20 agosto 2007
Biomasse, forte NO dei DS sanniti
Il Mattino

 

 

Il Mattino 12 Agosto 2007

 

MARISA DEL MONACO «La vicenda dell'impianto di produzione di energia da termovalorizzazione di biomasse che si dovrebbe realizzare nel Comune di San Salvatore Telesino lascia sinceramente sgomenti e penso che i cittadini abbiano tutte le ragioni di protestare, perché ancora una volta si sentono espulsi da ogni decisione, costretti a difendere prima ancora di ogni altra cosa, il sacrosanto diritto alla partecipazione democratica, sempre invocata e spesso negata».

 

Rossano Isogna, segretario provinciale dei Ds, non ha alcun dubbio: l'argomento in questione «è un punto cruciale ed irrinunciabile, prima di ogni dissertazione sugli aspetti tecnici, che impone una forte, decisa e determinata opposizione al progetto di realizzazione di quell'impianto». Proprio partendo da questa considerazione e «dall' irrinunciabile diritto alla partecipazione, alla conoscenza e alla autoderminazione», i Ds sanniti «sostengono la battaglia contro la realizzazione dell'impianto e chiamano a coerenza tutti i loro rappresentanti politici ed istituzionali».

 

«Sviluppare un sistema locale», secondo Insogna «non vuole dire negoziare e svendere le risorse di un territorio passando sulla testa di tanti cittadini inconsapevoli. Tra le tante perplessità che sta suscitando questa vicenda - prosegue - ci sembra incomprensibile, la mancanza di uno studio adeguato riguardo il reperimento dei reali quantitativi di biomassa, per tipologia e qualità, recuperabili nella provincia di Benevento, a dimostrazione di una indifferenza sulla provenienza della risorsa». Un passaggio anche sul consiglio provinciale convocato dopo Ferragosto alla Rocca dei Rettori che affronterà la questione (la seduta è stata fissata per il 20 Agosto). «Per questo - continua il numero uno della Quercia sannita - ringrazio il Consigliere Bozzi Giovanni che si è fatto promotore della richiesta dando a quel consesso la possibilità di un primo confronto sull'argomento».

 

Bene, dunque, l'idea di discutere in consiglio della problematica, «ma - avverte Insogna - c'è il rischio che la discussione possa essere indirizzata tutta su aspetti tecnici e chiarimenti sull'iter procedurale posto in essere, arricchendo così di una nuova puntata, una vicenda che, al contrario, ha bisogno di una parola di chiarezza definitiva». Da qui il consiglio "di recarsi in Consiglio, per discutere, partecipare e, soprattutto decidere. Noi riteniamo che, prima di qualunque altra valutazione, bisognerebbe fermare ed annullare tutto quello che fin qui si è prodotto per "difetto di partecipazione democratica nella formazione delle decisioni".

 

Pertanto, i Ds propongono che in sede di consiglio venga approvato un ordine del giorno con il quale "l'Amministrazione Provinciale si impegna a non partecipare, a qualunque titolo, al progetto di realizzazione dell'impianto di San Salvatore". Di più: si chiede "la sospensione immediata della conferenza di servizio già avviata" e che "i legali rappresentanti dell'Ente Provincia e l'Assessore delegato, nel caso di convocazione della conferenza di servizio, si impegnino ad esprimere il proprio parere negativo alla realizzazione dell'impianto". Richieste queste che trovano il consenso dei consiglieri provinciali dei Ds e dei dirigenti provinciali della coalizione di centrosinistra.

 

     

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