9 agosto 2007
Biomasse, dal comitato lettera a Nardone
Maria Pia Cutillo

 

 

 

Servizio da: Il Quaderno,it 11/08/2007 :: 13:4:18

 

 

Centrale a biomasse a San Salvatore,

il Comitato Civico scrive a Nardone

San Salvatore Telesino (Benevento)- I rappresentanti del Comitato Civico costituitosi a San Salvatore Telesino per scongiurare l’ipotesi dell’installazione di una centrale a biomasse, hanno scritto al presidente della Provincia di Benevento, Carmine Nardone.

Nella missiva, dai toni fermi ma alquanto amari, si chiedono chiarimenti sull’eventuale realizzazione del termovalorizzatore e sul Piano Energetico Ambientale promosso dalla Provincia di Benevento e cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Nel testo della lettera il comitato pone l’accento su varie questioni:

Le possibili localizzazioni “Come mai individuare nel paese di San Salvatore Telesino, che nello studio dei Suoi esperti non viene evidenziato come sito di approvvigionamento della paglia necessaria, una Centrale di Biomasse? Nel PEA si individuano piuttosto i siti di San Marco dei Cavoti e/o San Bartolomeo in Galdo dato che sono o possono essere paesi produttori di paglia”.

Energia: "L’energia prodotta dalla “Centrale a Biomasse” come “ampiamente rassicurato” dal sito ufficiale della Provincia Bergamo ai suoi cittadini (www.provincia.bergamo.it), andrà a totale beneficio di tale provincia. Come si inserisce nel PEA beneventano la realizzazione di tale centrale?"

Offerta di lavoro "Signor Presidente, sappiamo che per Lei aumentare le opportunità di lavoro nella nostra Provincia sono una priorità. Vogliamo sottolineare che in questi casi, per rendere più malleabili i cittadini di un’area impattata, di solito,vengono fatte delle offerte o condotte delle negoziazioni che quanto meno indorano i disagi da affrontare! La Valle Telesina valeva così poco che non è stata nemmeno comprata dai bergamaschi. Dalle parole del Presidente Bettoni si evince che era tutto gratuito! Sia ben chiaro: la nostra salute non è in vendita, ma gratis……? "

Fonti energetiche "Ci eravamo sentiti rassicurati e proiettati nel futuro…… per cui la priorità per lo sviluppo energetico pianificato dai tecnici da Lei consultati, veniva data al fotovoltaico, all’eolico o all’idroelettrico. Ci spieghi, per favore, come mai siete arrivati a preferire ad essi una Centrale di biomasse che ci puzza un po’ di rifiuti. "

Coinvolgimento della collettività "La partecipazione del popolo alle decisioni che riguardano il proprio territorio è per noi che Le scriviamo un principio imprescindibile e un diritto che ci viene dato dalla Costituzione della Repubblica italiana e dal voto"

"Come cittadini preoccupati, non solo della nostra sorte – concludono i rappresentanti del Comitato - ma anche di quelle di quanti hanno a cuore la propria terra, nonché la propria salute e quella dei figli che su questa terra dovranno crescere e vivere, ci preme sottolineare il nostro disaccordo sulla realizzazione di tali impianti, non solo nell’area territoriale di San Salvatore Telesino, ma in qualsiasi altra zona, benché ritenuta idonea.

Siamo, infatti, giunti alla conclusione, similarmente ai tecnici del PEA, che impianti del genere, ancorché costruiti con tutte le accortezze e garanzie tecniche, benché proporzionati ed armonizzati alle caratteristiche e alle possibilità del territorio di ubicazione, siano in ogni caso da subordinare ad altre, ben più auspicabili forme di produzione di energia rinnovabile".

 

 

 

 


 

 

Comitato Civico

 contro la costruzione

del Termovalorizzatore

a San Salvatore Telesino

 

San Salvatore Telesino, 06/08/2007

Al Presidente dell’Amministrazione provinciale di Benevento

Dottor Carmine Nardone

Signor Presidente,

Siamo un Comitato civico costituitosi a San Salvatore Telesino per contrastare il progetto di un “Termovalorizzatore di Biomasse” in una località famosa per i resti archeologici di Telesia, per una agricoltura di pregio e per le ricchezze naturali.

