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Ufficio Stampa
comunicato stampa
del 03.08.2007
“Un ambiente sano e pulito per una
migliore qualità della vita, la tutela e la
salvaguardia dei nostri territori sono alcune
delle priorità che Coldiretti Benevento persegue
da tempo. A tal fine è stata promossa anche una
petizione popolare con la richiesta alle
istituzioni di bonificare, monitorare e mettere
in sicurezza i propri territori. Per tali motivi
esprimiamo la nostra convinta contrarietà alla
installazione di una centrale a biomasse”. E’
quanto afferma Lorenzo Urbano, dirigente della
Coldiretti Benevento, circa la eventuale
costruzione di una centrale nel Comune di San
Salvatore Telesino.
“Siamo seriamente preoccupati - aggiunge Lorenzo
Urbano - delle conseguenze negative che potranno
derivare dalla realizzazione di un mega impianto
come quello di San Salvatore Telesino con il
pericolo di deturpare il nostro territorio,
quello stesso territorio che produce le
eccellenze agroalimentari della nostra provincia
che rappresentano il fiore all’occhiello
dell’intero Sannio. Un territorio sano -
prosegue Urbano - significa anche prodotti
agricoli di più alta qualità”.
“Siamo propensi invece - prosegue il dirigente
della Coldiretti - a che si realizzi un impianto
di dimensioni ridotte alimentato esclusivamente
con produzioni agricole specifiche e/o
sottoprodotti delle coltivazioni e reflui
zootecnici. Va detto che il nostro obiettivo è
sensibilizzare l’opinione pubblica e le
istituzioni sulla necessità di migliorare la
qualità della vita e, quindi, effettuare un
monitoraggio totale per la salvaguardia del
territorio. Esso rappresenta per le imprese
agricole uno “strumento di lavoro” per le
eccellenze agroalimentari che produce. E’ chiaro
quindi la nostra volontà: salvaguardare il
territorio e mettere in sicurezza quelli
degradati”.
“Dal nostro canto - spiega Lorenzo Urbano -
siamo interessati ad intraprendere un processo
di sensibilizzazione dell’intera popolazione con
la fattiva collaborazione delle istituzioni che
devono attivarsi per ripristinare il giusto
livello di “qualità della vita” ed un razionale
governo del territorio”.
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