Giuseppe Creta chiarisce la sua posizione
sull’impianto e convoca un consiglio aperto
Luigi Della Morte (Amorosi) pronto a proteste
vigorose.
I
dubbi di Tonino Bartone (Puglianello)
“Inizialmente, di fronte ad un progetto con
tanto di garanzie espressa dagli organi preposti
alla valutazione dell’impatto ambientale, si può
anche essere disponibili ad esaminarlo, ma
quando, poi, dall’approfondimento della materia
dovessero nascere dei dubbi come nel nostro
caso, allora non siamo più disponibili a
considerare una centrale per la produzione di
energia elettrica con termovalorizzatore di
biomasse sul nostro territorio”. Categorico
Giuseppe Creta, sindaco di San Salvatore
Telesino che ha già presentato in conferenza dei
servizi una dettagliata relazione tecnica contro
la delocalizzazione e per consolidare il fronte
contrario all’impianto, oggi stesso si adopererà
per convocare un consiglio comunale aperto per
il 6 luglio, ore 16.30, nella sala conferenze
dell’ex Municipio.
All’assemblea saranno invitati i sindaci di
Amorosi e Puglianello, coinvolti con San
Salvatore Telesino (l’area di contrada San
Mennitto dove dovrebbe sorgere l’impianto si
trova al confine con i tre Comuni), il
presidente della Provincia e l’assessore
all’Ambiente, i rappresentanti sanniti in seno
al consiglio regionale, i cittadini. Luigi Della
Morte, sindaco di Amorosi commenta:
“Sull’argomento la posizione della
amministrazione comunale nella sua interezza è
di un no fermo e intrattabile in quanto si
ritiene la realizzazione dannosa per lo sviluppo
dell’intera area, interessata da produzione
agricole di alto pregio (vini doc, biologici,
produzione di mozzarella di bufala campana dop)
e da vincoli ambientali relativi alle zone di
interesse comunitario”. Iniziative dal punto di
vista istituzionale e politico o
giuridico-amministrativo non mancano e Della
Morte non trascura di considerare anche proteste
vigorose per la salvaguardia della
territorialità che, come precisa, “Non la
svendiamo a chicchessia e a nessun prezzo.
Vedremo con i fatti – aggiunge - chi sarà vicino
alla mostra posizione e chi non e da questo
potremo trarre delle riflessioni di carattere
politico”. Una valutazione che suona come un
monito.
Tonino Bartone numero due dell’amministrazione
in carica fino a un mese fa sindaco di
Puglianello. Il suo è un intervento più tecnico
frutto anche della sua esperienza alla guida del
Consorzio rifiuti Bn 2. “ Le posizioni ferme e
decise – esordisce – espresse
dall’amministrazione di San Salvatore nella
persona del sindaco Giuseppe Creta in sede di
conferenza di servizi tenutasi presso la Regione
Campania – settore provincia di Benevento – sono
da me fortemente condivise per la chiarezza e
per la qualità delle argomentazion. Le
perplessità sviluppate dal primo cittadino
sansalvatorese sono risultate il frutto di uno
studio commissionato dall’amministrazione che ha
fatto emergere alcune incongruenze che portano a
giustificare i sospetti sollevati anche da Della
Morte, sindaco di Amorosi. Mi riesce difficile
immaginare la localizzazione di una centrale
elettrica a biomasse – prosegue Bartone – in un
area dove le materie prime necessarie alla sua
alimentazione sono scarse. Si potrebbe ovviare
con l’approvvigionamento da fuori regione, ma
questo comporterebbe un impatto ambientale
notevole poiché un primo studio ipotizza
l’arrivo di 50 camion al giorno di materiale di
alimentazione. Per effetto del trasporto si
rischierebbe, così come evidenziato in una
relazione tecnica “di immettere in atmosfera un
quantitativo di anidride carbonica dello stesso
ordine di grandezza di quella emessa da una
centrale a combustibile fossile della stessa
potenza. Il dubbio che si possa ricorrere ad un
combustibile di supporto è concreto per cui
potremmo ritrovarci a nostra insaputa sul
territorio un impianto predisposto ed idoneo al
trattamento delle cosiddette ecoballe.
Tutto questo potrebbe mettere in discussione
quanto di buono si è immaginato finora sul piano
provinciale dagli sforzi del nostro presidente
che dovrebbe portare la nostra provincia al
superamento dell’emergenza rifiuti grazie alla
dissociazione molecolare; la nuova tecnologia di
smaltimento rifiuti che non emette sostanze
inquinanti nell’atmosfera, consuma meno dei
termovalozzatori e riclassificatori e permette
di produrre il 30% in più di energia”. Una uova
tecnologia sperimentata con successo negli
States ed esaltata da Bartone anche perchè non
comporta produzione di diossina e fumi. “La
nostra emergenza in questo momento .conclude il
vice sindaco di Puglianello - non è quella di
aumentare l’efficienza energetica regionale
attraverso la costruzione delle centrali
elettriche a biomasse né quella di evitare le
multe alla nostra nazione comminate dalla Cee a
causa della mancata produzione dei certificati
verdi. La nostra emergenza è quella di
individuare al più presto quel percorso virtuoso
sul piano provinciale che ci consenta di
determinare il governo della filiera rifiuti in
modo ottimale e nel rispetto del principio della
autosufficienza”.
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