9 dicembre 2007
Dugenta, "Il mio paese"
Domenico Ciervo

 

 

 

ASSOCIAZIONE CULTURALE  “GLI AMICI DEL PAESAGGIO”

PRESENTAZIONE DEL VOLUME

DUGENTA “IL MIO PAESE”

di Domenico Ciervo

Domenica 09 Dicembre 2007 ore 18.00

  Salone Scuola Elementare  di Dugenta 

            Saluti (18.00- 18.30)

Interventi:

v  dott. Domenico Ciervo “ Dugenta il mio Paese(18.30-18.50);

v  dott.ssa M. Assunta Icolari “L’evoluzione della partecipazione alla realtà pubblica nel difficile percorso verso il decentramento amministrativo locale.”  (18.50-19.10);

v  dott.ssa Anna Dama Io, giovane, ho un sogno: essere rispettato per la mia “impertinenza”. (19.10-19.30)

Conclusioni:

 

v  don Luigi Merola – Già Parroco di  Forcella,    promotore di legalità c/o Ministero Pubblica Istruzione Roma.

 

Moderazione:

v  dott. Antonio Russo - Formez Napoli

Al termine della presentazione, gli ospiti saranno salutati con un  Buffet  a base di prodotti tipi


 

Lo sforzo compiuto è stato quello di identificare il  paesaggio   cercando  di individuare la “sua unicità”, anche nella speranza che possa diventare uno dei nuovi punti trainanti per l’economia e l’occupazione di tutti i Dugentesi. Capitolo IV - La quarta ed ultima parte è costituita da una breve trattazione sui principi dello sviluppo locale, vista anche in funzione degli attuali scenari internazionali delle politiche di sviluppo. Il contesto europeo è stato inserito per mettere in risalto le opportunità del nostro territorio, scaturite anche dalle politiche europee di  sviluppo   rurale  che  per   la prima volta pensano alla tutela del paesaggio rurale.

Alla luce degli scenari è stata riportata una sintetica trattazione di un ipotesi di modello di sviluppo per Dugenta. Conclusioni - A conclusione di questo volume, che  ha consentito di percorrere una semplice passeggiata attraverso la storia, l’economia, il paesaggio e lo sviluppo del nostro paese, sono emerse alcune considerazioni conclusive. Sulla storia di Dugenta ancora incerte sono rimaste le sue origini, coesistono infatti diverse attestazioni storiche sulla sua antichità e sull’origine del nome.

Da quanto detto, sembrerebbe che il segreto potrebbe essere svelato facendo studi più approfonditi sul Castello Angioino ed il Centro Storico circostante. La parziale distruzione del primo e lo stato di abbandono del secondo potrebbero,  compromettere in breve tempo, ogni possibilità di riuscita in tal senso. Dall’analisi dei dati socio-economici è emerso che Dugenta per le sue   peculiari    caratteristiche    territoriali, può essere definito come un paese “prevalentemente rurale”. Si riscontra però una lenta tendenza a perdere questa “ruralità” dovuta sia alla “mortalità naturale” delle imprese agricole, sia all’espansione “dell’urbanizzato” a scapito di fertilissimi terreni agricoli.

Come conseguenza a tutto questo, si osserva un lento degrado della qualità del paesaggio rurale dugentese. Dall’analisi delle problematiche trattate, è emersa sicuramente la particolare e strategica ubicazione di Dugenta, posta in una bellissima valle alle porte del Sannio. Questo suggestivo paesaggio vallivo caratterizzato da una forte valenza naturalistica  per la presenza di aree ripariali, versanti boschivi, aree umidi, unitamente ad un paesaggio agrario sobrio e variegato, esprime un forte “carattere di unicità e tipicità” che ha segnato nel tempo la storia di questi luoghi. Infatti la trama degli appezzamenti e la presenza di diversi colture disegna da sempre il paesaggio dugentese con un’armonia di colori e profumi che variano al variare delle frazioni ed al variare delle stagioni.

Un paesaggio che, anche  se discretamente conservato, mostra i segni tangibili di fenomeni di debolezza anche per la presenza di strutture abbandonate (centro storico, Istituto Agrario, masserie ecc…) che hanno perso nel tempo la loro originaria funzione produttiva. Un paesaggio quindi definibile a spiccata ruralità che va sicuramente per il futuro difeso e valorizzato. Dall’ analisi delle recenti evoluzioni delle politiche europee, sono state evidenziate anche per Dugenta, in un prossimo futuro, grosse opportunità di sviluppo in tal senso. Questa opportunità  però è auspicabile solo se la politica locale rimane attenta  sostenitrice di uno sviluppo che rispetta la storia, il paesaggio e nel contempo sa difendere la spiccata ruralità che Dugenta ha espresso da sempre.

 

Perché l’Associazione “Gli amici del paesaggio”

Il paesaggio rurale di questi luoghi, tra i più suggestivi della nostra provincia, si salda intimamente, tanto da un punto di vista visivo, tanto da quello storico e culturale, con le innumerevoli costruzioni rurali, nei secoli realizzate alla sommità dei colli, lungo i crinali e nelle vallati. Nel paesaggio  della Valle Telesina  in particolare, è possibile leggere la lunga e faticosa attività dell’uomo per adattare alle esigenze delle diverse colture le caratteristiche della terra. Si tratta di un lavoro che ancora oggi trova un puntuale riscontro nella scansione dei campi, nei filari alberati e nei poderosi interventi di sistemazione dei rilievi collinari e delle pianure vallive. L’abbandono delle terre marginali, accanto all’adozione di nuovi sistemi colturali, ha determinato in questi ultimi anni serie trasformazioni dei lineamenti più tipici del paesaggio, con risvolti spesso estremamente negativi sulla gestione del territorio. Anche i cambiamenti intervenuti, pur imprescindibilmente legati ad un auspicabile sviluppo economico del territorio, ne hanno in molti casi compromesso le peculiarità.  Studiare il paesaggio quindi, con particolare riferimento a quello rurale, non costituisce certamente un fatto ascrivibile alla sola estetica, ma rappresenta un problema complesso che investe la sfera dell’economia, della cultura, della tradizione e della scienza. Per giungere ad una approfondita conoscenza di tutte le diverse e complesse “problematiche” tra loro fortemente connessi ed interagenti, è necessario analizzare tutti gli “aspetti” dell’operare sul territorio, rendendo essenziale un approccio di tipo multidisciplinare . In quest’ottica si inserisce l’attività futura dell’Associazione “Gli amici del paesaggio”. Il paesaggio appartiene, infatti, a tutti gli individui che in esso vivono e si riconoscono e non può e non deve essere più considerato come bene illimitatamente disponibile e gratuito. l’Associazione si offre quale strumento operativo per la lettura, il confronto e l’interpretazione delle peculiarità del paesaggio, si rivolge a tutti gli attori  operanti sul territorio, al fine di poter individuare utili possibilità di collaborazione e di intervento nello “studio” degli aspetti inerente: “sviluppo locale, tempo libero, prodotti, animazione, conoscenza e  comunicazione” del paesaggio locale, accanto a strategie di azione rivolte ad una effettiva salvaguardia e valorizzazione dello straordinario patrimonio esistente.

 

 

     

Turismo, Enogastronomia, Arte, Spettacolo


Per intervenire: invia@vivitelese.it