Intervento riferito a: Inceneritore, che informazione giusta sia!

 

 

21 ottobre 2007
S.Salvatore, Creta parla di giusta informazione
Giuseppe Creta

 

 

Perchè nelle azioni ci deve essere coerenza e giusta informazione!

di Giuseppe Creta

E’ l’ultima volta che rispondo a Stefano Avitabile. Lo faccio solo per ricordargli che quello da lui riportato il 20 ottobre 2007, su questa piazza virtuale, nella sua sconclusionata versione dei fatti, riguarda quasi tutto un periodo molto antecedente al suo articolo dell’8 gennaio 2007. Non può, quindi, girare la minestra a suo piacimento, come e quando vuole e continuare a fingere che l’articolo a favore della centrale non l’avesse mai scritto o riguardasse altra cosa!

La presentazione del progetto alla Regione Campania, ai sensi dell’ex art. 27 e 28 del decreto Ronchi, da parte della Vocem per la richiesta della Valutazione di Impatto Ambientale risale a un anno e più prima cioè al 2 dicembre 2005.

Nel suo articolo dell’8 gennaio 2007 ha parlato di quel progetto, mica di noccioline o di un progetto Avitabile. Il progetto è sempre lo stesso prima e dopo l’8 gennaio 2007 e riguarda la realizzazione di una centrale con termovalorizzatore a biomasse vegetali e rifiuti assimilabili certificati, come conferma nel suo articolo Stefano Avitabile.

Mi limito a ribadire, come sto facendo da sempre nei luoghi istituzionali e non, che questa Amministrazione è contro l’impianto, perché sarebbe di fatto un inceneritore di rifiuti. Questa tesi è stata ribadita all’unanimità dal Consiglio Comunale.

Mi limito infine a riportare integralmente l’articolo di Stefano Avitabile dell’8/1/2007, senza nessun commento, lasciandolo all’intelligenza del lettore.

I documenti da lui richiamati sono tutti antecedenti alle dimissioni di cui egli parla, e sulla copia dei documenti menzionati, conservati agli atti del comune, sono apposte anche altre firme. Avrebbe dovuto avere poi la compiacenza di riportare tutto della nota 10999/2004 citata, infatti tra l’altro essa recita

“…che in tale zona è possibile la realizzazione di un impianto a biomassa sempre nel rispetto degli indici urbanistici previsti dalle norme di attuazione e di altri pareri eventualmente necessari per il tipo di attività….-

La nota indica dunque prescrizioni precise: Rispetto del PRG e che l’impianto ricevesse solo biomassa. Perché Avitabile ha omesso di riportare queste prescrizioni? Per sua ulteriore conoscenza gli faccio presente anche che la lettera di dimissioni, da lui citata, è agli atti comunali e non porta alcuna motivazione, per cui tutto quello che lui afferma è solo frutto della sua fantasia!

Per quanto riguarda le tessere di partito, faccia uno sforzo può darsi si ricordi qualcos’altro.

A quale autorizzazione regionale si riferisce? L’Assessore all’ambiente della Regione Campania ha decretato solo il parere VIA espresso dall’apposita Commissione, non ha rilasciato alcuna autorizzazione. L’autorizzazione all’attività è l’atto finale che, per norma, va rilasciata a conclusione della Conferenza di servizi in corso, che però è stata sospesa il 7 settembre 2007  dal Dirigente per la Commissione VIA presso l’Assessorato all’Ambiente regionale per il riesame, dopo le integrazioni sulla qualità dell’aria, del progetto, che terrà conto del parere espresso dal Comune di San Salvatore Telesino e dai Comuni della Valle Telesina, dai comitati civici, di quanto riportato nelle interrogazioni dei Consiglieri Mario Ascierto Della Ratta e Vito Nocera e di quanto emerso dall’audizione alla III-IV e VII commissione consiliare regionale. (Vedi Risposta letta in aula del Consiglio Regionale durante la “Question time” di qualche giorno fa per conto dell’Assessore Nocera alle interrogazioni ricevute).  

In tutto il chiosare di Avitabile, di fatto viene fuori solo il livore che ha verso la persona, le altre cose sono quelle di sempre che continua a ripetere.

Ah, dimenticavo! Non si illuda, avendo la coscienza a posto per il mio operato, senza contraddizione alcuna, con una maggioranza coesa e compatta alle spalle e avendo dignità ed onestà da vendere, dovrà avere la pazienza di attendere il maggio del 2012 per conoscere il nuovo Sindaco! Le sue insinuazioni, ipotesi e speranze sono pertanto vane.

