15 agosto 2007
Biomasse, il consiglio provinciale decide
AA VV

 

 

Provincia di Benevento

Comunicato Stampa n. 2363 del 06.08.2007

 

Il Consiglio provinciale è stato convocato dal Vice presidente Giuseppe Lamparelli per il giorno 20 agosto alle ore 11 in prima convocazione ed alla stessa ora del 27 agosto in seconda convocazione sul seguente unico punto all’ordine del giorno,

richiesto dai consiglieri Creta Giuseppe, Bozzi Giovanni, Capocefalo Spartico, Rubano Lucio, Barricella Raffaele:

 

“Realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica con termovalorizzazione delle biomasse in San Salvatore Telesino al confine con i comuni di Amorosi e Puglianello.

 

Discussione e approfondimento circa la compatibilità e la opportunità di detto impianto in relazione al Piano energetico provinciale, alla costruzione di altri impianti similari in provincia e soprattutto rispetto al territorio della valle telesina”.     

 


Provincia di Benevento

Comunicato Stampa n. 2368 del 09.08.2007

In relazione alla riunione del Consiglio provinciale di Benevento per il 20 agosto in prima ed il 27 agosto in seconda convocazione sulla “Realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica con termovalorizzazione delle biomasse in San Salvatore Telesino”, lo stesso vice presidente Giuseppe Lamparelli, che ha firmato l’ordine del giorno relativo, ha rilasciato la seguente dichiarazione.

“Su richiesta del Collega consigliere Spartico Capocefalo, si precisa che, nella imminente riunione del 20 agosto, l’Assemblea consiliare discuterà, in un’ottica di compatibilità con le previsioni contenute nel al Piano energetico provinciale, non solo dell’ipotizzato impianto per il trattamento di biomasse da realizzarsi in San Salvatore Telesino al confine con Amorosi e Puglianello, ma approfondirà, come del resto si intuiva dalla formulazione dell’ordine del giorno, anche la proposta di un analogo impianto proposto per il tenimento di Reino, nonché di qualunque altro similare da realizzarsi nel Sannio”.     

 


Michele Clarizia

 

Può un inceneritore a biomasse incenerire di tutto?

 

Da informazioni assunte nel “villaggio globale” sembrerebbe proprio di si, e riporto qui due esempi che la dicono lunga:

 

1. La sentenza del CONSIGLIO DI STATO Sez. V, nr. 5333 del 29 luglio 2004 con cui l'inceneritore a biomasse della ditta EN.A. s.p.a., con sede in Terni, è stata autorizzata ad integrare il "combustibile vegetale vergine"  anche con le farine di origine animale messe al bando per il fenomeno della "mucca pazza".

 

2. Una delibera della Regione Calabria del luglio 2004, ha autorizzato l'inceneritore a biomasse di Cutro, in Calabria, ad usare CDR per circa 20 mila tonnellate.

 


 

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

 

CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti)

 

 
Ecoballe ammassate in attesa di essere avviate alla combustione.

IL CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti), traduzione dell'acronimo inglese RDF (Refuse Derived Fuel), è un combustibile solido triturato secco ottenuto dal trattamento dei rifiuti solidi urbani, raccolto generalmente in blocchi cilindrici denominati ecoballe.

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it