29/08/2007 :: 15:52:0
Viespoli: conferenza pirotecnica tra biomasse e
nomine negli enti
Un
Pasquale Viespoli spumeggiante e sarcastico ha
tenuto una vivace conferenza stampa presso la
federazione del suo partito, AN, in via Carlo
Torre. Sferzate per tanti: da Mastella e il
mastellismo al presidente della Provincia
Carmine Nardone, dall’ex presidente della Camera
di Commercio Roberto Costanzo al sindaco di
Benevento Fausto Pepe. Gli argomenti principali:
la vicenda della localizzazione delle due
centrali per le biomasse nel Sannio e della
conseguente crisi apertasi alla Rocca dei
Rettori con le dimissioni di Nardone; i costi
della politica e le prospettive per la Casa
delle libertà e il centrodestra nel Sannio; la
vicenda dell’assessore Mosè Principe senza
delega ma ancora in Giunta a Palazzo Mosti. Per
Viespoli gli ultimi sviluppi polit
ici testimoniano l’assunto che il centrosinistra
quando vince le elezioni non riesce e non sa
governare. La vicenda-biomasse è un ulteriore
aspetto della realtà mediatico-virtuale che qui
prevale su quella vera, attraverso il finto
scontro tra l’innovazione rappresentata da
Nardone e il Piano Energetico Ambientale della
Provincia che le centrali le vogliono e
dall’altra parte i comitati civici e i gruppi
consiliari che non le vogliono. Per Viespoli
siamo invece di fronte a un processo di
colonizzazione del Sannio da parte della
Provincia di Bergamo di fatto divenuta
proprietaria della maggioranza della società che
dovrebbe costruire le centrali per le biomasse a
Reino e S. Salvatore Telesino. Per l’alleatino
semplicemente non c’è alcun interesse pubblico
per il Sannio nell’operazione.
L’energia prodotta sarà in favore delle
industrie lombarde, così come il management
delle aziende: al Sannio spetteranno solo le
briciole di una decina di posti di lavoro “la
manovalanza” e, “forse", una commessa per la
Marsec”, come ha precisato il senatore. “La
paglia non c’entra niente…”. Viespoli ha poi
aggiunto alzando il tono della voce: “Stiamo
candidando il Sannio a diventare fonte
energetica per altre province!”. Da qui la
domanda retorica: “Di cosa mai si dovrà occupare
la Commissione di controllo sulle centrali
ipotizzata da Nardone e composta da tecnici
dell’Enea e da altri?”. La questione non è
tecnica, quindi, ma politica, di qui la dura
censura dell’alleatino nei confronti dei vari
opinionisti e di tutti coloro che si sono
schierati a sostegno di Nardone.
Il
senatore beneventano poi ha posto il problema di
far rientrare nei numeri stabiliti da una
recente legge del Governo Prodi i consigli di
amministrazione dei vari enti e agenzie locali
(come l’Asea, l’Asia, il Patto Valle del Sabato,
il Patto Territoriale per Benevento, Art Sannio
e così via). Prima la Finanziaria e poi un
decreto e relativa circolare a luglio hanno
stabilito che tali Consigli devono essere
composti da 3 o al massimo 5 membri (ipotesi
questa solo riferibile all’Asia, se sarà per
l’occasione interamente versato il capitale).
Siccome alcuni enti, come ad esempio l’Asea, ne
hanno addirittura in carica 13 ci sarà un vero
dimagrimento: “Si tratta di 32 posti in meno –
ha chiosato ironico Viespoli -, roba da far
pensare quasi a una Cassa Integrazione per
coloro che resteranno senza posto…”.
Viespoli ha ricordato come i consigli di
amministrazione creati dal centrodestra a
Benevento già si fermavano a cinque posti: “Noi
facevamo le nomine per far funzionare gli enti,
loro per occuparli”. Il parlamentare ha quindi
chiesto ai rappresentanti di AN al Comune e alla
Provincia di Benevento di porre l’applicazione
di questa legge, subito, alla prima riunione
utile dei rispettivi Consigli. E all’uopo il
senatore ha rilanciato: meglio un solo
amministratore unico per ogni ente, anziché tre.
Magari, scelto, assieme all’Università, tra
giovani emergenti con ottimo curriculum che non
trovano lavoro, anziché come al solito con i
criteri della lottizzazione partitocratrica.
“Sarebbe un modo per creare finalmente una nuova
classe dirigente. “Questa è la vera innovazione
della politica – ha rimarcato l’ex sindaco di
Benevento – il resto è chiacchiericcio
satellitare (punzecchiando Nardone, NDR) od
ordinario mastellismo”.
