Il gruppo
consiliare di minoranza di San Salvatore
Telesino – composto da Emilio Bove, Elena
Fuschino, Pino Pacelli, Raffaele Pucino e Lucia
Vaccarella – ha presentato alla stampa un
documento sull’attuale situazione politica nel
paese. Il documento, a firma del dott. Pucino,
ma condiviso da tutto il gruppo consiliare,
analizza le principali questioni politiche che
saranno argomento di prossime discussioni e non
mancheranno di appassionare la vita politica
cittadina.
S.Salvatore
Telesino 06/10/07
Il nostro paese,
mai come quest’anno, è stato al centro di un
interesse spasmodico per una vicenda – il
TERMOVALORIZZATORE – che ha travalicato i nostri
confini territoriali, e si è estesa a tutto il
territorio provinciale e regionale.
Siamo l’epicentro
di una complessa e sporca vicenda che inizia nel
lontano 2004 e che solo oggi, venuti a
conoscenza di quello che si tramava alle nostre
spalle, riusciamo a percepirne la gravità e la
tragicità per le conseguenze che ne potrebbero
derivare per la nostra salute, il nostro
territorio, il nostro clima. Una vicenda fosca,
tenuta accuratamente nascosta ai propri
concittadini per tre lunghi anni dal nostro
sindaco che, badate bene, ha detto si alla
costruzione del termovalorizzatore nel lontano
2004 approvando il progetto e augurandosi che il
TERMOVALORIZZATORE venisse costruito
assolutamente sul nostro territorio. Manco si
fosse trattato di un parco divertimenti senza
capire ( o non volendo capire ) le nefaste e
irrimediabili nocive conseguenze a cui esponeva
i propri concittadini e il proprio territorio.
Bell’esempio di
amministratore se oggi, di fronte ad una vera e
propria sommossa popolare che ha mobilitato
tutti i comuni limitrofi, si erge a salvatore
della patria.
Ma aver detto no
in qualche riunione politica evidentemente non è
stato sufficiente per noi ma, fatto ancor più
grave, anche e soprattutto per alcuni suoi
stretti collaboratori. E le perplessità che
avevamo denunciato sull’operato del Sindaco in
questa vicenda emergono in tutta la loro
drammaticità.
Si dice che il
tempo è galantuomo perché la verità prima o poi
viene a galla e nella vicenda del
Termovalorizzatore è bastato avere un po’ di
pazienza e la verità, piano piano, emerge in
tutta la sua crudezza.
E’ datata 25
settembre 2007 (prot. N.9018) la nota che
l’Assessore La Fazia ha indirizzato al Sindaco
e, per conoscenza, a tutti i consiglieri
comunali nella quale rimette irrevocabilmente la
delega all’ambiente. Niente di eccezionale se
non fosse per le motivazioni che La Fazia scrive
nella nota.
Un atto di accusa
vero e proprio che inchioda alle sue
responsabilità il Sindaco Creta sulla vicenda
del Termovalorizzatore. Un fatto eclatante che
ci pone di fronte a seri interrogativi che il
Sindaco Creta ha l’obbligo di chiarire a noi,
gruppo di minoranza, ai suoi concittadini, ai
suoi elettori e a tutti gli amministratori e
abitanti della Valle Telesina.
La Fazia nella sua
lettera dichiara testualmente: «Il silenzio,
l’inazione, la frammentazione non possono essere
risposte adeguate…», e ancora «l’allarme ha
creato la necessità di risposte urgenti e
univoche, di scelte condivise tra tutti i
responsabili dell’amministrazione...» e
«ritengo doveroso restituirLe la delega
convinto… che Lei potrà operare con più
autonomia...».
Termina con un
grido di dolore quando afferma che: «avendo
espresso il mio “no” da sempre alla
realizzazione dell’impianto e convinto che il
nostro paese non necessita di strutture del
genere continuerò a lottare contro chiunque
vuole deturpare il nostro territorio..».
Preoccupante vero?
Un Assessore del
nostro comune che denuncia il proprio sindaco
accusandolo di non essere attivo, di tacere
fatti, di non saper prendere decisioni univoche
perché nella maggioranza c’è chi vuole,
fortissimamente vuole, l’impianto a biomasse.
Quindi, nell’impossibilità di fare alcunché,
messo in un angolo, La Fazia è costretto a
rimettere la delega all’ambiente oggi, per non
essere sputato in faccia domani dai suoi
concittadini e da tutta la comunità della Valle
qualora si verificasse lo scempio.
Ben fatto. La
Fazia ha tutto il nostro sostegno e la nostra
gratitudine per il coraggio e l’onestà che ha
avuto nel denunciare simili comportamenti.
Il sindaco se c’è
batta un colpo.
Faccia sentire la
sua voce. Spieghi perché un Assessore lancia
simili accuse.
Non può far finta
di niente. Convochi un incontro pubblico e
discutiamo della vicenda. Se gli manca il
coraggio allora si dimetta. Lasci
l’amministrazione di un paese ridotto oramai ai
minimi termini.
Moribondo, senza
prospettive, senza sviluppo, senza
progettualità. Non sappiamo più chi siamo, chi
vogliamo essere, dove vogliamo andare. E’ questo
che si vuole?
Raffaele Pucino
Gruppo consiliare
“ San Salvatore nel cuore”
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