“Nessun passo in avanti”. Questo il commento
della referente del comitato civico contro la
costruzione di un inceneritore a San Salvatore
Telesino, Maria Pia Cutillo, alla seduta del
consiglio comunale aperto svoltosi mercoledì
sera a Faicchio.
Riconfermata la contrarietà alla costruzione
della centrale – puntualizza la Cutillo – “ma di
fatto il sindaco e sonsigliere provinciale
Borrelli ci ha anche riconfermato che da luglio
2007 ad oggi nulla è stato fatto per
contrastarla con atti ufficiali.
Lui ha onestamente ammesso di aver consegnato,
come messaggero, i documenti dei comitati alla
Regione, a Lupacchini ed a Nocera”, ma non si è
arrivati ad un incarico tecnico, d’intesa con
gli altri sindaci, ad un ingegnere ambientale
per fargli studiare l’impatto sul territorio
circostante e preparare un tecnico e pertinente
commento a tutti i dati negativi dell’
inceneritore.
“Le emissioni di diossina e di polveri sottili,
l’emungimento esagerato, specialmente in
situazioni critiche e di emergenza come quella
della Campania, il problema delle acque reflue
tossiche che non sappiamo come e dove verranno
smaltite, la mancanza assoluta di una filiera di
Biomasse, la vocazione agro-turistica della
Valle Telesina – commenta la rappresentante del
comitato civico sansalvatorese – sono tutti
elementi chiarissimi per sostenere la nostra
contrarietà razionale a tale inceneritore.
Purtroppo però solo i comitati si sono dati da
fare per studiare questi dati e farli conoscere
alla popolazione.
Malgrado le nostre richieste ufficiali
l’assemblea dei sindaci si ostina a non
cautelarci con tecnici ed avvocati. Il Sindaco
Borrelli però, nella introduzione al Consiglio e
durante gli interventi seguenti ha anche fatto
notare che comunque se qualcuno ha delle colpe
deve pagare di persona e che lui non è
disponibile, se non per solidarietà, ad
assumersi responsabilità che non gli competono.
Il riferimento al sindaco Creta ed ai cittadini
di San Salvatore Telesino è stato ribadito più
volte e ne siamo rimasti davvero colpiti.
Avevamo notato precedentemente a Puglianello –
continua il commento di Maria Pia Cutillo – un
atteggiamento analogo: la gente dei paesi
limitrofi comincia con l’accusare velatamente o
meno San Salvatore Telesino, amministrazione e
cittadini, per l’inceneritore.
Inoltre ha fatto notare che, soprattutto se ci
saranno situazioni incresciose in cui pagare dei
danni. naturalmente il dovere di ciò ricade
esclusivamente su San Salvatore. E’ stato un
grande momento di solidarietà davvero!!!
Un altro dato di una certa valenza è
determinato, secondo noi, dalla poca volontà dei
Comuni di prendere una forte e decisa posizione
politica contro l’incenerimento in generale,
mentre, è più facile deliberare solo contro
questo termovalorizzatore non inceneritore,
mentre ormai sarebbe loro dovere dichiarare
quale posizione vogliono assumere all’interno
della gestione politica dei rifiuti regionale.
Ultimo dato da rilevare le affermazioni di Nino
Lombardi, vicesindaco e Presidente della
Comunità Montana del Titerno, egli ha proposto
di dare e invitare a dare le dimissioni a tutti
gli amministratori della Valle “qualora” ce ne
fosse bisogno. Ci chiediamo - conclude Maria Pia
Cutillo - chi deciderà questo momento ma
apprezziamo molto la proposta di Lombardi
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