Le scriviamo per chiederLe chiarimenti a proposito dell’ultimo Piano Energetico Ambientale[i] (di seguito PEA) promosso dalla Provincia di Benevento e cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e ci sembra di aver lavorato nel gruppo che ha scritto la proiezione negativa relativa agli sviluppi della società civile, nella Provincia di Benevento, che Le citiamo di seguito:

 

VISIONE NEGATIVA

«Questi ultimi anni – 2010/2014 - sono stati terribili per la Provincia di Benevento: è venuto meno clamorosamente un governo complessivo del territorio, è mancata una programmazione partecipata, proprio l’antitesi dei principi di agenda 21 di cui si parlava nei primi anni del 2000. Tutto ciò si può sintetizzare in un impoverimento del territorio, dell’ambiente, delle attività produttive e quindi complessivamente della qualità della vita. Benevento e la sua provincia vivono un declino su tutti i fronti, l’agricoltura che impegnava il maggior numero di addetti d’Italia è ridotta a molto poco, con una conseguente crisi economica e occupazionale. Quella che era una “provincia verde” oggi è diventata grigia, tra colate di cemento, strade ed autostrade completamente inutili e un elevato inquinamento atmosferico procurato dalle due centrali termoelettriche. La qualità della vita è contestualmente peggiorata, con grosse aree periferiche prive dei minimi servizi e luoghi di aggregazione. La vita è sempre più frenetica soprattutto per i pendolari che sono costretti a fare quotidianamente molti chilometri per poi tornare in quartieri dormitorio.»[ii]

 

Comunque le nostre richieste di chiarimenti riguardano i progetti di centrali denominate “Termovalorizzatori di Biomasse”, ormai in via di realizzazione, ma ai quali la Valle Telesina si oppone.

 

1) Le possibili localizzazioni

Come mai individuare nel paese di San Salvatore Telesino, che nello studio dei Suoi esperti non viene evidenziato come sito di approvvigionamento della paglia necessaria, una Centrale di Biomasse? Nel PEA si individuano piuttosto i siti di San Marco dei Cavoti e/o San Bartolomeo in Galdo dato che sono o possono essere paesi produttori di paglia:

«Possibili localizzazioni

Si è indagato sulla possibilità di inserimento dell’impianto a biomasse proposto in un territorio che sia il più possibile centrale rispetto al bacino individuato di produzione della paglia. È opportuno che la collocazione di un impianto del genere avvenga in un’area industriale per la possibilità di usufruire di servizi di cui tipicamente ha necessità un impianto industriale (acqua, metano, ecc.) per usufruire di una buona viabilità di accesso all’impianto (requisito questo particolarmente importante nel caso di un impianto a biomasse, che implica una serie rilevante di trasporti di paglia per il funzionamento dell’impianto stesso) per avere possibilità di allacciamento alla rete elettrica di MT, ed infine per la maggiore probabilità di trovare utenze termiche in grado di assorbire il calore cogenerato. Sono stati considerati due possibili siti: San Marco dei Cavoti e San Bartolomeo in Galdo.»[iii].

E ancora:

«Luogo di realizzazione

Considerato il bacino di approvvigionamento, costituito dalla parte orientale della provincia di Benevento, e dalle aree limitrofe delle provincie di Foggia, Avellino, e Campobasso, la localizzazione consigliata è quella dell’area dei Comuni di S. Bartolomeo in Galdo-S.Marco dei Cavoti.»[iv]

Non saremmo comunque d’accordo ma di questo parleremo in seguito.

 

2) Energia:

L’energia prodotta dalla “Centrale a Biomasse” come “ampiamente rassicurato” dal sito ufficiale della Provincia di Bergamo ai suoi cittadini (www.provincia.bergamo.it), andrà a totale beneficio di tale provincia. Come si inserisce nel PEA beneventano la realizzazione di tale centrale? Il Presidente della Provincia di Bergamo così scrive ad aprile del 2007: «Ci sono dunque molteplici buone ragioni per produrre energia elettrica al sud ma nell’interesse di Bergamo. Ė un buon investimento, perché la centrale del beneventano si ripagherebbe in meno di 5 anni oltre a fornire energia elettrica alle imprese bergamasche a costi vantaggiosi»[v].

