Comitato Civico
contro la costruzione
dell'INCENERITORE
a San Salvatore Telesino e a Reino
Delibera Assemblea 12 ottobre 2007
San Salvatore Telesino 16 ottobre 2007
Venerdì 12 ottobre si è tenuta l’assemblea
pubblica organizzata da tempo a San Salvatore
Telesino che avrebbe dovuto verificare lo stato
autorizzativo della Centrale prevista in questo
paese e rendere pubblici gli interventi che
l’Amministrazione comunale sta attuando per
contrastare quella che, ormai, è un’emergenza
pubblica.
Doveva essere l’occasione di un confronto
chiaro, democratico e costruttivo (richiesto e
concordato da più di un mese) tra la
popolazione, che è intervenuta numerosa e
partecipato attivamente, come mai prima, e tutta
l’Amministrazione comunale nella persona del
Sindaco e dei rappresentanti di maggioranza e
minoranza.
Il
Comitato Civico aveva precedentemente
distribuito, praticamente porta a porta,
materiale informativo contenente gli ultimi
aggiornamenti e informando cosi il maggior
numero dei cittadini.
Il
confronto c’è stato, ma purtroppo in maniera
incompleta e poco esaustiva a causa dell’assenza
del Sindaco e di tutti i Consiglieri di
maggioranza ad eccezione dei Consiglieri La
Fazia e Mazzarelli. Erano inoltre presenti il
Capogruppo di minoranza Bove e i consiglieri
Foschini, Vaccarella e Pucino.
Con una lettera, il nostro Sindaco si è scusato
per la sua assenza, nonché per quella di diversi
altri assessori e consiglieri di maggioranza,
causata da «sopravvenuti impegni di carattere
politico ed istituzionale fissati per il tardo
pomeriggio e per la serata» in cui si è svolta
l’assemblea.
Crediamo sia nostro diritto sapere cosa poteva
essere più importante di un confronto con la sua
comunità su un problema che sta opprimendo da
mesi tutta la Valle Telesina.
Ci
teniamo a precisare che dopo il Consiglio
comunale aperto del 6 luglio, egli si è
sottratto a qualunque confronto pubblico a
livello comunale e non ha più informato
ufficialmente i cittadini sul suo operato.
L’assenza del Sindaco è stata rilevante nel
momento in cui come Comitato abbiamo letto le
domande appositamente redatte per l’incontro,
domande alle quali solo il Sindaco poteva dare
risposte completamente esaurienti, dissipando
dubbi e chiarendo la posizione di tutta
l’Amministrazione.
Ha
comunque provato a rispondere alle nostre
domande l’Assessore La Fazia comunicando, fra
l’altro, che è stato conferito un incarico (
riguardante il progetto della Vo.Cem)
,all’Avvocato Abbamonte (dell’UDEUR). Come un
coniglio dal cilindro, è stato tirato fuori
l'incarico dato a questo legale. Quando gli è
stato conferito il mandato ? Cosa gli è stato
chiesto? Che referenze ha questo avvocato nello
specifico ? Quelle politiche e basta ? Qual è il
suo curriculum ? Quanto costa alla cittadinanza
? Perché non siamo stati consultati ed avvisati
tempestivamente dal
momento che abbiamo avanzato la necessità di un
legale già 2 mesi fa ?
Se
le cose stanno effettivamente così, chiediamo
che venga resa di pubblico dominio la relativa
delibera e di conoscere i termini del mandato, i
suoi oneri e la fase a cui è giunta la pratica.
L’Assessore La Fazia ha inoltre confermato di
aver rimesso al Sindaco la delega per l’Ambiente
e, non si possono non (ri)fare delle domande di
"chiarimento" su quanto da lui affermato
all'assemblea del 12/10:
a) Non è stato ancora chiarito perché ha
rassegnato le dimissioni
senza motivare a noi cittadini la sua scelta:
non viene messo in
condizioni di poter contrastare seriamente la
minaccia della centrale (?).
Chi glielo impedisce ? Rassegnando le
dimissioni, su che basi verrà
identificato il sostituto ? Come gioverà alla
cittadinanza questa
scelta ? Se ne è voluto lavare le mani perchè
gli è capitato una patata bollente
inaspettata ? Troppe incongruenze che se non
verranno sgombrate da ogni dubbio
faranno pensare sempre alla peggiore delle
risposte...
b)
Nonostante le nostre domande a riguardo e per
quanto lui potesse
essere rappresentativo da solo della maggioranza
consiliare, non sono
ancora chiare quali correzioni si intendono
portare all'attuale
meccanismo di comunicazione (?) alla
cittadinanza relative alle
attività di contrasto alle autorizzazioni ed
alla realizzazione della
centrale, visto che cosi' tanto si è fatto (?)
negli ultimi 3 mesi e
che non ne siamo ancora informati.
Due risposte ci sono state date:
1)Bisogna aver fede nell'operato del Consiglio
Comunale.
AVERE FEDE ???? Ma in chi ???? Non vi possiamo
lasciare più soli !!!!
