Associazione Pro
Loco di Amorosi
Biomasse.un NO…. e qualche consiglio
La
Pro Loco di Amorosi ha seguito con attenzione lo
svolgersi degli eventi relativi alla
progettazione e all’eventuale realizzazione
dell’impianto di cui abbondantemente si sta
trattando.
Il
senso di pericolosità trasmesso efficacemente
dal Sindaco Della Morte è stato recepito come
fondato,argomentato e sicuramente preoccupante.
Tutte le sfaccettature tecniche sono state
indagate e da nessuna di esse si ricavano senso
di sicurezza per il futuro e sensazione di
evoluzione positiva della vicenda.
La
fumosità ambigua delle motivazioni di chi vuole
installare l’impianto e le sue sospette
utilizzazioni successive fanno sì che la
posizione della Pro Loco di Amorosi sia
senz’altro di contrasto ad un Progetto così
astutamente imposto al nostro Territorio e così
evidentemente subdolo nelle sue finalità .
La
Pro Loco di Amorosi – assodata la contrarietà al
Progetto per molteplici motivi – non vuole
esimersi dall’individuare alcune possibilità di
interventi e di tentativi da perseguire per la
risoluzione definitiva del “problema”.
Siamo consapevoli che le nostre posizioni si
affiancheranno e si accavalleranno a quelle di
quanti si stanno impegnando in varie forme a
scongiurare lo sciagurato Progetto:preghiamo chi
ha la pazienza di leggerci di considerarle un
contributo non supponente né negazionista
relativamente ad altre riflessioni in merito.
Una delle possibili soluzioni intraviste nei
Comuni interessati è la costituzione di Comitati
Civici che –in qualche forma – siano promotori
di resistenza al Progetto.
Pur rispettando nella maniera più assoluta
qualsiasi forma di aggregazione popolare su
qualsiasi tematica che riguardi il Territorio e
non essendo pregiudizialmente contrari alla
nascita di Comitati, siamo perplessi rispetto
all’idea che i Comitati stessi possano avere una
forza contrattuale o rappresentativa tale da
contrastare un’operazione di così imponente
portata economica e politica insieme.
Il
nostro pensiero va piuttosto alla Politica,la
Politica che fa e disfa ,che decide del destino
della gente ,delle sue fortune ma anche delle
sue disgrazie.
Il
problema – secondo noi – va spostato sul piano
della Politica alta e risolutiva:non vorremmo
essere pietra dello scandalo ma è singolare che
finora nessuno dei Sindaci e Consiglieri
Provinciali abbia ritenuto di mettere in
discussione il proprio mandato se la posizione
della Provincia e del presidente Nardone resta
quella determinata alla realizzazione
dell’impianto. Altrettanto singolare che nessuno
dei Sindaci e Consiglieri Provinciali abbia
ritenuto di chiamare in causa l’on. Clemente
Mastella ,indiscusso leader politico del nostro
territorio e – in particolare – unico e
fortissimo leader di riferimento dei Sindaci di
San Salvatore Telesino e Faicchio ( Consiglieri
Provinciali entrambi) nonché del Vice-sindaco di
Puglianello e delle Amministrazioni di tutti e
tre i Paesi nella loro compatta espressione
elettorale e amministrativa.
E’
un Territorio questo che vede una leadership
mastelliana fortissima,ulteriormente rafforzata
dall’aver conquistato la Presidenza del
Consiglio Regionale a favore dell’ on. Sandra
Lonardo Mastella.
Non vorremmo sminuire l’impegno e la volenterosa
partecipazione degli altri partiti ma la
presenza politica del gruppo che fa capo all’on.
Mastella è talmente assorbente che non è
possibile non abbia un ruolo risolutivo
in questa vicenda.
Senza superbia ma con riflessiva fermezza noi
crediamo che la questione debba essere affidata
ai leader politici del territorio,in primis
l’on. Mastella e crediamo che in prima linea in
questo coinvolgimento debbano esserci i
rappresentanti provinciali più autorevoli
dell’UDEUR che – guarda caso – sono anche i
Sindaci dei Comuni più direttamente
interessati alla vicenda.