Ed ancora:

«La provincia, per dare competitività all’economia bergamasca, ha voluto intervenire anche sul fattore energia, cercando di ridurre i costi di produzione a beneficio delle imprese e delle famiglie bergamasche. Per ottenere questo, ha deciso di andare a produrre energia elettrica laddove è possibile, laddove si può beneficiare di finanziamenti agevolativi, laddove si può farlo da fonti alternative, rinnovabili e non inquinanti: al Sud, ma nell’interesse dei bergamaschi e non solo. [… …] Nelle province meridionali investiremo per la costruzione di centrali di produzione a Biomassa, a turbogas, e per l’implemento delle fonti rinnovabili, capaci di fornirci oltre 250 Mega per il nostro fabbisogno energetico. Mi auguro che anche la Lega comprenda e accompagni questo disegno di cooperazione al Sud capace di affrontare un gap che appesantisce in maniera grave il sistema produttivo bergamasco. L’energia prodotta al Sud verrà consumata a Bergamo con costi più bassi al servizio di un territorio che è in difficoltà a trovare soluzioni per espandere la sua produzione di energia elettrica.»[vi]

Da quando la Provincia di Benevento ha cominciato ad essere considerata una quasi-colonia di quella di Bergamo?

 

3) Offerta di lavoro

Signor Presidente, sappiamo che per Lei aumentare le opportunità di lavoro nella nostra Provincia sono una priorità, ma, come riportato ancora una volta dal sito della Provincia di Bergamo, è la stessa VoCem che dice: «il personale di conduzione dell’impianto (Operai! Non tecnici o dirigenti[vii]) sarà selezionato in loco mentre il management sarà ovviamente Bergamasco»[viii]. Vogliamo sottolineare che in questi casi, per rendere più malleabili i cittadini di un’area impattata, di solito,vengono fatte delle offerte o condotte delle negoziazioni che quanto meno indorano i disagi da affrontare! La Valle Telesina valeva così poco che non è stata nemmeno comprata dai bergamaschi. Dalle parole del Presidente Bettoni si evince che era tutto gratuito!

Sia ben chiaro: la nostra salute non è in vendita, ma gratis……?

 

4) Fonti energetiche

Ci eravamo sentiti rassicurati e proiettati nel futuro (anche se quello del 2014) perché nel PEA si legge: «Sempre in relazione al tema energetico, i gruppi hanno fatto riferimento alle fonti energetiche rinnovabili, in particolare, al solare termico, al fotovoltaico e all’eolico. Altro argomento di interesse ha riguardato il tema dei rifiuti: si è parlato infatti della realizzazione completa ed efficiente del ciclo dei rifiuti.»[ix] per cui la priorità per lo sviluppo energetico pianificato dai tecnici da Lei consultati, veniva data al fotovoltaico, all’eolico o all’idroelettrico.

Ci spieghi, per favore, come mai siete arrivati a preferire ad essi una Centrale di biomasse che ci puzza un po’ di rifiuti.

Come si evince dalla dichiarazione giurata del 22 luglio 2005 dell’architetto Alessandro Giuseppe Archimede Visalli, incaricato dalla VoCem s.r.l. dello Studio di impatto ambientale si trattava di una richiesta di autorizzazione per un «…impianto di trattamento rifiuti speciali ed altri materiali assimilabili a fonti rinnovabili…». Invece con il decreto di risposta a questa richiesta dell’Assessorato Tutela Ambiente Regionale, si dà, in conformità al parere della Commissione VIA, espresso nella seduta del 06-07-2006, parere favorevole per un progetto (ma è lo stesso?) di «Impianto per la produzione di energia elettrica con Termovalorizzazione di Biomasse»[x].

Le due definizioni, come Lei noterà con noi, sono alquanto diverse!

 

5) Le Biomasse

Ma anche per quanto riguarda la biomassa, possiamo leggere nel PEA:

«Effetti sull’ambiente:

Gli effetti sull’ambiente di un impianto a biomasse riguardano essenzialmente gli effetti elencati di seguito.

Emissioni nell’atmosfera

Tra le emissioni in atmosfera di un impianto a combustione si distinguono i macroinquinanti (CO, NOx, SOx, carbonio organico, polveri di incombusti o di particelle carbonizzate, ecc.), in quantità dell'ordine di milligrammi per metro cubo, e i microinquinanti (idrocarburi policiclici aromatici, clorati, fenoli, ecc.) che, anche se in concentrazioni modeste (qualche microgrammo o nanogrammo per metro cubo), sono rischiosi per l'ambiente per la loro tossicità»[xi].

Non riusciamo a comprendere le ragioni per preferire le centrali di biomasse alle altre fonti energetiche rinnovabili già citate.