Non era chiaro il messaggio da parte dell'
assemblea dell'altra sera ?
ad una nostra richiesta di chiarimento sull’ATO
Rifiuti, l’Assessore La Fazia ha espresso il suo
convinto parere favorevole alla adesione del
Comune di San Salvatore Telesino all’Ambito
Territoriale Ottimale (ATO) della Provincia di
Benevento per la gestione dei rifiuti,
sostenendo che non c’è e non ci sarà ( ? )
alcuna relazione con l’Inceneritore.
Alla richiesta di chiarimenti sui motivi delle
dimissioni dell’ex assessore Cicchiello, da
sempre definito l’uomo che era stato incaricato
da Nardone a gestire l’affare tra il Comune e l’ABM-Vocem,
ha invece tentato di rispondere il Consigliere
Emilio Bove che ha paragonato questo “mistero” a
quelli relativi alle stragi di Piazza Fontana e
di Bologna, asserendo che nessuno di questi
misteri insieme a quello di Cicchiello sarà
forse mai svelato. Ammenocché non lo faccia lo
stesso Cicchiello…per chiarezza, se non per
dovere verso i suoi concittadini.
Nessuno degli Assessori e Consiglieri presenti
ha saputo, comunque, riferire all’assemblea
quale sia lo stato della procedura autorizzativa
dell’Inceneritore. Cosa è nel potere della
minoranza ?
-Far convocare un consiglio comunale con il
consenso di 5 di loro? Lo
chiedessero e si (ci) facessero informare dalla
maggioranza su quale
strategia si vuole procedere per contrastare la
centrale e portare
nuove proposte. Sono passati 3 mesi invano: la
maggioranza va
incalzata per farle gestire questo problema con
la massima
trasparenza e non con l'unico obiettivo
(peraltro istituzionalmente
legittimo) di darle una spallata !!!
-Far pressione sui partiti di riferimento ?
Perché no? Vorremmo ricevere
dei segnali inequivocabili dell'efficacia della
loro azione. Troppo
facile dire no, da parte dei Politici, prima
delle provinciali.
L’assenza dei nostri amministratori è risultata
ancora più evidente perché vi si è contrapposta
la presenza dell’architetto Visalli, consulente
della ABM Vo.Cem e responsabile del procedimento
per la società, il quale voleva a tutti i costi
partecipare al dibattito con un intervento, di
parte, per la ( SUA ) Ditta.
Ovviamente gli è stato impedito di parlare in
sala, in un’assemblea pubblica organizzata dal
Comitato civico alla quale non era stato
invitato.
Non vogliamo come interlocutori i rappresentanti
di una società privata ma i nostri
Amministratori.
Da
sempre crediamo che uno dei punti di forza della
nostra contestazione sia stato il mancato
confronto prioritario con la popolazione, ed è
per questo che non possiamo concedere proprio
noi, ora, alla Vocem l’opportunità di spiegare
pubblicamente ciò che da mesi contestiamo loro.
L’architetto Visalli ci ha assicurato che la ABM
troverà il modo ed il luogo per fare una
Conferenza Stampa e noi crediamo che ciò serva
loro anche per ottemperare ad un difetto
procedurale, per cui chiunque li inviterà a
fare detta Conferenza dovrà anche assumersene
tutte le responsabilità.
Per il momento il risultato più importante da
annotare è stata la grande partecipazione
popolare al dibattito pur contrastando il
silenzio totale degli amministratori di San
Salvatore Telesino.
I
sindaci della Valle Telesina sostenendo di
essere in assemblea permanente per l’emergenza
ambientale avevano promesso di comunicare
tempestivamente le loro azioni di contrasto
legali e politiche.
Il
loro silenzio è alquanto rumoroso ma non
effettivo. Un silenzio che è stato determinante
nel creare questa emergenza. Avremo un giorno le
loro pubbliche scuse?
Tutti gli amministratori della Valle Telesina
avevano invocato la costituzione dei Comitati
Civici ed auspicavano una cooperazione con gli
stessi, di questa cooperazione al momento non vi
è traccia.
Rimarchiamo con forza che, mentre la gente si
sente informata continuamente dal Comitato su
quanto accade, con la loro assenza i politici,
e in questo caso gli Amministratori di San
Salvatore Telesino, determinano una frattura
nella coesione che era stata promessa ,
allorquando erano state dichiarate le gravi
responsabilità che avevano permesso il progetto
di questa Centrale nel nostro paese.
Questo silenzio non comunica né eventuali
interventi, né la disponibilità al dialogo.
Noi siamo sempre disponibili a collaborare con
tutti, anche con l’Amministrazione di San
Salvatore Telesino, per risolvere questa
emergenza che crediamo sia l’obiettivo dei
Comitati Civici e dei politici dai quali
pretendiamo una partecipazione attiva e
trasparente. L'amministrazione locale si colloca
ad un livello prossimo a quello in cui vengono
percepiti i problemi ambientali e il più vicino
ai cittadini, e condivide a tutti i livelli ,con
i governi, la responsabilità del benessere dei
cittadini e della conservazione della natura.
Rispettate questo principio!!
Comitato civico
San Salvatore Telesino
comitatocivicotm@libero.it
telefono 333 29232
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