                                                                                                               

 

Articolo pubblicato su “VIVITELESE” da Stefano Avitabile:

 

S.Salvatore, 8 gennaio 2007

UNA CENTRALE DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA VERDE CON UTILIZZO DI BIOMASSE A SAN SALVATORE TELESINO ???

 

Negli ultimi anni le comunità internazionali hanno accelerato, grazie ad una riscoperta sensibilità socio-ambientale, tutti gli interventi volti a coniugare lo sviluppo tecnologico ed industriale con la massima salvaguardia del “pianeta Terra”.

 

L’effetto serra, il buco dell’ozono, i cambiamenti climatici, i problemi su larga e piccola scala legati all’inquinamento delle acque, del suolo e dell’aria, hanno convinto anche i maggiori scettici della necessità di intraprendere azioni correttive a breve, medio e lungo termine.

 

Le scienze ingegneristiche hanno oramai tracciato un approccio operativo, in grado di garantire per tutte le realtà produttive il raggiungimento degli obiettivi di risparmio e razionalizzazione energetica e di minimizzazione degli impatti ambientali.

 

Nell’ambito delle fonti energetiche rinnovabili, le BIOMASSE rappresentano oggi una di quelle più consistenti.

 

Dopo il parere positivo dell’ ARPAC sulla realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica verde da biomasse, su terreni inclusi nel territorio comunale di San Salvatore Telesino (Bn), alcune componenti politiche  sansalvatoresi hanno proposto degli interrogativi sulla questione.

Riteniamo quindi utile fornire qualche notizia in più su questo tipo di struttura.

 

Per biomassa si intende ogni sostanza organica derivante, direttamente o indirettamente, dalla fotosintesi clorofilliana.

 

Mediante questo processo le piante assorbono dall’ambiente circostante anidride carbonica  (CO2) e acqua, che vengono trasformate, con l’apporto dell’energia solare e di sostanze nutrienti presenti nel terreno, in materiale organico utile alla crescita delle pianta.

 

Biomassa è un termine che riunisce una gran quantità di materiali, di natura estremamente eterogenea. In forma generale, si può dire che è biomassa tutto ciò che ha matrice organica, con esclusione delle plastiche di origine petrolchimica e dei materiali ferrosi.

 

Il settore delle biomasse per usi energetici è probabilmente la più concreta ed immediata FONTE ENERGETICA RINNOVABILE disponibile. Le principali applicazioni sono: produzione di energia, sintesi di carburanti e sintesi di prodotti.

Il biossido di carbonio emesso dagli impianti termici alimentati a biomasse è lo stesso che viene assorbito dai vegetali per produrre una quantità uguale di biomassa. Nel ciclo energetico della biomassa il bilancio del biossido di carbonio è in pareggio-equilibrio.

 

La Legislazione Nazionale, ed in particolar modo la Legge del 09/01/1991 nr° 10, contenente le norme per l’attuazione del Piano Energetico Nazionale, incentiva lo sviluppo e l’utilizzazione delle fonti di energia rinnovabili, considerando come tali anche le biomasse.

 

L’utilizzazione delle fonti rinnovabili di energia è considerata in particolare “di pubblico interesse e di pubblica utilità” dall’art.1, comma4 della legge 10/91, il quale dispone inoltre che “…le opere relative sono equiparate alle opere indifferibili ed urgenti ai fini dell’applicazione delle leggi sulle opere pubbliche…”

Il comune di San Salvatore Telesino non sarà gravato di alcun onere, in quanto la spesa occorrente per la progettazione, costruzione, funzionamento, gestione e manutenzione della centrale sarà a totale carico della società che deve produrre l’energia elettrica verde.

 

La centrale è autorizzata per essere alimentata esclusivamente con biomasse o combustibili solidi assimilabili alle biomasse, ovvero tutte e sole le sostanze che consentano il riconoscimento dei certificati verdi :

-          biomassa legnosa

-          biomassa erbacea

-          frutti e semi

i materiali combustibili definiti come biomassa, e quindi beneficiari dei certificati verdi in caso di combustione a fini energetici, sono :

-          scarti e residui della silvicoltura;

-          scarti dell’industria dolciaria e della panificazione inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;

-          segature, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare o piallacci;

-          legno proveniente dalle operazioni di costruzione e demolizione;

-          fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue;

-          carta e cartone prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti;

-          legno proveniente da raccolta differenziata;

-          scarti di tessuti vegetali;

-          scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione di residui della preparazione e del trattamento di frutta, verdura, cereali, conserve alimentari;

-          scarti di corteccia e sughero;

-          imballaggi in carta e cartone;

-          imballaggi in legno;

-          carte e cartoni da raccolta differenziata;

-          sfalci e residui biodegradabili prodotti da giardini e parchi.

