19 giugno 2006
Telese, scontro in consiglio comunale
da Il Sannio Quotidiano del 18 giugno 2006 - Articolo non firmato

 

 

TELESE TERME / Sul depuratore di via Scafa tutti d'accordo

Regolamento del Consiglio, scontro tra maggioranza e opposizione

 

Un'animata seduta di Consiglio quella di venerdì scorso, dove l'esame e l'approvazione del nuovo Regolamento dell'Assemblea è stata sospesa dopo l'esame dei primi articoli per accordo tra i capi-gruppo di maggioranza, D'Occhio e Tommaselli e di opposizione, Liverini.

Il Consiglio si era aperto con l'approvazione all'unanimità delle nuove tariffe dell'acqua e dell'atto integrativo della convenzione in corso con la società Gesesa di Benevento. "Con questo atto integrativo - ha dichiarato il sindaco - il Comune consegue un grande risultato economico a favore dei cittadini, vuoi perché la tariffa dell'acqua per tutte le imprese, commercianti, industrie, alberghi, servizi viene ridotta da 0,44 a 0,35 (circa 200 lire) il metro cubo, vuoi perché le scuole e gli edifici comunali pagheranno ancora di meno e vuoi perché è stato istituito un contributo annuo di 15000 euro che -per sempre- la società verserà all'ente per l'utilizzo delle reti. Ma, il risultato più importante è la realizzazione del depuratore a servizio della zona Scafa che Gesesa realizzerà a costo zero per il Comune. In tal modo, si risolve un problema che riguarda diverse centinaia di cittadini della zona, migliorando notevolmente il servizio ed incidendo sulla qualità dell'ambiente e delle vita.

Ringrazio la Gesesa, con la quale si è rafforzato il rapporto di collaborazione ed anche chi, politicamente, ha dato un forte contributo alla realizzazione di questo accordo". L'opposizione ha votato a favore dopo aver ricevuto dall'assessore ai Lavori Pubblici assicurazioni circa la realizzabilità del depuratore a sei mesi dalla presentazione del progetto esecutivo.

All'approvazione del Regolamento, all'esame dell'articolo 13 si è registrato un round molto acceso tra il sindaco e l'opposizione. Un sindaco che ha alzato un muro nei rapporti con l'opposizione in quanto, a suo avviso, oggetto di immotivati ed improvvisi attacchi personali ed esposti a persone, a lui vicine, che collaborano quotidianamente nella azione amministrativa.

Al momento dell'esame dell'articolo che prevede l'obbligo per i consiglieri di presentare al presidente del Consiglio entro il 31 dicembre d'ogni anno la propria dichiarazione dei redditi, il gruppo di Insieme ha chiesto che il vincolo fosse esteso anche ad assessori e sindaco e che fosse data pubblicità alle dichiarazioni attraverso l'affissione all'albo.

Proposta accolta a metà: rifiutata la pubblicizzazione. "Ma il vice sindaco Caporaso, con una posizione isolata nella maggioranza - ha riferito Gianluca Aceto, componente di Insieme - ha mostrato segni d'insofferenza per la nostra proposta. L'ex sindaco D'Occhio gli ha ricordato che il dettame è già considerato nello statuto in vigore. Ma i toni sono restati accesi... ne è seguita la proposta dell'assessore D'Occhio di rinviare la discussione dell'argomento per consentire alle parti di ridiscutere il tutto. Abbiamo giudicato la proposta di buon senso e saggia".

Discussione rinviata. Non la polemica. "Questa volta Caporaso non si è seduto affianco al sindaco, ma ha lasciato il posto a D'Occhio. Si vede che il sindaco è sotto tutela dopo alcuni suoi atti di cui nemmeno la maggioranza è a conoscenza. Lo specifico riferimento è alla commissione che sta vagliando l'operato della polizia municipale in relazione alla gestione dei parcheggi a pagamento".

E a proposito degli attacchi della minoranza Capasso ha riferito in una nota: "Credo che all'enorme impegno della mia amministrazione ed alle aperture all'opposizione si contrappongono atteggiamenti furbeschi e censurabili che trascendono in attacchi alla persona. E' noto che ho sempre cercato di contrassegnare i miei comportamenti alla correttezza ed alla linearità, l'azione amministrativa alla trasparenza ed al colloquio con tutti i consiglieri ma non sono più disponibile a subire lezioni ed appellativi di dilettantismo da una minoranza che su argomenti di grande portata antepone l'interesse personale a quello della collettività, parlo ad esempio del Piano di Commercio.

Continuano a parlar bene ed a razzolare male, votano a favore di molti dei nostri provvedimenti che portiamo in Consiglio perché loro stessi riconoscono l'enorme beneficio per la comunità, ma poi continuano a dare l'impressione ai cittadini di una animata contrapposizione. Delle due l'una: o sbagliano a votare i provvedimenti concepiti da noi "dilettanti", ai quali non danno nessun contributo, oppure questo è l'unico modo che conoscono per mantenere il loro consenso nel paese e ed i loro rapporti con la sinistra estrema. Per questo, a soli due anni dalle elezioni, molti amici li hanno già abbandonati".

 

     

 Valle Telesina


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