In
marcia contro l’inceneritore, senza il sindaco
San Salvatore Telesino / Il comitato ‘Terra mia’
in piazza. Il primo cittadino, Giuseppe Creta,
diserta l’iniziativa e si fa sostituire dal
vice, Pasquale Izzo Musica e canti, il popolo
del ‘no al termovalorizzatore’ manifesta
pacificamente. Soddisfatti gli organizzatori C’è
stata partecipazione. La marcia organizzata a
San Salvatore Telesino dal comitato
intercomunale “Terra mia” ha sicuramente
interessato.
Non si è visto Creta: il sindaco di San
Salvatore ha mandato il suo vice, Pasquale Izzo,
e molti dei componenti della giunta. Il corteo,
aperto da uno striscione con la scritta del
comitato “Terrra mia” si è unito in piazza
Salvatore Pacelli al gruppo di ciclisti
provenienti da Telese Terme, poi ha proseguito
fino a piazza Nazionale dove si è diviso: i
ciclisti per via Villa e il corteo per corso
Garibaldi. Ricongiungimento a largo Roma e
proseguimento fino a piazza Nazionale dove si è
svolto il concerto “musica per la mia terra” con
la partecipazione di Enrico Capuano, Discede,
Musicalia Aurunca, Suoni Barricati, Umberto
Esposito, Glee’s, Agnese Ginocchio.
“Questa grande partecipazione – ha commentato
Emilio Bove del comitato - ci rincuora.Vuol dire
che c’è sensibilità popolare su questi
argomenti. La lotta è ancora lontana dall’essere
vinta. La delibera del consiglio provinciale è
solo uno dei traguardi che devono essere
raggiunti, per far sì che la costruzione di
questo inceneritore possa essere finalmente
scongiurata”.
“Mi aspettavo questa partecipazione – ha
dichiarato Gianni Liverini, ispiratore del
comitato -.. Credo sia la prima volta che in
Valle Telesina si mobiliti così tanta gente: ci
sono ciclisti, contadini con trattori, pedoni,
tutta gente interessata in modo sincero al
problema. Questo deve essere tenuto in debito
conto da chi deve decidere sulla sorte di questo
termovalorizzatore”.
“Questa manifestazione è importante per tre
motivi – ha evidenziato il vice sindaco Pasquale
Izzo -: innanzitutto è una affermazione di
democrazia del popolo che riprende in mano le
redini del suo destino. E’ un momento di
solidarietà tra i paesi della Valle Telesina. E’
un momento di unione perché in questo momento
istituzioni, associazioni e comitati civici si
uniscono per perseguire un unico intento: quello
di evitare che venga costruito il
termovalorizzatore”.
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