29 agosto 2007
Rutelli si vergogni di trattare cosi i cittadini
Vittorio Pagliarulo

 

 

E' oltremodo detestabile essere considerati emeriti imbecilli da una classe politica di livello dirigenziale e dai loro portaborse. Se, intanto, qualcuno mi dice che sono un imbecille e me lo dimostra, con molta umiltà mi inchino al luminare di turno e faccio il possibile di dare una rinfrescata ai neuroni attivi che mi sono rimasti.

 

Quando, per eccesso di luminosità intellettuale, si vuole far passare per imbecilli un'intera comunità, i 50.000 e passa abitanti della valle telesina, allora la cosa comincia a puzzare.

 

La cosa puzza ancora di più allorquando un politico di più alto lignaggio “senza sapere ne leggere ne scrivere“ - come si dice in gergo, per essere più incisivi – resta allibito non si capisce bene se per le dimissioni del Presidente della Provincia oppure per il secco e determinato rifiuto dei 50.000 e passa abitanti della valle telesina ad avere in casa propria il così detto “Termovalorizzatore a biomasse”.

 

Al vice premier è diventato peccato mortale vedersi toccare un diessino, specialmente sino al 14 ottobre quando verranno celebrate le primarie per eleggere il candidato a reggere il PD.

 

Pertanto, passata la festa dell'UDEUR, venga da noi a spiegarci cosa sono i termovalorizzatori a biomasse e cosa devono bruciare per consentire agli imprenditori bergamaschi di risparmiare sull'energia; chissà che non risulti essere più chiaro e convincente del dr. Nardone.

 

Biomasse per far funzionare in provincia di Benevento due centrali non ne abbiamo; anzi se per biomassa intendiamo finalmente gli scarti agricoli (principalmente paglia) e i residui della lavorazione del legno, allora bisogna procedere per gradi: a) costringere gli allevatori di bestiame bovino della provincia a cambiare mestiere allevando magari canarini che non hanno bisogno di lettiera a base di paglia; b) credere fermamente nella provvidenza divina affinché si verifichi ancora una volta il miracolo della moltiplicazione questa volta delle paglie visto che per le due centrali di San Salvatore Telesino e Reino ne occorrono ben 700 tonnellate al giorno (così ho letto su vivitelese dove si è scritto tanto e ancora di più sull'argomento).

 

Ai 20 Consiglieri Provinciali che hanno detto un no secco al Presidente Nardone, dimostrando alto senso di responsabilità per la salvaguardia dell'ambiente e delle persone che in questo ambiente vivono, mi permetto di dire che se il 6 settembre, in occasione del prossimo Consiglio Provinciale nel quale verrà trattata la delibera relativa alla realizzazione di termovalorizzatori a biomasse a San Salatore T. e Reino, avessero qualche ripensamento sulle decisioni assunte in argomento il 20 agosto scorso, vorrà dire che sono stati vittime di una solenne ubriacatura e che non rientrano più nei loro interessi sia i territori che gli elettori che hanno consentito loro di guadagnare l'ambito scranno in Consigliere Provinciale.

 

Vittorio Pagliarulo

 

 

 

     

 Valle Telesina


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