29/08/2007
Biomasse, al tavolo pure Comuni e Comitati
I
segretari trovano una mediazione che salvi la
faccia ai consiglieri provinciali ed al
presidente
E
Rutelli elogia ancora Nardone
La
possibile soluzione della crisi: ampliare il
numero di esperti incaricati di valutare i due
progetti
GIANNI DE BLASIO
Crisi alla Provincia verso la soluzione. A meno
di colpi di scena, la ricomposizione dovrebbe
avvenire recependo la delibera assunta dalla
giunta della Rocca il 31 luglio, quella che
demandava ai tecnici dell’ente, nonché a quelli
dell’Enea e della Fondazione Idis, che avevano
redatto il piano energetico ambientale, il
compito di effettuare una pre-valutazione dei
progetti. Due le proposte, tendenti a realizzare
centrali a biomasse per produrre energia
elettrica, nel territorio di S.Salvatore, nonché
in quello di Reino. Gruppo tecnico-scientifico
che, invece, ora sarà ampliato ad esperti
individuati dai due Comuni oltre che dai
Comitati civici.
Questa l’intesa raggiunta dai segretari
provinciali della coalizione, percorso che
sarebbe condiviso dal presidente. Ed, infatti,
ieri mattina la conferenza dei capigruppo ha
concordato per il 6 settembre di tornare in
consiglio. Due gli argomenti all’ordine del
giorno, provvedimenti in ordine alla delibera di
giunta sopracitata e dimissioni del presidente.
Sarebbe, questa, la soluzione individuata dal
centrosinistra per far rientrare la crisi e, nel
contempo, salvare la faccia sia dei consiglieri
che di Nardone. Il quale, ieri a Telese,
Francesco Rutelli ha ribadito la solidarietà al
presidente della Provincia: «Nardone ha avuto
ragione a sollevare questo problema. Se ci sono
proteste dei cittadini noi siamo rispettosissimi
dell' opinione di tutti. Ma non dobbiamo
spaventarci: la questione si risolverà con il
dialogo, basta non soffiare sul fuoco». Sul caso
Nardone, da registrare pure l’intervento di
Robertio Costanzo.
A
suo parere, Nardone non può prendersela più di
tanto se una volta il Consiglio Provinciale gli
volta le spalle. Nessuno può mettere in dubbio
la sua buona fede quando enfatizza la funzione
dei termovalorizzatori, però non si può pensare
che a Benevento non ci siano persone che non
possano condividerlo quando egli afferma che con
il voto del 20 agosto "si è cancellata una
grande opportunità di sviluppo".
«Non esageriamo! Con quel voto i consiglieri
provinciali forse hanno semplicemente avvertito
il dovere di approfondire l'esame del progetto
dei due termovalorizzatori, per corrispondere
anche alle civilissime riserve e critiche di
alcuni comitati civici». Nardone, sempre secondo
il presidente onorario dell’Udeur, la soluzione
del problema e la chiusura della vicenda le può
trovare nel documento approvato il 24 agosto dal
suo partito, i DS, in cui si invoca trasparenza,
preventiva informazione e una condivisione più
larga, autorevole e competente, per addivenire a
soluzioni rispettose della programmazione e
delle esigenze del territorio".
«Evidentemente
quando fu presentato il Piano Energetico
Ambientale della Provincia non vi fu una
sufficiente informazione né una larga e convinta
partecipazione. Se il P.E.A. fu esaminato nella
stessa condizione e con lo stesso
approfondimento riservati, nella scorsa
primavera, al documento strategico provinciale,
vi è di che preoccuparsi. Quindi è assolutamente
necessario confrontarsi, senza riserve mentali e
preconcetti, ma anche senza superbie
intellettuali, da parte di tutti, per stabilire
se conviene ed a chi conviene costruire impianti
di termovalorizzatori di quel tipo; ed anche per
chiarire quale correlazione vi può essere tra
termovalorizzatori, biomasse ed ecoballe; tra
energia eolica, templi del sole,
termovalorizzatori, MARSEC ed altre
progettualità innovative».
In
conclusione, a parere di Costanzo, Nardone non
deve turbarsi più di tanto. Nessun vuol
disconoscere le sue intuizioni modernizzatrici
ma egli non può assumere atteggiamenti reattivi
che potrebbero compromettere l'apprezzato lavoro
di nove anni alla guida della Provincia. E non
può sottrarsi al dovere di portare a termine il
mandato. Anche se con qualche sofferenza.
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