TELESE TERME / Sul depuratore di via Scafa tutti
d'accordo
Regolamento del Consiglio, scontro tra
maggioranza e opposizione
Un'animata seduta di Consiglio quella di venerdì
scorso, dove l'esame e l'approvazione del nuovo
Regolamento dell'Assemblea è stata sospesa dopo
l'esame dei primi articoli per accordo tra i
capi-gruppo di maggioranza, D'Occhio e
Tommaselli e di opposizione, Liverini.
Il
Consiglio si era aperto con l'approvazione
all'unanimità delle nuove tariffe dell'acqua e
dell'atto integrativo della convenzione in corso
con la società Gesesa di Benevento. "Con questo
atto integrativo - ha dichiarato il sindaco - il
Comune consegue un grande risultato economico a
favore dei cittadini, vuoi perché la tariffa
dell'acqua per tutte le imprese, commercianti,
industrie, alberghi, servizi viene ridotta da
0,44 a 0,35 (circa 200 lire) il metro cubo, vuoi
perché le scuole e gli edifici comunali
pagheranno ancora di meno e vuoi perché è stato
istituito un contributo annuo di 15000 euro che
-per sempre- la società verserà all'ente per
l'utilizzo delle reti. Ma, il risultato più
importante è la realizzazione del depuratore a
servizio della zona Scafa che Gesesa realizzerà
a costo zero per il Comune. In tal modo, si
risolve un problema che riguarda diverse
centinaia di cittadini della zona, migliorando
notevolmente il servizio ed incidendo sulla
qualità dell'ambiente e delle vita.
Ringrazio la Gesesa, con la quale si è
rafforzato il rapporto di collaborazione ed
anche chi, politicamente, ha dato un forte
contributo alla realizzazione di questo
accordo". L'opposizione ha votato a favore dopo
aver ricevuto dall'assessore ai Lavori Pubblici
assicurazioni circa la realizzabilità del
depuratore a sei mesi dalla presentazione del
progetto esecutivo.
All'approvazione del Regolamento, all'esame
dell'articolo 13 si è registrato un round molto
acceso tra il sindaco e l'opposizione. Un
sindaco che ha alzato un muro nei rapporti con
l'opposizione in quanto, a suo avviso, oggetto
di immotivati ed improvvisi attacchi personali
ed esposti a persone, a lui vicine, che
collaborano quotidianamente nella azione
amministrativa.
Al
momento dell'esame dell'articolo che prevede
l'obbligo per i consiglieri di presentare al
presidente del Consiglio entro il 31 dicembre
d'ogni anno la propria dichiarazione dei
redditi, il gruppo di Insieme ha chiesto che il
vincolo fosse esteso anche ad assessori e
sindaco e che fosse data pubblicità alle
dichiarazioni attraverso l'affissione all'albo.
Proposta accolta a metà: rifiutata la
pubblicizzazione. "Ma il vice sindaco Caporaso,
con una posizione isolata nella maggioranza - ha
riferito Gianluca Aceto, componente di Insieme -
ha mostrato segni d'insofferenza per la nostra
proposta. L'ex sindaco D'Occhio gli ha ricordato
che il dettame è già considerato nello statuto
in vigore. Ma i toni sono restati accesi... ne è
seguita la proposta dell'assessore D'Occhio di
rinviare la discussione dell'argomento per
consentire alle parti di ridiscutere il tutto.
Abbiamo giudicato la proposta di buon senso e
saggia".
Discussione rinviata. Non la polemica. "Questa
volta Caporaso non si è seduto affianco al
sindaco, ma ha lasciato il posto a D'Occhio. Si
vede che il sindaco è sotto tutela dopo alcuni
suoi atti di cui nemmeno la maggioranza è a
conoscenza. Lo specifico riferimento è alla
commissione che sta vagliando l'operato della
polizia municipale in relazione alla gestione
dei parcheggi a pagamento".
E
a proposito degli attacchi della minoranza
Capasso ha riferito in una nota: "Credo che
all'enorme impegno della mia amministrazione ed
alle aperture all'opposizione si contrappongono
atteggiamenti furbeschi e censurabili che
trascendono in attacchi alla persona. E' noto
che ho sempre cercato di contrassegnare i miei
comportamenti alla correttezza ed alla
linearità, l'azione amministrativa alla
trasparenza ed al colloquio con tutti i
consiglieri ma non sono più disponibile a subire
lezioni ed appellativi di dilettantismo da una
minoranza che su argomenti di grande portata
antepone l'interesse personale a quello della
collettività, parlo ad esempio del Piano di
Commercio.
Continuano a parlar bene ed a razzolare male,
votano a favore di molti dei nostri
provvedimenti che portiamo in Consiglio perché
loro stessi riconoscono l'enorme beneficio per
la comunità, ma poi continuano a dare
l'impressione ai cittadini di una animata
contrapposizione. Delle due l'una: o sbagliano a
votare i provvedimenti concepiti da noi
"dilettanti", ai quali non danno nessun
contributo, oppure questo è l'unico modo che
conoscono per mantenere il loro consenso nel
paese e ed i loro rapporti con la sinistra
estrema. Per questo, a soli due anni dalle
elezioni, molti amici li hanno già abbandonati". |