Il
giorno dopo l’incontro dei comitati civici in
lotta con il vice premier Francesco Rutelli.
Commenti, polemiche e prospettive nella lotta al
termovalorizzatore di San Salvatore Telesino. I
comitati civici hanno consegnato un documento al
ministro per ribadire il loro no alla
costruzione dell’inceneritore. “Una violenta e
fuorviante campagna politica vuole farci passare
per retrogradi e fondamentalisti, ma
significhiamo il nostro favore nei confronti
delle fonti energetiche alternative; reclamiamo
il diritto di partecipazione alle scelte del
territorio secondo la convenzione di Arhus;
auspichiamo il rispetto del Piano Energetico
Ambientale della Provincia di Benevento (P.E.A.)
già approvato; denunciamo quello che, in ogni
caso, è un inganno politico-amministrativo per
imporre un inceneritore coprendolo con il nobile
nome di Termovalorizzatore a biomassa”.
L’ammissione della popolazione della Valle
Telesina ad un tavolo di concertazione a mezzo
dei numerosi comitati che la rappresentano. è la
richiesta girata al ministro.
Critiche a Rutelli dal comitato civico di San
Salvatore Telesino. Secondo l’organizzazione il
numero due del governo Prodi avrebbe
“gentilmente ribadito la sua posizione: siamo
inadeguati mentalmente, con le nuove tecnologie
non ci potrà succedere nulla... Pensavamo di non
aver compreso quello che intendeva dire davvero.
Il vicepremier Rutelli lo ha chiarito
direttamente dal palco qualche minuto dopo
dichiarando ancora una volta tutto il sostegno
possibile al quasi dimissionario presidente
Nardone… D’altra parte cosa ci aspettavamo? – si
chiede il comitato - Qualche parolina sul
mancato coinvolgimento della popolazione,
un’altra sulla disponibilità a studiare le carte
(come? quando?) insomma un atto gentile verso
chi non è in grado di capire”.
Infine il comitato civico di San Salvatore crede
che “sia possibile riparlarne e far capire le
ragioni di tutta la gente che insieme a noi
lotta per contrastare questi
“Termovalorizzatori”, Dopotutto il vicepremier
ha detto anche che tutto si risolverà con il
dialogo…”
Il
sindaco di Amorosi, Luigi Della Morte. In una
lettera a Rutelli ha espresso il rammarico e
l’amarezza per “le accuse di fondamentalismo
alle Istituzioni locali della provincia di
Benevento perché hanno causato le dimissioni di
Nardone.
“Il Consiglio Provinciale di Benevento – si
legge nella lettera - su sollecitazione
dell’Assemblea dei Sindaci della Valle Telesina
di cui faccio parte, si è espresso, con
coerenza, sulla conformità dei progetti delle
centrali a biomasse al Piano Energetico
Ambientale approvato dal Consiglio Provinciale
stesso.
Il
rammarico viene fuori dal fatto che si assume la
posizione di sostegno senza ritenere doveroso,
in quanto Presidente della Margherita,
confrontarsi con i rappresentanti locali del
Partito e l’amarezza perché si esprimono giudizi
senza conoscere l’oggetto della discussione che
non è relativa ad una centrale a biomasse, come
dice l’On. Nardone, ma “l’autorizzazione alla
realizzazione delle operazioni di smaltimento
con recupero energetico a mezzo di un impianto
di valorizzazione energetica attraverso ciclo
termico in forno a griglia di rifiuti non
pericolosi a matrice prevalentemente lignea
quali biomasse residuali di natura vegetale
assimilabile a fonti rinnovabili in località San
Salvatore Telesino”. Stampa questo artico
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