30 agosto 2007
Viespoli: conferenza su biomasse e nomine
fonte: Il Quaderno.it

 

 

29/08/2007 :: 15:52:0

Viespoli: conferenza pirotecnica tra biomasse e nomine negli enti

Un Pasquale Viespoli spumeggiante e sarcastico ha tenuto una vivace conferenza stampa presso la federazione del suo partito, AN, in via Carlo Torre. Sferzate per tanti: da Mastella e il mastellismo al presidente della Provincia Carmine Nardone, dall’ex presidente della Camera di Commercio Roberto Costanzo al sindaco di Benevento Fausto Pepe. Gli argomenti principali: la vicenda della localizzazione delle due centrali per le biomasse nel Sannio e della conseguente crisi apertasi alla Rocca dei Rettori con le dimissioni di Nardone; i costi della politica e le prospettive per la Casa delle libertà e il centrodestra nel Sannio; la vicenda dell’assessore Mosè Principe senza delega ma ancora in Giunta a Palazzo Mosti. Per Viespoli gli ultimi sviluppi polit

ici testimoniano l’assunto che il centrosinistra quando vince le elezioni non riesce e non sa governare. La vicenda-biomasse è un ulteriore aspetto della realtà mediatico-virtuale che qui prevale su quella vera, attraverso il finto scontro tra l’innovazione rappresentata da Nardone e il Piano Energetico Ambientale della Provincia che le centrali le vogliono e dall’altra parte i comitati civici e i gruppi consiliari che non le vogliono. Per Viespoli siamo invece di fronte a un processo di colonizzazione del Sannio da parte della Provincia di Bergamo di fatto divenuta proprietaria della maggioranza della società che dovrebbe costruire le centrali per le biomasse a Reino e S. Salvatore Telesino. Per l’alleatino semplicemente non c’è alcun interesse pubblico per il Sannio nell’operazione.

L’energia prodotta sarà in favore delle industrie lombarde, così come il management delle aziende: al Sannio spetteranno solo le briciole di una decina di posti di lavoro “la manovalanza” e, “forse", una commessa per la Marsec”, come ha precisato il senatore. “La paglia non c’entra niente…”. Viespoli ha poi aggiunto alzando il tono della voce: “Stiamo candidando il Sannio a diventare fonte energetica per altre province!”. Da qui la domanda retorica: “Di cosa mai si dovrà occupare la Commissione di controllo sulle centrali ipotizzata da Nardone e composta da tecnici dell’Enea e da altri?”. La questione non è tecnica, quindi, ma politica, di qui la dura censura dell’alleatino nei confronti dei vari opinionisti e di tutti coloro che si sono schierati a sostegno di Nardone.

Il senatore beneventano poi ha posto il problema di far rientrare nei numeri stabiliti da una recente legge del Governo Prodi i consigli di amministrazione dei vari enti e agenzie locali (come l’Asea, l’Asia, il Patto Valle del Sabato, il Patto Territoriale per Benevento, Art Sannio e così via). Prima la Finanziaria e poi un decreto e relativa circolare a luglio hanno stabilito che tali Consigli devono essere composti da 3 o al massimo 5 membri (ipotesi questa solo riferibile all’Asia, se sarà per l’occasione interamente versato il capitale). Siccome alcuni enti, come ad esempio l’Asea, ne hanno addirittura in carica 13 ci sarà un vero dimagrimento: “Si tratta di 32 posti in meno – ha chiosato ironico Viespoli -, roba da far pensare quasi a una Cassa Integrazione per coloro che resteranno senza posto…”.

Viespoli ha ricordato come i consigli di amministrazione creati dal centrodestra a Benevento già si fermavano a cinque posti: “Noi facevamo le nomine per far funzionare gli enti, loro per occuparli”. Il parlamentare ha quindi chiesto ai rappresentanti di AN al Comune e alla Provincia di Benevento di porre l’applicazione di questa legge, subito, alla prima riunione utile dei rispettivi Consigli. E all’uopo il senatore ha rilanciato: meglio un solo amministratore unico per ogni ente, anziché tre. Magari, scelto, assieme all’Università, tra giovani emergenti con ottimo curriculum che non trovano lavoro, anziché come al solito con i criteri della lottizzazione partitocratrica. “Sarebbe un modo per creare finalmente una nuova classe dirigente. “Questa è la vera innovazione della politica – ha rimarcato l’ex sindaco di Benevento – il resto è chiacchiericcio satellitare (punzecchiando Nardone, NDR) od ordinario mastellismo”.

