Bove: un referendum contro silenzi e omissioni
Si
conclude la pubblicazione di un documento
sottoscritto dal leader del gruppo di
opposizione nel consiglio comunale di San
Salvatore Telesino, Emilio Bove. Un passaggio
che certamente alimenterà il dibattito sulla
questione termovalorizzatore e fornirà elementi
chiarificatori all’iter che ha condotto alla
scelta del sito.
“Sulle responsabilità di Creta nell’affaire
“termovalorizzatore” ormai sono tutti convinti.
Lo
gridano i suoi silenzi, le omissioni e,
soprattutto, quelle «inazioni» rinfacciategli da
un suo stesso assessore.
Oggi, una possibile via d’uscita potrebbe essere
anche quella della mobilitazione popolare; la
proposta di promuovere un referendum popolare,
avanzata da un dirigente nazionale del Movimento
dei Consumatori, può essere un utile occasione
per dare la parola ai cittadini ed esercitare,
attraverso la principale forma di democrazia
diretta, una pressione mediatica e di opinione
per convincere i politici della sciagurata
avventura dell’inceneritore. Il sindaco chiede
di aspettare che alla vicenda si ponga la parola
fine.
I
cittadini invece non possono aspettare un
sindaco inattivo, è necessario attivare tutti
gli strumenti di sensibilizzazione e di
informazione per scongiurare la realizzazione di
un impianto potenzialmente dannoso e certamente
non utile agli interessi della comunità
sansalvatorese. Se il termovalorizzatore non si
realizzerà non sarà certo per merito del primo
cittadino di San Salvatore. Sarà scongiurato
grazie al contributo di tanti cittadini, dei
comitati civici e della pressione esercitata dai
mass-media.
Se
fosse dipeso dalla “malapolitica” le ruspe
sarebbero già al lavoro!
Ma
dall’articolo di Creta pubblicato domenica
scorsa e dedicato prevalentemente al gossip, è
possibile scorgere qualche timida argomentazione
politica. Che appare meritevole di qualche
ulteriore riflessione. A proposito del problema
idrico, delle bollette che fioccano, della
segnaletica impazzita e del conto consuntivo
2006 che si è chiuso in rosso egli, anziché
fornire esaurienti spiegazioni, ribadisce: «… ci
dica il dott. Bove come risolverebbe il problema
dell’acqua, come risolverebbe il problema della
Vocem e come manterrebbe i conti in ordine…». Ci
risiamo!
Come per il termovalorizzatore, anche per questi
problemi non ha soluzioni, ha bisogno di
chiedere agli altri. Insomma, vuole che qualcuno
faccia il sindaco al posto suo!
Non ha ancora capito che fare il sindaco non
significa mettersi la fascia durante le
processioni.
Significa risolvere i problemi, individuare le
opportune strategie e rendere conto alla
cittadinanza di ciò che si è fatto e di quello
che non si è capaci di fare. Ancora una volta,
come sull’affare “inceneritore”, egli ammette
esplicitamente di non sapere che pesci pigliare.
Che altro dire: l’unica strada nobile di Creta
sono le sue dimissioni! Se è così sicuro che il
popolo di San Salvatore lo riconfermerà,
nonostante tutto, perché non si rimette al suo
giudizio sovrano piuttosto che parlare per
sentenze già fatte con la pretesa di
interpretare i pensieri dei suoi elettori?
E
soprattutto, intanto che ancora fa il sindaco,
abbia almeno la consapevolezza dei ruoli: la
maggioranza deve governare mentre alla minoranza
è affidato il compito di concorrere alla
formazione degli indirizzi e verificarne
l’attuazione: Non viceversa! Nascondendo le
carte il sindaco ha impedito, e continua ad
impedire sistematicamente il confronto ed il
dialogo.
Per il passato la minoranza è stata accusata di
aver adito le vie legali ma il sindaco non dice
che alla minoranza non stata mai offerta
l’opportunità di discutere perché non ha mai
comunicato al consiglio comunale (il luogo dove
si comunicano le decisioni) cosa intendeva fare
sul Termovalorizzatore. Lo stesso avviene oggi:
il gruppo di lavoro consiliare per decidere la
strategia amministrativa da adottare, benché
deliberato il 6 luglio u.s. in sede consiliare,
non si è mai riunito né ha mai adottato alcuna
risoluzione.
Ciò attiene all’antica cultura di questa
maggioranza che arriva in Consiglio comunale con
un bilancio di previsione preconfezionato nelle
segrete stanze senza mai consultarsi con le
parti sociali e la collettività (imprenditori,
commercianti, anziani, giovani, insegnanti ecc…)
poi, quando le cose si mettono male, allora si
dà la colpa all’opposizione che non e’
intervenuta!!
Un
ultimo chiarimento al sindaco è dovuto perché
attiene alle insinuazioni gratuite, quelle per
cui si dimostra particolarmente incline: è
doveroso comunicare al primo cittadino che nel
gruppo consiliare di opposizione non ci sono
«capi» né imminenti «ex-capi». Ci sono solo
persone impegnate ad onorare e rappresentare
degnamente il mandato elettorale e lo faranno
fino in fondo. Probabilmente meriterebbero un
po’ più di rispetto da parte di chi amministra
la cosa pubblica.
In
particolare, Emilio Bove sta facendo e
continuerà a fare quello che il mandato
elettorale gli ha assegnato, e cioè il
rappresentante dell’opposizione. Pertanto la sua
presenza sarà nei luoghi giusti al momento
giusto (e non necessariamente in Consiglio
provinciale o Regionale dove la sua presenza non
è istituzionalmente richiesta!).
Il
sindaco Creta invece sta mancando ad un
appuntamento importante: quello con i suoi
elettori che gli chiedono conto in merito al
loro stesso futuro ed al futuro dei loro figli.
Ma, fonti della stessa maggioranza consiliare ce
lo rivelano, egli concede la sua presenza in
posti ben più importanti: cioè alla sagra della
castagna ed alle gite fuori porta! «Unicuique
suum» avrebbero detto i latini: a ciascuno il
suo”.
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