Provincia di Benevento
Comunicato Stampa n. 2401 del
30.08.2007
In merito alle
notizie, commenti ed affermazioni apparse nei
giorni scorsi sulla stampa sui costi della
politica nel sannio e sulla questione delle
biomasse il presidente della provincia di
benevento on.le carmine nardone precisa quanto
segue.
l’attuale governo
nazionale di centro sinistra con la finanziaria
2007 ha inteso porre un
freno alle spese della politica cui il
precedente governo non aveva posto mano con
idonei strumenti di controllo. la provincia di
benevento, governata anch’essa dal centro
sinistra ed in linea con quella condotta di
rigore perseguita da sempre che, nel rispetto
del pluralismo (confronto maggioranza -
opposizione) ha avuto come obiettivo
l’efficienza ed il rigore, ha messo in campo
misure idonee a fronteggiare la lievitazione
delle spese già prima delle disposizioni
contenute nella finanziaria
2007. a tale riguardo, è
opportuno precisare che, al di là del numero dei
consiglieri presenti nei consigli di
amministrazione delle società dipendenti dalla
provincia, è stato imposto un tetto fisso di
spesa per gli emolumenti. infatti, tale tetto è
stato determinato – nel corso dell’assemblea del
marsec del 17 luglio 2006 e nel corso
dell’assemblea di sannioeuropa del 28.8.2006 -
in € 52.000 annui. con l’obbligo tassativo di
non sforarlo: tanto è vero che, per esempio, la
spesa consolidata per il 2006 di sannioeuropa
per emolumenti agli amministratori è stata
ancora inferiore e pari a € 39.867,11. se ne
deduce che tutti i consigli di amministrazione
di società dipendenti dalla provincia (a
prescindere dal numero dei componenti) costano
meno dei 156.000 euro all’anno di un “city
manager”. la provincia di benevento, pertanto, è
in grado di rispettare e rendere operativo, ben
prima della scadenza fissata al 22 novembre
2007, il decreto della presidenza del consiglio
che, come gli autorevoli parlamentari sanno,
pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 17
agosto 2007, impone un ridimensionamento al
numero dei consiglieri.
per quanto
attiene più in generale ai costi della politica,
sarebbe ora di portare finalmente a conoscenza
dei cittadini la spesa dettagliata che le casse
pubbliche hanno sostenuto per il programma di
riqualificazione e sviluppo sostenibile
(prusst)– capofila comune di benevento - in
questi anni. in particolare, sarebbe utile
sapere se corrisponde al vero che sono state
erogate somme per 4,5 milioni di euro dal
ministero delle infrastrutture; 3,5 dal
ministero del lavoro; 8,5 dal ministero
dell’agricoltura; a quanto ammontano gli
emolumenti dei dipendenti; a quanto le
consulenze esterne; cosa effettivamente ha
prodotto il prusst e in base a quale processo
di confronto democratico.
per quanto
attiene ad altre affermazioni più o meno
improvvisate e fuori dalla necessaria linea di
un rigore istituzionale si precisa:
a) non esiste
energia elettrica trasportabile a bergamo;
b) esistono
invece investitori che intendono realizzare
impianti nel mezzogiorno - e di tanto siamo
felici -: costoro intendono vendere l’energia
prodotta all’unico acquirente presente sul
mercato al momento, che è un acquirente
nazionale. così accade per i capitali
provenienti da bergamo: allo stesso modo,
accadrebbe se i capitali fossero svizzeri o
americani;
b) per quanto
attiene ai “benefit” territoriali (condivisibili
o meno che siano) nessuno ha chiesto un
confronto di merito rispetto ai progetti
presentati e che prevedono: corsi di formazione
per 100 persone, con 16 docenti; assunzione di
32 tecnici locali e 32 unità di indotto esterno;
fornitura di energia a costi agevolati sia al
comune interessato che alle imprese ed alle
classi sociali più bisognose; disponibilità a
cedere quote della società al capitale locale.
insomma, in un
momento di rissa nord-sud e di scontri tra i due
schieramenti, si è sviluppato - con un
trasparente rapporto istituzionale - un processo
in grado di attrarre investimenti per il
territorio sannita nell’ordine di 6-700 milioni
di euro per l’idroelettrico, fotovoltaico e le
biomasse.
per le biomasse
in particolare sono previsti fondi pubblici per
12,5 + 6,5 milioni di euro e circa 70 mln di
investimenti di privati: tutto ciò appare in
linea con quella forza di attrarre capitali per
uno sviluppo sempre meno dipendente dalla spesa
pubblica.
il presidente si
dichiara disponibile a qualunque confronto di
merito.
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