E qui il senatore non ha badato certo alle forme denunciando, senza specificare, fenomeni di personale “leccaculismo”. Senza fare nomi, dunque, ma riferendosi a dei laici che avrebbero tradito le loro origini per un servilismo senza pari. Un nome invece l’ha fatto per esprimere un altro tipo di critica, sotto forma di una sarcastico siparietto: la nomina di Roberto Costanzo, dagli anni ’50 politico di primo piano nel Sannio, ad agosto alla guida del Prusst, (il Programma per la riqualificazione e lo sviluppo sostenibile del territorio) come animatore della filiera agro-alimentare. Viespoli ha immaginato un immigrato “uno di quelli anziani fatti venire dal Canada, in occasioni come Futurity (la recente iniziativa della Provincia, NDR), realizzata con debiti fuori bilancio pari a 70.000 euro. Questi, sentendo associato il nome di Costanzo (“ma chi è, quello che comandava quando io sono dovuto emigrare?”) a quello del rianimatore, chiede: "E’ Costanzo quello che bisogna rianimare?" No, è lui il rianimatore!. Ma questo non scrivetelo - ha poi detto sempre con ironia Viespoli ai giornalisti, dato che li aveva convocati per una conferenza stampa. Prima di rincasare la dose aggiungendo che la vicenda di Costanzo al Prusst era buona come una piece da proporre per l’imminente rassegna teatrale Benevento Città Spettacolo.

Viespoli si è poi rivolto all’unico interlocutore avversario con cui – a suo avviso - si possa parlare e confrontarsi per cercare di tornare alla buona politica: “Mi riferisco a Costantino Boffa di cui ho apprezzato il silenzio sulla vicenda - biomasse. Con gli altri di cosa si può parlare? Forse, di pallone…”. A Boffa Viespoli ha chiesto un serrato confronto pubblico per contrapporre programmi di sviluppo, valori, proposte. "Per fare anziché biomasse, massa critica". Infine la proposta di accorpare le varie agenzie e gli enti esistenti in un’unica Agenzia per lo sviluppo locale che faccia da cabina di regia e da soggetto innovatore.

Sulla visita di Berlusconi domani alla festa dell’Udeur di Telese, Viespoli non ha fatto a meno di ricordare quanto negativamente pesò il forfait all’ultimo momento dato dal Cavaliere lo scorso anno alla campagna elettorale a Benevento. E soprattutto gli è servito per ribadire la sua antica convinzione che di creare una tripolarità tra la destra, il centro mastelliano e la sinistra riformista. Viespoli non ha risparmiato il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, sulla vicenda dell’assessore comunale Claudio Mosè Principe cui ha tolto le deleghe ai Lavori Pubblici, ma non il posto in Giunta. “Pepe, a chi gli aveva chiesto (Il Mattino, NDR) quando avrebbe risolto la strana situazione, ha risposto non dipende da me, ma dalla coalizione. Bene allora i beneventani sappiano che non hanno eletto un sindaco (di cui gli assessori sono collaboratori su suo nomina), ma un semplice coordinatore della maggioranza del centrosinistra! Per sua stessa ammissione!”.

Prima di Viespoli ha introdotto i lavori della conferenza il presidente provinciale Salvatore Verrillo che ha attaccato Nardone “un reoccio”, prefigurando un dietrofront ordinato dai partiti ai consiglieri provinciali per il Consiglio del 6 settembre, dopo il quale Nardone dovrebbe ritirare le dimissioni. Da qui l’annuncio di Verrillo che AN “deve cavalcare la protesta” dei comitati civici di S. Salvatore. Non è mancato un riferimento alla candidatura del presidente del centrodestra alle prossime Provinciali di maggio. Il dirigente di AN ha sottolineato gli errori commessi cinque anni fa, quando stravinse Nardone, e ha chiesto subito l’apertura di un Tavolo programmatico del centrodestra: “Altrimenti AN potrebbe muoversi autonomamente rispetto a Forza Italia e all’Udc”. Breve intervento anche del consigliere regionale Antonio Della Ratta Ascierto che ha annunciato per il 5 settembre a Napoli l’audizione dei sindaci dei comuni interessati agli impianti per le biomasse, da parte delle Commissioni regionali Ambiente e Attività produttive. Lo scopo è bloccare l’insediamento e mandare un chiaro messaggio alla Conferenza di Servizio che stando a Della Ratta si pronuncerà in meritò a fine settembre.

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it