
andiamo avanti così, il nostro
schieramento è destinato al fallimento",
ha sentenziato il consigliere
regionale.
Per marcare le distanze da ciò che la
Provincia è intenzionata a fare sull'ex
molino di Telese, Rifondazione Comunista
ha presentato sulla vicenda
un'interrogazione parlamentare al
Presidente del Consiglio dei Ministri
con primo firmatario il senatore Tommaso
Sodano. Inoltre Gianluca Aceto ha
formalizzato le dimissioni dal distretto
industriale di S. Agata dei Goti -
Casapulla dove rappresentava la Rocca
dei Rettori.
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