 

Da un punto di vista etico e sociale, la centrale BIOMASSE di San Salvatore Telesino consentirebbe la chiusura ideale del ciclo di tutela e valorizzazione ambientale, andando a contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra ed al sostegno dello sviluppo della filiera del legno e del comparto agricolo locale.

Di particolare rilevanza sarà il riverso economico sul territorio :

 

1)      a favore del Comune di San Salvatore Telesino: percentuale sui ricavi annui derivanti dalla vendita dell’energia elettrica prodotta e/o utilizzazione della stessa energia verde per pubblica utilità; da non sottovalutare anche il possibile utilizzo di ditte e manodopera locale nelle fasi di realizzazione dell’impianto.

 

2)      A favore delle Comunità Montana e operatori del territorio,  a fronte del conferimento all’impianto da parte di questi, della biomassa agroforestale e diversa derivante dalla manutenzione delle superfici boschive e da attività diverse.

 

3)      Sono circa 30-35 le unità che saranno impegnate a tempo pieno nell’impianto, escluso il non trascurabile indotto operante nell’ambito della raccolta e del conferimento delle biomasse.

 

Per quanto concerne la produzione vera e propria dell’energia elettrica verde, i materiali in arrivo all’impianto, sotto il controllo di personale addetto, vengono controllati e pesati, e ne viene definita l’accettabilità.

 

In effetti il materiale combustibile che arriva all’impianto è eterogeneo per tipologia, forma e dimensione, e può risultare inquinato da materiale inerte (sassi, vetro, terra), che può causare problemi durante la fase di combustione portando a fusione delle ceneri.

 

Risulta necessaria un’omogeneizzazione dimensionale per garantire una corretta penetrazione dell’aria comburente e quindi migliorare la combustione, e una deferrizzazione a nastro per la rimozione degli eventuali metalli; infine è prevista l’eliminazione dei materiali inerti e amagnetici.

 

Le centrali a biomasse sono dotate di un sistema di caricamento automatico con vasche a pavimento mobile e un sistema di nastri elevatori che preleva automaticamente il combustibile dal pavimento mobile e lo scarica all’interno di una tramoggia di alimentazione, posizionata direttamente sopra la griglia di combustione; è previsto l’impiego di un forno a griglie mobili raffreddate ad acqua.

 

Questa soluzione, oltre a garantire la riduzione massima delle scorie di materiale non inerte e la minimizzazione degli inquinanti gassosi impedendo la formazione di diossina e furani, non richiede particolare tecnologia per la gestione o per la conduzione.

 

Le scorie e le ceneri vengono portate al fondo della griglia e trasportate nella zona di stoccaggio tramite un trasporto a catena a bagno d’acqua, che ha sia lo scopo di spegnere le parti ancora incendiate o incandescenti che cadono dalla griglia, sia quello di realizzare la tenuta idraulica alla camera di combustione che è in depressione.

 

Le ceneri di combustione, completamente inerti, vengono stoccate temporaneamente in silos chiusi e quindi avviate in discarica o, nelle migliori situazioni, riutilizzate (cementifici, industrie di laterizi, ect.)

Il controllo della combustione viene generalmente effettuato tramite l’analisi di temperatura, ossigeno e monossido di carbonio all’uscita dalla camera di combustione e post-combustione.

 

Valori di temperatura di 850-900 °C mantenuti nella zona di post-combustione sono ritenuti sufficienti a garantire il completamento del processo, minimizzando l’emissione di microinquinanti.

 

L’energia termica prodotta è soprattutto impiegata per la produzione di vapore surriscaldato che a sua volta viene inviato alla turbina per l’azionamento di un alternatore, e secondariamente recuperata dell’aria comburente e per gli altri servizi di centrale.

 

Il progetto prevede la produzione / utilizzo di vapore surriscaldato a 55 bar e 450 °C (max)

 

Il vapore prodotto viene inviato ad una turbina a condensazione a cui è accoppiato un generatore sincrono per la generazione di energia elettrica in media tensione.

 

I gas in uscita dalla sezione di raffreddamento vengono convogliati al sistema di trattamento fumi, basato su tecnologie severe e ampiamente collaudate, e che consentono di rispettare con ampi margini i limiti alle emissioni previsti dalle normative vigenti nazionali e locali.