 

6) Coinvolgimento della collettività

La partecipazione del popolo alle decisioni che riguardano il proprio territorio è per noi che Le scriviamo un principio imprescindibile e un diritto che ci viene dato dalla Costituzione della Repubblica italiana e dal voto; anche su questo punto, nel PEA, con soddisfazione avevamo letto che questo principio apparteneva anche ai principi politici su cui Lei fondava il Suo mandato: «Il gruppo ha sviluppato una visione positiva incentrata su uno sviluppo del territorio basato sia su elementi innovativi legati all’ambiente in senso trasversale, nonché alla programmazione dello sviluppo dell’area, inteso come valorizzazione dei connotati e delle vocazioni culturali. Si rileva nella visione l’esigenza di una maggiore consapevolezza ed etica delle scelte, anche da parte della pubblica amministrazione, in merito alla risoluzione dei problemi del territorio, nel rispetto dell’integrazione delle diverse politiche di sviluppo (regionali, provinciali e comunali) e dell’attenzione e coinvolgimento della collettività».[xii]

Come mai, in questo caso, non siamo stati noi “i protagonisti del nostro futuro”?

 E non siamo stati nemmeno co-protagonisti nel processo decisionale.

 

Caro Presidente Nardone, come Comitato civico, che ha raccolto, in solo 7 giorni, 1500 firme di cittadini arrabbiati e preoccupati nel solo Comune di San Salvatore Telesino contro la realizzazione di un termovalorizzatore … a biomasse/rifiuti e che lavora con i Comitati nati negli altri paesi e con il sostegno di tutte le Istituzioni politiche e culturali di San Salvatore Telesino, Le chiediamo cortesemente di darci le risposte e i chiarimenti di cui tutta la Valle Telesina ha bisogno.

Motivare questi impianti con il PEA non basta, non vi abbiamo trovato nessuna possibile giustificazione alla centrale di biomasse, né questa può essere giustificata dall’approvazione del PEA da parte dei Consiglieri Provinciali. Crediamo che si renda conto che fin ad ora Lei non si è espresso chiaramente per cui La sollecitiamo con la forza della nostra preoccupazione a dissipare i dubbi relativi ai due progetti di impianto nella Provincia di Benevento.

Come cittadini preoccupati, non solo della nostra sorte, ma anche di quelle di quanti hanno a cuore la propria terra, nonché la propria salute e quella dei figli che su questa terra dovranno crescere e vivere, ci preme sottolineare il nostro disaccordo sulla realizzazione di tali impianti, non solo nell’area territoriale di San Salvatore Telesino, ma in qualsiasi altra zona, benché ritenuta idonea.

Siamo, infatti, giunti alla conclusione, similarmente ai tecnici del PEA, che impianti del genere, ancorché costruiti con tutte le accortezze e garanzie tecniche, benché proporzionati ed armonizzati alle caratteristiche e alle possibilità del territorio di ubicazione, siano in ogni caso da subordinare ad altre, ben più auspicabili forme di produzione di energia rinnovabile.

 

Certi di ricevere delle risposte esaurienti alle nostre domande e delucidazioni ai nostri dubbi

La ringraziamo e Le porgiamo distinti saluti

 

P.S.: Un’ultima richiesta: potrebbe pubblicare il Protocollo d’intesa tra la Provincia di Benevento e la Provincia di Bergamo? Grazie

 

Referente Comitato Civico

Maria Pia Cutillo

comitatocivicotm@libero.it


 

[i] Piano Energetico della Provincia di Benevento, presentato al pubblico il 25 marzo 2004.

[ii] Piano Energetico della Provincia di Benevento, Tomo II, p. 31.

[iii] Piano Energetico della Provincia di Benevento, Tomo II, p. 345

[iv] Piano Energetico della Provincia di Benevento, Tomo II, p. 392

[v] Valerio Bettoni, in Vivi la Provincia on line, Giornale online della Provincia di Bergamo, 17-04-2007.

[vi] Valerio Bettoni, in Vivi la Provincia on line, Giornale online della Provincia di Bergamo, 18-10-2005.

[vii] Nota dell’estensore!

[viii] Valerio Bettoni, in Vivi la Provincia on line, Giornale online della Provincia di Bergamo, 18-10-2005. Nota bene: Bergamasco è in maiuscolo nel testo!

[ix] Piano Energetico della Provincia di Benevento, Tomo II, p. 43.

[x] Alessandro Giuseppe Archimede Visalli , Dichiarazione giurata ai sensi dell’art. 2 del DPR n. 403/1998, 22-07-2005.

[xi] Piano Energetico della Provincia di Benevento, Tomo II, p. 346.

[xii] Piano Energetico della Provincia di Benevento, Tomo II, p. 36.

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it