Servizio da: Il Quaderno,it
11/08/2007 :: 13:4:18
Centrale a biomasse a San Salvatore,
il
Comitato Civico scrive a Nardone
San Salvatore Telesino (Benevento)- I
rappresentanti del Comitato Civico costituitosi
a San Salvatore Telesino per scongiurare
l’ipotesi dell’installazione di una centrale a
biomasse, hanno scritto al presidente della
Provincia di Benevento, Carmine Nardone.
Nella missiva, dai toni fermi ma alquanto amari,
si chiedono chiarimenti sull’eventuale
realizzazione del termovalorizzatore e sul Piano
Energetico Ambientale promosso dalla Provincia
di Benevento e cofinanziato dal Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Nel
testo della lettera il comitato pone l’accento
su varie questioni:
Le
possibili localizzazioni “Come mai individuare
nel paese di San Salvatore Telesino, che nello
studio dei Suoi esperti non viene evidenziato
come sito di approvvigionamento della paglia
necessaria, una Centrale di Biomasse? Nel PEA si
individuano piuttosto i siti di San Marco dei
Cavoti e/o San Bartolomeo in Galdo dato che sono
o possono essere paesi produttori di paglia”.
Energia: "L’energia prodotta dalla “Centrale a
Biomasse” come “ampiamente rassicurato” dal sito
ufficiale della Provincia Bergamo ai suoi
cittadini (www.provincia.bergamo.it), andrà a
totale beneficio di tale provincia. Come si
inserisce nel PEA beneventano la realizzazione
di tale centrale?"
Offerta di lavoro "Signor Presidente, sappiamo
che per Lei aumentare le opportunità di lavoro
nella nostra Provincia sono una priorità.
Vogliamo sottolineare che in questi casi, per
rendere più malleabili i cittadini di un’area
impattata, di solito,vengono fatte delle offerte
o condotte delle negoziazioni che quanto meno
indorano i disagi da affrontare! La Valle
Telesina valeva così poco che non è stata
nemmeno comprata dai bergamaschi. Dalle parole
del Presidente Bettoni si evince che era tutto
gratuito! Sia ben chiaro: la nostra salute non è
in vendita, ma gratis……? "
Fonti energetiche "Ci eravamo sentiti
rassicurati e proiettati nel futuro…… per cui la
priorità per lo sviluppo energetico pianificato
dai tecnici da Lei consultati, veniva data al
fotovoltaico, all’eolico o all’idroelettrico. Ci
spieghi, per favore, come mai siete arrivati a
preferire ad essi una Centrale di biomasse che
ci puzza un po’ di rifiuti. "
Coinvolgimento della collettività "La
partecipazione del popolo alle decisioni che
riguardano il proprio territorio è per noi che
Le scriviamo un principio imprescindibile e un
diritto che ci viene dato dalla Costituzione
della Repubblica italiana e dal voto"
"Come cittadini preoccupati, non solo della
nostra sorte – concludono i rappresentanti del
Comitato - ma anche di quelle di quanti hanno a
cuore la propria terra, nonché la propria salute
e quella dei figli che su questa terra dovranno
crescere e vivere, ci preme sottolineare il
nostro disaccordo sulla realizzazione di tali
impianti, non solo nell’area territoriale di San
Salvatore Telesino, ma in qualsiasi altra zona,
benché ritenuta idonea.
Siamo, infatti, giunti alla conclusione,
similarmente ai tecnici del PEA, che impianti
del genere, ancorché costruiti con tutte le
accortezze e garanzie tecniche, benché
proporzionati ed armonizzati alle
caratteristiche e alle possibilità del
territorio di ubicazione, siano in ogni caso da
subordinare ad altre, ben più auspicabili forme
di produzione di energia rinnovabile".
Comitato Civico
contro la costruzione
del Termovalorizzatore
a San Salvatore Telesino
San Salvatore Telesino, 06/08/2007
Al Presidente dell’Amministrazione provinciale
di Benevento
Dottor Carmine Nardone
Signor Presidente,
Siamo un Comitato civico costituitosi a San
Salvatore Telesino per contrastare il progetto
di un “Termovalorizzatore di Biomasse” in una
località famosa per i resti archeologici di
Telesia, per una agricoltura di pregio e per le
ricchezze naturali.