A
spingere verso questa forma di “soluzione”
intercomunale noi riteniamo possa essere il
Sindaco di Amorosi che in questa fumosa vicenda
è figura certamente non interessata da sospetti
e quindi titolato pienamente ad investire i suoi
colleghi dei Comuni vicini ad interessare alla
vicenda l’on. Mastella,visto il suo ruolo
politico determinante sia a livello regionale
che nazionale.
Non immaginiamo motivi che dovrebbero indurre
l’on. Mastella a disinteressarsi della vicenda
per cui non vediamo perché non debbano
interessarlo i suoi più fedeli e inossidabili
referenti politici del “territorio sfregiato”.
Siamo certi che qualcuno magari preferirebbe
risolvere con metodiche e percorsi diversi:noi
saremmo felicissimi se ciò accadesse ma non
riteniamo saggio escludere alcuna possibilità.
Al
Sindaco di Amorosi e a tutti coloro interessati
alla risoluzione del problema vogliamo ricordare
che a breve il nostro territorio sarà
praticamente “invaso” dalla Politica di alto
livello:la Festa dell’UDEUR porterà qui tutto il
Governo e tutta l’opposizione.
Noi suggeriremmo di organizzare a Telese nella
circostanza iniziative di informazione ma anche
una grande manifestazione di silenziosa ,
civile ferma e determinata protesta – con
tutti i Sindaci a guidarla ovviamente - contro
la violenza perpetrata al nostro territorio.
Ciò affinché i Politici che tutto possono quando
vogliono si rendano conto del dramma possibile e
siano affianco alle popolazioni interessate per
eliminare il rischio probabile.
Il nostro impegno
non si esaurisce qui:ogni iniziativa tendente ad
una concreta soluzione ci vedrà presenti e
vigili!
Amorosi,2 agosto 2007
Per la Pro Loco di Amorosi
Il
Presidente
Angelo Salvione
05/08/2007 Il Mattino
IL
CASO SAN SALVATORE «Biomasse, tocca alla
politica»
Salvione: si attivino i sindaci dell’Udeur
Amorosi. «Biomasse: un no e qualche consiglio» è
l’incipit dell’intervento con cui il presidente
della Pro Loco di Amorosi, Angelo Salvione,
prende posizione sull’impianto che dovrebbe
sorgere a San Salvatore Telesino. Sposando le
argomentazioni del sindaco Della Morte, Salvione
spiega: «La fumosità delle motivazioni di chi
vuole installare l’impianto fanno sì che la
posizione della Pro Loco di Amorosi sia
senz’altro di contrasto al un progetto così
astutamente imposto al nostro territorio.
Tuttavia non vogliamo esimerci dall’individuare
alcune possibilità di interventi e di tentativi
da perseguire per la risoluzione del problema».
Salvione esprime innanzitutto perplessità
rispetto alla creazione di comitati civici di
resistenza al progetto: «Dubitiamo - dice - che
i comitati possano avere una forza contrattuale
o rappresentativa tale da contrastare
un’operazione di così imponente portata
economica e politica». E a proposito di
politica, «è singolare che finora nessuno dei
sindaci e consiglieri provinciali abbia ritenuto
di mettere in discussione il proprio mandato se
la Provincia resta determinata alla
realizzazione dell’impianto.
Altrettanto singolare che nessuno dei sindaci e
consiglieri provinciali abbia ritenuto di
chiamare in causa il ministro Mastella, leader
di riferimento dei Sindaci di San Salvatore e
Faicchio ( Consiglieri Provinciali entrambi)
nonché del vicesindaco di Puglianello e delle
amministrazioni di tutti e tre i paesi nella
loro compatta espressione elettorale e
amministrativa».
La
sua opinione è che la risoluzione del caso San
Salvatore vada affidata a Mastella, oltre che
agli altri leaders politici del territorio; e
suggerisce che sia il sindaco di Amorosi ad
attivarsi in questo senso presso i sindaci dei
comuni vicini; «non immaginiamo - aggiunge il
presidente della Pro loco - motivi che
dovrebbero indurre l’onorevole Mastella a
disinteressarsi della vicenda per cui non
vediamo perché non debbano interessarlo i suoi
più fedeli referenti politici del territorio
sfregiato».
In
proposito Salvione suggerisce che in occasione
delle Festa dell’Udeur di Telese vengano
organizzate "iniziative di informazione" ma
anche una grande manifestazione di silenziosa,
civile ferma e determinata protesta contro la
violenza perpetrata al nostro territorio».
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