Comune di San Salvatore Telesino
(Provincia di Benevento)
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Centrale elettrica a Biomasse
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COMUNICAZIONE ALLA CITTADINANZA
Si porta a
conoscenza della cittadinanza tutta che il 14
luglio 2007 si sono riuniti i Sindaci di San
Salvatore Telesino, Amorosi, Castelvenere,
Faicchio, Guardia Sanframondi, Solopaca, Telese
Terme, il Presidente della Comunità Montana del
Titerno, unitamente ad amministratori dei Comuni
partecipanti ed all’assessore all’ambiente di
San Salvatore Telesino, per discutere della
realizzazione di una centrale elettrica a
Biomasse nel Comune di San Salvatore Telesino a
confine con i Comuni di Amorosi e Puglianello ed
approntare una azione comune al fine di
salvaguardare e tutelare il territorio
dell’intera Valle Telesina.
Dall’incontro è
emerso un netto
NO alla Centrale a Biomasse
ed in modo unanime hanno convenuto:
●
la Centrale che si
vuole realizzare ha un impatto ambientale
devastante, considerata la vocazione agricola
dell’intero territorio (estese colture di
vigneti pregiati e numerose aziende zootecniche
e di trasformazione), commerciale, artigianale e
turistica;
●
la Valle Telesina
ha l’ormai raro privilegio di avere un
bassissimo tasso di inquinamento per cui una
installazione del genere arrecherebbe un
pregiudizio irrimediabile all’ecosistema, con
“ricadute”gravi (in termini di salute,
vivibilità, sviluppo) per le generazioni future;
●
l’approvvigionamento delle materie prime
nell’ambito provinciale non potrebbe mai
garantire la messa a regime dell’impianto
perché gli “scarti vegetali”, i resti di
colture agricole prodotti nella nostra Provincia
non sarebbero sufficienti a garantirne il
funzionamento. Il Piano Energetico Ambientale,
votato dai Consiglieri Provinciali, a cui il
Presidente Nardone si richiama nelle sue
dichiarazioni, nell’affrontare la possibilità di
un impianto a biomasse in Provincia di
Benevento, conclude, dopo l’esposizione di una
analisi ed uno studio approfondito del
territorio, che si potrebbe realizzare un solo
impianto, nella zona del Fortore tra S.
Bartolomeo e S. Marco dei Cavoti, con una
potenza netta: 8.5 MW alimentata principalmente
a paglia di frumento con consumo di biomasse di
60.000 tss/anno, con 8.000 h/anno di
funzionamento producendo una energia di 68 GWh/anno
e per un periodo di 15 anni.
Su richiesta delle
Società interessate, sono in corso due separate
Conferenze di servizi per ottenere
l’autorizzazione ad installare due centrali, una
di 10 MW nel Comune di S. Salvatore Telesino e
l’altra di 11,30 MW nel Comune di Reino.
Dove sarà
prelevata la biomassa necessaria per la loro
alimentazione, se quella stimata in Provincia di
Benevento non è sufficiente nemmeno per una sola
centrale?!?
L’unica fonte di
approvvigionamento sfruttabile in Provincia di
Benevento ed in Campania è quella dei rifiuti
(sporchi) prodotti dai CDR: le ecoballe!!!
Gli amministratori
delegati ed i Sindaci convenuti, rappresentata
al tavolo la loro contrarietà all’installazione
della Centrale a Biomasse in San Salvatore
Telesino, quella dei Consiglieri comunali, di
maggioranza e di minoranza, e quella popolare
dei Comuni rappresentati, unitamente ai motivi
(solo alcuni dei tanti) più avanti esposti,
hanno concluso l’incontro impegnandosi ad
adoperarsi in modo univoco e sinergico per
adottare tutte le misure necessarie a
scongiurare l’installazione di detto impianto e
per garantire la tutela del proprio territorio e
la salute dei propri cittadini.
Decidono, infine,
di inviare il documento, sottofirmato dai
Sindaci, dai rappresentanti delegati e dal
Presidente della Comunità Montana del Titerno,
alla Regione Campania sede provinciale, al
Presidente ed all’Assessore all’Ambiente della
Regione Campania, al Presidente ed all’Assessore
all’Ambiente della Provincia di Benevento, alla
Società che ha richiesto la Conferenza di
Servizio, a tutti i partecipanti alla Conferenza
stessa, ai Consiglieri Regionali del Sannio, e a
tutti gli organi di informazione.
San Salvatore
Telesino, 16 luglio 2007
Il
Sindaco
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