Le
scriviamo per chiederLe chiarimenti a proposito
dell’ultimo Piano Energetico Ambientale[i]
(di seguito PEA) promosso dalla Provincia di
Benevento e cofinanziato dal Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e
ci sembra di aver lavorato nel gruppo che ha
scritto la proiezione negativa relativa agli
sviluppi della società civile, nella Provincia
di Benevento, che Le citiamo di seguito:
VISIONE NEGATIVA
«Questi
ultimi anni – 2010/2014 - sono stati terribili
per la Provincia di Benevento: è venuto meno
clamorosamente un governo complessivo del
territorio, è mancata una programmazione
partecipata, proprio l’antitesi dei principi di
agenda 21 di cui si parlava nei primi anni del
2000. Tutto ciò si può sintetizzare in un
impoverimento del territorio, dell’ambiente,
delle attività produttive e quindi
complessivamente della qualità della vita.
Benevento e la sua provincia vivono un declino
su tutti i fronti, l’agricoltura che impegnava
il maggior numero di addetti d’Italia è ridotta
a molto poco, con una conseguente crisi
economica e occupazionale. Quella che era una
“provincia verde” oggi è diventata grigia, tra
colate di cemento, strade ed autostrade
completamente inutili e un elevato inquinamento
atmosferico procurato dalle due centrali
termoelettriche. La qualità della vita è
contestualmente peggiorata, con grosse aree
periferiche prive dei minimi servizi e luoghi di
aggregazione. La vita è sempre più frenetica
soprattutto per i pendolari che sono costretti a
fare quotidianamente molti chilometri per poi
tornare in quartieri dormitorio.»[ii]
Comunque le nostre richieste di chiarimenti
riguardano i progetti di centrali denominate
“Termovalorizzatori di Biomasse”, ormai in via
di realizzazione, ma ai quali la Valle Telesina
si oppone.
1) Le possibili localizzazioni
Come mai individuare nel paese di San Salvatore
Telesino, che nello studio dei Suoi esperti non
viene evidenziato come sito di
approvvigionamento della paglia necessaria, una
Centrale di Biomasse? Nel PEA si individuano
piuttosto i siti di San Marco dei Cavoti e/o San
Bartolomeo in Galdo dato che sono o possono
essere paesi produttori di paglia:
«Possibili localizzazioni
Si è
indagato sulla possibilità di inserimento
dell’impianto a biomasse proposto in un
territorio che sia il più possibile centrale
rispetto al bacino individuato di produzione
della paglia. È opportuno che la collocazione di
un impianto del genere avvenga in un’area
industriale per la possibilità di usufruire di
servizi di cui tipicamente ha necessità un
impianto industriale (acqua, metano, ecc.) per
usufruire di una buona viabilità di accesso
all’impianto (requisito questo particolarmente
importante nel caso di un impianto a biomasse,
che implica una serie rilevante di trasporti di
paglia per il funzionamento dell’impianto
stesso) per avere possibilità di allacciamento
alla rete elettrica di MT, ed infine per la
maggiore probabilità di trovare utenze termiche
in grado di assorbire il calore cogenerato. Sono
stati considerati due possibili siti: San Marco
dei Cavoti e San Bartolomeo in Galdo.»[iii].
E ancora:
«Luogo di realizzazione
Considerato
il bacino di approvvigionamento, costituito
dalla parte orientale della provincia di
Benevento, e dalle aree limitrofe delle
provincie di Foggia, Avellino, e Campobasso, la
localizzazione consigliata è quella dell’area
dei Comuni di S. Bartolomeo in Galdo-S.Marco dei
Cavoti.»[iv]
Non saremmo comunque d’accordo ma di questo
parleremo in seguito.
2) Energia:
L’energia
prodotta dalla “Centrale a Biomasse” come
“ampiamente rassicurato” dal sito ufficiale
della Provincia di Bergamo ai suoi cittadini (www.provincia.bergamo.it),
andrà a totale beneficio di tale provincia. Come
si inserisce nel PEA beneventano la
realizzazione di tale centrale? Il Presidente
della Provincia di Bergamo così scrive ad aprile
del 2007:
«Ci sono
dunque molteplici buone ragioni per produrre
energia elettrica al sud ma nell’interesse di
Bergamo. Ė un buon investimento, perché la
centrale del beneventano si ripagherebbe in meno
di 5 anni oltre a fornire energia elettrica alle
imprese bergamasche a costi vantaggiosi»[v].
