20 agosto 2007
Provincia, Nardone si è dimesso
Antonio De Lucia

 

 

Provincia di Benevento

 

Comunicato Stampa n. 2380 del 20.08.2007

 

Il presidente della Provincia di Benevento on.le Carmine Nardone ha rassegnato per iscritto le dimissioni dalla carica. Nella lettera consegnata oggi pomeriggio l’on. Nardone motiva il gesto “in considerazione dell’evidente contrasto politico-programmatico registratosi nella seduta del Consiglio provinciale del 20 agosto 2007 e del conseguente venir meno delle condizioni per una qualunque maggioranza”.

 

Comunicato Stampa n. 2378 del 20.08.2007

Con 20 voti a favore, ed uno solo contrario, quello del presidente della Provincia Carmine Nardone, il Consiglio Provinciale ha chiesto di bloccare la realizzazione di centrali a biomasse nel Sannio. Questo il testo approvato: «Il Consiglio provinciale, ritenuta e rilevata la contrarietà alla realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica con termovalorizzazione di biomasse nei comuni di San Salvatore Telesino e Reino; ritenuta e rilevata la difformità rispetto al Piano Energetico Ambientale circa la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica con termovalorizzazione di biomasse nei comuni di San Salvatore Telesino e Reino; chiede di sospendere tutti gli atti e iter amministrativi in corso e da porre in essere per i progetti di San Salvatore Telesino e Reino; chiede alla Regione Campania di sospendere ad horas tutte le autorizzazioni poste in essere per tali progetti e tutti i procedimenti amministrativi in corso; impegna la Giunta provinciale a porre in essere tutti gli atti amministrativi necessari per l’esecuzione del presente deliberato».

Il Consiglio, chiamato a discutere sulla realizzazione di impianti di biomasse nel Sannio, si è svolto in un’Aula consiliare gremita di cittadini della Valle telesina e dell’Alto Sannio, di amministratori locali, nonché dei rappresentanti di numerosi Comitati civici sorti nella zona.

La riunione dell’Assemblea si era aperta con una precisazione del consigliere Lucio Rubano, capogruppo di Forza Italia, il quale ha affermato che l’ordine del giorno, così come formulato, non intendeva escludere la più ampia discussione di tutte le forze sociali e politiche su tutte le implicazioni dell’argomento. Il Consiglio è quindi proseguito con una relazione del consigliere provinciale Giuseppe Creta, che è anche sindaco di San Salvatore Telesino. A suo giudizio, la realizzazione delle due centrali, in realtà, maschera la costruzione di un impianto di trattamento  dei rifiuti mediante la termovalorizzazione. La ditta che intende realizzare gli impianti, a suo dire, non avrebbe prodotto la dovuta certificazione sui punti essenziali. “Sono convinto – ha chiosato Creta - dell’inopportunità e della pericolosità circa la costruzione di ogni tipo di termovalorizzatore o inceneritore nei siti previsti. Non li vogliono i comuni, non li vogliono i numerosi comitati civici locali ed intercomunali, non li vuole l’opinione pubblica, non li vogliono i cittadini che qui rappresentiamo. Noi qui dobbiamo rispettare la volontà del popolo. Il nostro voto, quindi, non può che essere contro le centrali a biomasse, contro i i termovalorizzatori e gli inceneritori di ogni tipo e forma sul nostro territorio”.

Su questo punto sono quindi intervenuti i consiglieri. Mario Borrelli, anche nella qualità di sindaco di Faicchio, che ha comunicato la contrarietà del proprio Consiglio comunale, nonché quella - politica - dell’UDEUR alle due centrali per le biomasse di San Salvatore Telesino e di Reino. Spartico Capocefalo che ha contestato la infelice localizzazione dell’impianto proposto per Reino accanto ad un corso d’acqua, diversamente da quanto previsto dal Piano Energetico Ambientale, approvato dalla stessa Provincia, che prevede sorgano in zona industriale, individuate in San Marco dei Cavoti o San Bartolomeo in Galdo. Capocefalo, affermata la presunta illegittimità di un provvedimento regionale di concessione di fondi ad una Ditta che non avrebbe capitale sociale adeguato, si è dichiarato favorevole invece alla costruzione del “Tempio del  Sole”, cioè la realizzazione di un impianto fotovoltaico tra i più grandi del Mezzogiorno – come proposto dal presidente Nardone. Il consigliere Giovanni Bozzi si è dichiarato favorevole alla relazione di Creta.

A questo punto è intervenuto il presidente della Provincia Carmine Nardone che ha contestato la confusione tra impianto di biomasse e impianto di trattamento dei rifiuti. Gli impianti di biomasse non posso bruciare le ecoballe, anche perché queste sono di proprietà FIBE per venticinque anni e quindi non possono essere trattate da altri; inoltre, le ecoballe non sono in alcun modo smaltibili nemmeno dal termovalorizzatore di Aversa, figurarsi se possono essere bruciate da un impianto di minore potenza quale l’impianto di biomasse. Nardone ha poi ricordato che il decreto del Governo Berlusconi ammette che sia uno solo il responsabile del procedimento, cioè la Regione, e comunque distingue tra impianto di biomasse e impianto di rifiuti. Anche il Governo in carica indica che la valorizzazione delle biomasse è un metodo importante per produrre energia. La questione a giudizio di Nardone non può essere definita in termini ideologici e per questo ha proposto di allargare il Comitato scientifico responsabile della redazione del Piano energetico della Provincia alla partecipazione dei Comitati civici.

Di diverso avviso, il consigliere Teodoro De Cianni, secondo il quale la centrale delle biomasse può essere utilizzata per bruciare i rifiuti solidi urbani con grave danno per l’ambiente. Egli ha contestato inoltre il fatto che il Documento strategico della Provincia preveda la realizzazione di una centrale fotovoltaica in Valle telesina: lo stesso presidente Nardone sarebbe dunque in contraddizione con se stesso.

Il consigliere Giuseppe Lamparelli ha raccomandato di non decidere sulla base delle emozioni, ma del ragionamento. “Dobbiamo capire che tipo di sviluppo socio-economico vogliamo e in base a quello sviluppare le nostre abitudini e stili di vita rispetto a quanta energia dobbiamo produrre”.

Il consigliere Lucio Rubano ha invitato ad assumere una pozione chiara da parte del Consiglio provinciale, anche e soprattutto in merito alle responsabilità decisionali che competono alla Regione.

A questo punto si è registrata una interruzione dei lavori per consentire la predisposizione di un documento unitario che è quello riportato all’inizio, approvato appunto a voti unanimi con il solo voto contrario del presidente della Provincia.

 

 

     

 Valle Telesina


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