E
qui il senatore non ha badato certo alle forme
denunciando, senza specificare, fenomeni di
personale “leccaculismo”. Senza fare nomi,
dunque, ma riferendosi a dei laici che avrebbero
tradito le loro origini per un servilismo senza
pari. Un nome invece l’ha fatto per esprimere un
altro tipo di critica, sotto forma di una
sarcastico siparietto: la nomina di Roberto
Costanzo, dagli anni ’50 politico di primo piano
nel Sannio, ad agosto alla guida del Prusst, (il
Programma per la riqualificazione e lo sviluppo
sostenibile del territorio) come animatore della
filiera agro-alimentare. Viespoli ha immaginato
un immigrato “uno di quelli anziani fatti venire
dal Canada, in occasioni come Futurity (la
recente iniziativa della Provincia, NDR),
realizzata con debiti fuori bilancio pari a
70.000 euro. Questi, sentendo associato il nome
di Costanzo (“ma chi è, quello che comandava
quando io sono dovuto emigrare?”) a quello del
rianimatore, chiede: "E’ Costanzo quello che
bisogna rianimare?" No, è lui il rianimatore!.
Ma questo non scrivetelo - ha poi detto sempre
con ironia Viespoli ai giornalisti, dato che li
aveva convocati per una conferenza stampa. Prima
di rincasare la dose aggiungendo che la vicenda
di Costanzo al Prusst era buona come una piece
da proporre per l’imminente rassegna teatrale
Benevento Città Spettacolo.
Viespoli si è poi rivolto all’unico
interlocutore avversario con cui – a suo avviso
- si possa parlare e confrontarsi per cercare di
tornare alla buona politica: “Mi riferisco a
Costantino Boffa di cui ho apprezzato il
silenzio sulla vicenda - biomasse. Con gli altri
di cosa si può parlare? Forse, di pallone…”. A
Boffa Viespoli ha chiesto un serrato confronto
pubblico per contrapporre programmi di sviluppo,
valori, proposte. "Per fare anziché biomasse,
massa critica". Infine la proposta di accorpare
le varie agenzie e gli enti esistenti in
un’unica Agenzia per lo sviluppo locale che
faccia da cabina di regia e da soggetto
innovatore.
Sulla visita di Berlusconi domani alla festa
dell’Udeur di Telese, Viespoli non ha fatto a
meno di ricordare quanto negativamente pesò il
forfait all’ultimo momento dato dal Cavaliere lo
scorso anno alla campagna elettorale a
Benevento. E soprattutto gli è servito per
ribadire la sua antica convinzione che di creare
una tripolarità tra la destra, il centro
mastelliano e la sinistra riformista. Viespoli
non ha risparmiato il sindaco di Benevento,
Fausto Pepe, sulla vicenda dell’assessore
comunale Claudio Mosè Principe cui ha tolto le
deleghe ai Lavori Pubblici, ma non il posto in
Giunta. “Pepe, a chi gli aveva chiesto (Il
Mattino, NDR) quando avrebbe risolto la strana
situazione, ha risposto non dipende da me, ma
dalla coalizione. Bene allora i beneventani
sappiano che non hanno eletto un sindaco (di cui
gli assessori sono collaboratori su suo nomina),
ma un semplice coordinatore della maggioranza
del centrosinistra! Per sua stessa ammissione!”.
Prima di Viespoli ha introdotto i lavori della
conferenza il presidente provinciale Salvatore
Verrillo che ha attaccato Nardone “un reoccio”,
prefigurando un dietrofront ordinato dai partiti
ai consiglieri provinciali per il Consiglio del
6 settembre, dopo il quale Nardone dovrebbe
ritirare le dimissioni. Da qui l’annuncio di
Verrillo che AN “deve cavalcare la protesta” dei
comitati civici di S. Salvatore. Non è mancato
un riferimento alla candidatura del presidente
del centrodestra alle prossime Provinciali di
maggio. Il dirigente di AN ha sottolineato gli
errori commessi cinque anni fa, quando stravinse
Nardone, e ha chiesto subito l’apertura di un
Tavolo programmatico del centrodestra:
“Altrimenti AN potrebbe muoversi autonomamente
rispetto a Forza Italia e all’Udc”. Breve
intervento anche del consigliere regionale
Antonio Della Ratta Ascierto che ha annunciato
per il 5 settembre a Napoli l’audizione dei
sindaci dei comuni interessati agli impianti per
le biomasse, da parte delle Commissioni
regionali Ambiente e Attività produttive. Lo
scopo è bloccare l’insediamento e mandare un
chiaro messaggio alla Conferenza di Servizio che
stando a Della Ratta si pronuncerà in meritò a
fine settembre.
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