Ed ancora:
«La
provincia, per dare competitività all’economia
bergamasca, ha voluto intervenire anche sul
fattore energia, cercando di ridurre i costi di
produzione a beneficio delle imprese e delle
famiglie bergamasche. Per ottenere questo, ha
deciso di andare a produrre energia elettrica
laddove è possibile, laddove si può beneficiare
di finanziamenti agevolativi, laddove si può
farlo da fonti alternative, rinnovabili e non
inquinanti: al Sud, ma nell’interesse dei
bergamaschi e non solo. [… …]
Nelle province meridionali
investiremo per la costruzione di centrali di
produzione a Biomassa, a turbogas, e per
l’implemento delle fonti rinnovabili, capaci di
fornirci oltre 250 Mega per il nostro fabbisogno
energetico. Mi auguro che anche la Lega
comprenda e accompagni questo disegno di
cooperazione al Sud capace di affrontare un gap
che appesantisce in maniera grave il sistema
produttivo bergamasco. L’energia prodotta al Sud
verrà consumata a Bergamo con costi più bassi al
servizio di un territorio che è in difficoltà a
trovare soluzioni per espandere la sua
produzione di energia elettrica.»[vi]
Da quando la Provincia di Benevento ha
cominciato ad essere considerata una
quasi-colonia di quella di Bergamo?
3) Offerta di lavoro
Signor Presidente, sappiamo che
per Lei aumentare le opportunità di lavoro nella
nostra Provincia sono una priorità, ma, come
riportato ancora una volta dal sito della
Provincia di Bergamo, è la stessa VoCem che
dice:
«il personale di conduzione dell’impianto
(Operai! Non tecnici o dirigenti[vii])
sarà selezionato in loco mentre il management
sarà ovviamente Bergamasco»[viii].
Vogliamo sottolineare che in questi casi, per
rendere più malleabili i cittadini di un’area
impattata, di solito,vengono fatte delle offerte
o condotte delle negoziazioni che quanto meno
indorano i disagi da affrontare! La Valle
Telesina valeva così poco che non è stata
nemmeno comprata dai bergamaschi. Dalle parole
del Presidente Bettoni si evince che era tutto
gratuito!
Sia ben chiaro: la nostra salute non è in
vendita, ma gratis……?
4) Fonti energetiche
Ci eravamo sentiti rassicurati e
proiettati nel futuro (anche se quello del 2014)
perché nel PEA si legge:
«Sempre in relazione al tema energetico, i
gruppi hanno fatto riferimento alle
fonti energetiche rinnovabili, in particolare,
al solare termico, al fotovoltaico e all’eolico.
Altro argomento di interesse ha riguardato il
tema dei rifiuti: si è parlato infatti della
realizzazione completa ed efficiente del ciclo
dei rifiuti.»[ix]
per cui la priorità per lo sviluppo energetico
pianificato dai tecnici da Lei consultati,
veniva data al fotovoltaico, all’eolico o
all’idroelettrico.
Ci spieghi, per favore, come mai siete arrivati
a preferire ad essi una Centrale di biomasse che
ci puzza un po’ di rifiuti.
Come si evince dalla
dichiarazione giurata del 22 luglio 2005
dell’architetto Alessandro Giuseppe Archimede
Visalli, incaricato dalla VoCem s.r.l. dello
Studio di impatto ambientale si trattava di una
richiesta di autorizzazione per un
«…impianto
di trattamento rifiuti speciali ed altri
materiali assimilabili a fonti rinnovabili…».
Invece con il decreto di risposta a questa
richiesta dell’Assessorato Tutela Ambiente
Regionale, si dà, in conformità al parere della
Commissione VIA, espresso nella seduta del
06-07-2006, parere favorevole per un progetto
(ma è lo stesso?) di
«Impianto
per la produzione di energia elettrica con
Termovalorizzazione di Biomasse»[x].
Le due definizioni, come Lei noterà con noi,
sono alquanto diverse!
5) Le Biomasse
Ma anche per quanto riguarda la biomassa,
possiamo leggere nel PEA:
«Effetti
sull’ambiente:
Gli effetti sull’ambiente di un impianto a
biomasse riguardano essenzialmente gli effetti
elencati di seguito.
Emissioni nell’atmosfera
Tra le emissioni in atmosfera di un impianto a
combustione si distinguono i macroinquinanti (CO,
NOx, SOx, carbonio organico, polveri di
incombusti o di particelle carbonizzate, ecc.),
in quantità dell'ordine di milligrammi per metro
cubo, e i microinquinanti (idrocarburi
policiclici aromatici, clorati, fenoli, ecc.)
che, anche se in concentrazioni modeste (qualche
microgrammo o nanogrammo per metro cubo),
sono rischiosi per l'ambiente per la loro
tossicità»[xi].
Non riusciamo a comprendere le ragioni per
preferire le centrali di biomasse alle altre
fonti energetiche rinnovabili già citate.