 

Il controllo delle emissioni è effettuato nel seguente modo :

·         per gli ossidi di azoto (Nox) è garantito dal sistema di iniezione diretta di ammoniaca in soluzione acquosa  in camera di combustione;

·         per il monossido di carbonio (CO) e il carbonio totale (COT) sono presi provvedimenti direttamente sul sistema di combustione;

·         per l’anidride solforosa (So2) e l’acido cloridrico (HCl) è previsto l’impiego di un sistema di assorbimento a secco con iniezione di calce:

·         per il rispetto e contenimento dei limiti di emissioni sulle polveri è prevista una batteria di 4 cicloni depolveratori ad alta efficienza operanti in parallelo con rivestimento interno anti abrasione, seguita da un sistema di filtri a maniche.

 

La permanenza dei gas di combustione in camera di combustione alla temperatura di 850 °C per un tempo di almeno 2 secondi, impedisce il formarsi di qualunque tipo di diossina e furano.

 

Le acque meteoriche delle coperture dei fabbricati saranno raccolte da apposita rete in tubazioni in PVC e convogliate allo scarico e le acque reflue di processo e le acque di lavaggio saranno raccolte da apposita rete e convogliate all’impianto chimico fisico.

L’impianto chimico fisico consentirà i seguenti trattamenti :

·         rimozione delle sabbie;

·         disoleazione;

·         neutralizzazione;

·         chiariflocculazione;

·         trattamento finale mediante assorbimento su carboni attivi.

 

Particolare attenzione è prevista nella realizzazione di un adeguato sistema antincendio secondo quanto prescritto dai decreti ministeriali inerenti agli stabilimenti industriali e centrali termoelettriche .

 

E’ prevista la realizzazione di una derivazione dell’esistente metanodotto, nel tratto più prossimo all’area di realizzazione della centrale e sarà effettuato, mediante idoneo allaccio all’acquedotto comunale l’approvvigionamento di acqua industriale / potabile per usi antincendio, sanitario e altri usi industriali.

 

VALORE AMBIENTALE DELL’OPERA

 

Gli impatti positivi della realizzazione di impianti alimentati a biomasse riguardano il mancato inquinamento per produrre energia elettrica, che altrimenti sarebbe prodotta in centrali termoelettriche alimentata a combustibili fossili tradizionali.

 

La produzione di energia elettrica mediante combustibili fossili tradizionali comporta l’emissione di sostanze inquinanti e di gas serra. Tra questi ultimi, il più rilevante è la CO(biossido di carbonio o anidride carbonica), il cui progressivo incremento nell’atmosfera è la causa principale dell’effetto serra.

 

Preme sottolineare come nella combustione della biomassa si può non conteggiare la CO2 emessa, in quanto questa è praticamente pari a quella che è stata sottratta all’atmosfera durante la fase della crescita della pianta.

 

La centrale di San Salvatore Telesino sarà alimentata esclusivamente con biomasse o con combustibili solidi assimilabili alle biomasse, ovvero che consentono il riconoscimento dei certificati verdi.

 

Si evidenzia anche, che la centrale in oggetto non vedrà mai l’utilizzo, neppure in quantità minimali o per brevi periodi temporali, di rifiuti solidi urbani tal quali (RSU).

 

La centrale di San Salvatore Telesino darà luogo alla mancata combustione annua di circa 35.000 tonnellate di petrolio / derivati combustibili primari.

 

La realizzazione e  l’esercizio dell’impianto, dal punto di vista occupazionale, determineranno:  

     ·         l’impiego di manodopera e/o ditte locali nelle attività di sistemazione dell’area e di realizzazione delle strutture / impianto;

      ·         l’impiego di circa 30 addetti per il normale esercizio dell’impianto;

      · occupazione indotta (raccolta e trasporto delle biomasse; manutenzione all’impianto; etc.).

           

Si sottolinea come il reperimento della biomassa (prevalentemente quella agro-forestale), di concerto con le Comunità Montane, determinerà miglioramenti nelle attività di gestione e cura delle superfici boschive, garantendo altresì un significativo riverso economico a favore degli operatori del territorio / Comunità Montane per il conferimento delle biomasse stesse.

Come detto anche l’amministrazione comunale di San Salvatore Telesino beneficerà di un ritorno economico annuo.

 

San Salvatore Telesino (Bn) gennaio 2007

 

- Pierluigi Santillo - Dirigente Ente Pubblico - Ingegnere Edile

 

- Stefano Avitabile - Dirigente Azienda Privata - Perito Esperto Legno C.C.I.I.A. BN

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Visto come sono preparati sul progetto? Di quale centrale a biomasse e rifiuti assimilabili secondo Voi hanno parlato? A Voi le considerazioni del caso.

 L’articolo originale, per conferma di quanto su riportato, è su Vivitelese!

                                                                      

                                                                                              Giuseppe Creta


 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it