30 giugno 2007
S.Salvatore, centrale a biomasse: no del sindaco
Sannio Quotidiano    29-06-2007

 

 

Giuseppe Creta chiarisce la sua posizione sull’impianto e convoca un consiglio aperto

Luigi Della Morte (Amorosi) pronto a proteste vigorose.

I dubbi di Tonino Bartone (Puglianello)

“Inizialmente, di fronte ad un progetto con tanto di garanzie espressa dagli organi preposti alla valutazione dell’impatto ambientale, si può anche essere disponibili ad esaminarlo, ma quando, poi, dall’approfondimento della materia dovessero nascere dei dubbi come nel nostro caso, allora non siamo più disponibili a considerare una centrale per la produzione di energia elettrica con termovalorizzatore di biomasse sul nostro territorio”. Categorico Giuseppe Creta, sindaco di San Salvatore Telesino che ha già presentato in conferenza dei servizi una dettagliata relazione tecnica contro la delocalizzazione e per consolidare il fronte contrario all’impianto, oggi stesso si adopererà per convocare un consiglio comunale aperto per il 6 luglio, ore 16.30, nella sala conferenze dell’ex Municipio.

All’assemblea saranno invitati i sindaci di Amorosi e Puglianello, coinvolti con San Salvatore Telesino (l’area di contrada San Mennitto dove dovrebbe sorgere l’impianto si trova al confine con i tre Comuni), il presidente della Provincia e l’assessore all’Ambiente, i rappresentanti sanniti in seno al consiglio regionale, i cittadini. Luigi Della Morte, sindaco di Amorosi commenta: “Sull’argomento la posizione della amministrazione comunale nella sua interezza è di un no fermo e intrattabile in quanto si ritiene la realizzazione dannosa per lo sviluppo dell’intera area, interessata da produzione agricole di alto pregio (vini doc, biologici, produzione di mozzarella di bufala campana dop) e da vincoli ambientali relativi alle zone di interesse comunitario”. Iniziative dal punto di vista istituzionale e politico o giuridico-amministrativo non mancano e Della Morte non trascura di considerare anche proteste vigorose per la salvaguardia della territorialità che, come precisa, “Non la svendiamo a chicchessia e a nessun prezzo. Vedremo con i fatti – aggiunge - chi sarà vicino alla mostra posizione e chi non e da questo potremo trarre delle riflessioni di carattere politico”. Una valutazione che suona come un monito.

Tonino Bartone numero due dell’amministrazione in carica fino a un mese fa sindaco di Puglianello. Il suo è un intervento più tecnico frutto anche della sua esperienza alla guida del Consorzio rifiuti Bn 2. “ Le posizioni ferme e decise – esordisce – espresse dall’amministrazione di San Salvatore nella persona del sindaco Giuseppe Creta in sede di conferenza di servizi tenutasi presso la Regione Campania – settore provincia di Benevento – sono da me fortemente condivise per la chiarezza e per la qualità delle argomentazion. Le perplessità sviluppate dal primo cittadino sansalvatorese sono risultate il frutto di uno studio commissionato dall’amministrazione che ha fatto emergere alcune incongruenze che portano a giustificare i sospetti sollevati anche da Della Morte, sindaco di Amorosi. Mi riesce difficile immaginare la localizzazione di una centrale elettrica a biomasse – prosegue Bartone – in un area dove le materie prime necessarie alla sua alimentazione sono scarse. Si potrebbe ovviare con l’approvvigionamento da fuori regione, ma questo comporterebbe un impatto ambientale notevole poiché un primo studio ipotizza l’arrivo di 50 camion al giorno di materiale di alimentazione. Per effetto del trasporto si rischierebbe, così come evidenziato in una relazione tecnica “di immettere in atmosfera un quantitativo di anidride carbonica dello stesso ordine di grandezza di quella emessa da una centrale a combustibile fossile della stessa potenza. Il dubbio che si possa ricorrere ad un combustibile di supporto è concreto per cui potremmo ritrovarci a nostra insaputa sul territorio un impianto predisposto ed idoneo al trattamento delle cosiddette ecoballe.

Tutto questo potrebbe mettere in discussione quanto di buono si è immaginato finora sul piano provinciale dagli sforzi del nostro presidente che dovrebbe portare la nostra provincia al superamento dell’emergenza rifiuti grazie alla dissociazione molecolare; la nuova tecnologia di smaltimento rifiuti che non emette sostanze inquinanti nell’atmosfera, consuma meno dei termovalozzatori e riclassificatori e permette di produrre il 30% in più di energia”. Una uova tecnologia sperimentata con successo negli States ed esaltata da Bartone anche perchè non comporta produzione di diossina e fumi. “La nostra emergenza in questo momento .conclude il vice sindaco di Puglianello - non è quella di aumentare l’efficienza energetica regionale attraverso la costruzione delle centrali elettriche a biomasse né quella di evitare le multe alla nostra nazione comminate dalla Cee a causa della mancata produzione dei certificati verdi. La nostra emergenza è quella di individuare al più presto quel percorso virtuoso sul piano provinciale che ci consenta di determinare il governo della filiera rifiuti in modo ottimale e nel rispetto del principio della autosufficienza”.

 

 

     

 Valle Telesina


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