6) Coinvolgimento della collettività
La partecipazione del popolo alle
decisioni che riguardano il proprio territorio è
per noi che Le scriviamo un principio
imprescindibile e un diritto che ci viene dato
dalla Costituzione della Repubblica italiana e
dal voto; anche su questo punto, nel PEA, con
soddisfazione avevamo letto che questo principio
apparteneva anche ai principi politici su cui
Lei fondava il Suo mandato:
«Il
gruppo ha sviluppato una visione positiva
incentrata su uno sviluppo del territorio basato
sia su elementi innovativi legati all’ambiente
in senso trasversale, nonché alla programmazione
dello sviluppo dell’area, inteso come
valorizzazione dei connotati e delle vocazioni
culturali. Si rileva nella visione l’esigenza di
una maggiore consapevolezza ed etica delle
scelte, anche da parte della pubblica
amministrazione, in merito alla risoluzione dei
problemi del territorio, nel rispetto
dell’integrazione delle diverse politiche di
sviluppo (regionali, provinciali e comunali) e
dell’attenzione e coinvolgimento della
collettività».[xii]
Come mai, in questo caso, non siamo stati noi “i
protagonisti del nostro futuro”?
E non siamo stati nemmeno co-protagonisti nel
processo decisionale.
Caro Presidente Nardone, come Comitato civico,
che ha raccolto, in solo 7 giorni, 1500 firme di
cittadini arrabbiati e preoccupati nel solo
Comune di San Salvatore Telesino contro la
realizzazione di un termovalorizzatore … a
biomasse/rifiuti e che lavora con i Comitati
nati negli altri paesi e con il sostegno di
tutte le Istituzioni politiche e culturali di
San Salvatore Telesino, Le chiediamo
cortesemente di darci le risposte e i
chiarimenti di cui tutta la Valle Telesina ha
bisogno.
Motivare questi impianti con il PEA non basta,
non vi abbiamo trovato nessuna possibile
giustificazione alla centrale di biomasse, né
questa può essere giustificata dall’approvazione
del PEA da parte dei Consiglieri Provinciali.
Crediamo che si renda conto che fin ad ora Lei
non si è espresso chiaramente per cui La
sollecitiamo con la forza della nostra
preoccupazione a dissipare i dubbi relativi ai
due progetti di impianto nella Provincia di
Benevento.
Come cittadini preoccupati, non solo della
nostra sorte, ma anche di quelle di quanti hanno
a cuore la propria terra, nonché la propria
salute e quella dei figli che su questa terra
dovranno crescere e vivere, ci preme
sottolineare il nostro disaccordo sulla
realizzazione di tali impianti, non solo
nell’area territoriale di San Salvatore
Telesino, ma in qualsiasi altra zona, benché
ritenuta idonea.
Siamo, infatti, giunti alla conclusione,
similarmente ai tecnici del PEA, che impianti
del genere, ancorché costruiti con tutte le
accortezze e garanzie tecniche, benché
proporzionati ed armonizzati alle
caratteristiche e alle possibilità del
territorio di ubicazione, siano in ogni caso da
subordinare ad altre, ben più auspicabili forme
di produzione di energia rinnovabile.
Certi di ricevere delle risposte esaurienti alle
nostre domande e delucidazioni ai nostri dubbi
La ringraziamo e Le porgiamo distinti saluti
P.S.: Un’ultima richiesta: potrebbe pubblicare
il Protocollo d’intesa tra la Provincia di
Benevento e la Provincia di Bergamo? Grazie
Referente Comitato Civico
Maria Pia Cutillo
comitatocivicotm@libero.it
[i]
Piano Energetico della
Provincia di Benevento, presentato al
pubblico il 25 marzo 2004.
[ii]
Piano Energetico della
Provincia di Benevento, Tomo II, p. 31.
[iii]
Piano Energetico della Provincia di
Benevento, Tomo II, p. 345
[iv]
Piano Energetico della Provincia di
Benevento, Tomo II, p. 392
[v]
Valerio Bettoni, in Vivi la Provincia
on line, Giornale online della
Provincia di Bergamo, 17-04-2007.
[vi]
Valerio Bettoni, in Vivi la Provincia
on line, Giornale online della
Provincia di Bergamo, 18-10-2005.
[vii]
Nota dell’estensore!
[viii]
Valerio Bettoni, in Vivi la Provincia
on line, Giornale online della
Provincia di Bergamo, 18-10-2005. Nota
bene: Bergamasco è in maiuscolo nel
testo!
[ix]
Piano Energetico della Provincia di
Benevento, Tomo II, p. 43.
[x]
Alessandro Giuseppe Archimede Visalli ,
Dichiarazione giurata ai sensi dell’art.
2 del DPR n. 403/1998, 22-07-2005.
[xi]
Piano Energetico della
Provincia di Benevento, Tomo II, p. 346.
[xii]
Piano Energetico della
Provincia di Benevento, Tomo II, p. 36.
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