31 ottobre 2007
S.Salvatore, Creta: sindaco inattivo
Sannio Quotidiano    31-10-2007

 

 

 

Bove: un referendum contro silenzi e omissioni

 

Si conclude la pubblicazione di un documento sottoscritto dal leader del gruppo di opposizione nel consiglio comunale di San Salvatore Telesino, Emilio Bove. Un passaggio che certamente alimenterà il dibattito sulla questione termovalorizzatore e fornirà elementi chiarificatori all’iter che ha condotto alla scelta del sito.

 

 

“Sulle responsabilità di Creta nell’affaire “termovalorizzatore” ormai sono tutti convinti.

 

Lo gridano i suoi silenzi, le omissioni e, soprattutto, quelle «inazioni» rinfacciategli da un suo stesso assessore.

 

Oggi, una possibile via d’uscita potrebbe essere anche quella della mobilitazione popolare; la proposta di promuovere un referendum popolare, avanzata da un dirigente nazionale del Movimento dei Consumatori, può essere un utile occasione per dare la parola ai cittadini ed esercitare, attraverso la principale forma di democrazia diretta, una pressione mediatica e di opinione per convincere i politici della sciagurata avventura dell’inceneritore. Il sindaco chiede di aspettare che alla vicenda si ponga la parola fine.

 

I cittadini invece non possono aspettare un sindaco inattivo, è necessario attivare tutti gli strumenti di sensibilizzazione e di informazione per scongiurare la realizzazione di un impianto potenzialmente dannoso e certamente non utile agli interessi della comunità sansalvatorese. Se il termovalorizzatore non si realizzerà non sarà certo per merito del primo cittadino di San Salvatore. Sarà scongiurato grazie al contributo di tanti cittadini, dei comitati civici e della pressione esercitata dai mass-media.

 

Se fosse dipeso dalla “malapolitica” le ruspe sarebbero già al lavoro!

 

Ma dall’articolo di Creta pubblicato domenica scorsa e dedicato prevalentemente al gossip, è possibile scorgere qualche timida argomentazione politica. Che appare meritevole di qualche ulteriore riflessione. A proposito del problema idrico, delle bollette che fioccano, della segnaletica impazzita e del conto consuntivo 2006 che si è chiuso in rosso egli, anziché fornire esaurienti spiegazioni, ribadisce: «… ci dica il dott. Bove come risolverebbe il problema dell’acqua, come risolverebbe il problema della Vocem e come manterrebbe i conti in ordine…». Ci risiamo!

 

Come per il termovalorizzatore, anche per questi problemi non ha soluzioni, ha bisogno di chiedere agli altri. Insomma, vuole che qualcuno faccia il sindaco al posto suo!

 

Non ha ancora capito che fare il sindaco non significa mettersi la fascia durante le processioni.

 

Significa risolvere i problemi, individuare le opportune strategie e rendere conto alla cittadinanza di ciò che si è fatto e di quello che non si è capaci di fare. Ancora una volta, come sull’affare “inceneritore”, egli ammette esplicitamente di non sapere che pesci pigliare. Che altro dire: l’unica strada nobile di Creta sono le sue dimissioni! Se è così sicuro che il popolo di San Salvatore lo riconfermerà, nonostante tutto, perché non si rimette al suo giudizio sovrano piuttosto che parlare per sentenze già fatte con la pretesa di interpretare i pensieri dei suoi elettori?

 

E soprattutto, intanto che ancora fa il sindaco, abbia almeno la consapevolezza dei ruoli: la maggioranza deve governare mentre alla minoranza è affidato il compito di concorrere alla formazione degli indirizzi e verificarne l’attuazione: Non viceversa! Nascondendo le carte il sindaco ha impedito, e continua ad impedire sistematicamente il confronto ed il dialogo.

 

Per il passato la minoranza è stata accusata di aver adito le vie legali ma il sindaco non dice che alla minoranza non stata mai offerta l’opportunità di discutere perché non ha mai comunicato al consiglio comunale (il luogo dove si comunicano le decisioni) cosa intendeva fare sul Termovalorizzatore. Lo stesso avviene oggi: il gruppo di lavoro consiliare per decidere la strategia amministrativa da adottare, benché deliberato il 6 luglio u.s. in sede consiliare, non si è mai riunito né ha mai adottato alcuna risoluzione.

 

Ciò attiene all’antica cultura di questa maggioranza che arriva in Consiglio comunale con un bilancio di previsione preconfezionato nelle segrete stanze senza mai consultarsi con le parti sociali e la collettività (imprenditori, commercianti, anziani, giovani, insegnanti ecc…) poi, quando le cose si mettono male, allora si dà la colpa all’opposizione che non e’ intervenuta!!

 

Un ultimo chiarimento al sindaco è dovuto perché attiene alle insinuazioni gratuite, quelle per cui si dimostra particolarmente incline: è doveroso comunicare al primo cittadino che nel gruppo consiliare di opposizione non ci sono «capi» né imminenti «ex-capi». Ci sono solo persone impegnate ad onorare e rappresentare degnamente il mandato elettorale e lo faranno fino in fondo. Probabilmente meriterebbero un po’ più di rispetto da parte di chi amministra la cosa pubblica.

 

In particolare, Emilio Bove sta facendo e continuerà a fare quello che il mandato elettorale gli ha assegnato, e cioè il rappresentante dell’opposizione. Pertanto la sua presenza sarà nei luoghi giusti al momento giusto (e non necessariamente in Consiglio provinciale o Regionale dove la sua presenza non è istituzionalmente richiesta!).

 

Il sindaco Creta invece sta mancando ad un appuntamento importante: quello con i suoi elettori che gli chiedono conto in merito al loro stesso futuro ed al futuro dei loro figli. Ma, fonti della stessa maggioranza consiliare ce lo rivelano, egli concede la sua presenza in posti ben più importanti: cioè alla sagra della castagna ed alle gite fuori porta! «Unicuique suum» avrebbero detto i latini: a ciascuno il suo”.

 

 

     

 Valle Telesina


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