25 ottobre 2007

Biomasse, ruolo "chiave" di Creta nella vicenda

Sannio Quotidiano   25-10-2007 

 

 

«Chiarezza sul termovalorizzatore»

E’ ancora polemica tra gli amministratori sansalvatoresi in merito alla vicenda termovalorizzatore. Una sorta di continuo ping-pong circa l’effettiva attribuzione delle responsabilità. A ritornare sulla questione è Raffaele Pucino, consigliere comunale di minoranza, che attacca nuovamente il primo cittadino Creta sottolineandone – a suo dire - il ruolo “chiave” avuto nella vicenda.

E’ ancora polemica tra gli amministratori sansalvatoresi in merito alla vicenda termovalorizzatore. Una sorta di continuo ping-pong circa l’effettiva attribuzione delle responsabilità. A ritornare sulla questione è Raffaele Pucino, consigliere comunale di minoranza, che attacca nuovamente il primo cittadino Creta sottolineandone – a suo dire - il ruolo “chiave” avuto nella vicenda.

“Non manco mai gli appuntamenti, soprattutto quando a chiamarmi in causa è il primo cittadino del mio paese e quando il tema è enormemente importante, anzi vitale, per la nostra comunità - ha esordito Pucino in un comunicato stampa -. Una fosca vicenda, quella del termovalorizzatore, nata nel lontano 2004 di cui, ancora oggi, non riusciamo a stabilire come e perché è stato possibile tenerne all’oscuro una intera comunità. Si ha l’impressione di trovarsi impantanati in una melmosa e putrida palude dove ogni impercettibile movimento aggrava, e di non poco, la situazione. E quello che ci era parso chiaro ieri non è più vero il giorno dopo. Gli attori e le comparse cambiano ogni giorno alla luce di nuove rivelazioni. L’ultima e, per me, più eclatante è stata quella che ho letto nell’articolo pubblicato sulle pagine del Sannio quotidiano lo scorso 21 ottobre.

Il sindaco – ha spiegato il consigliere di minoranza – mi ha tirato dentro affermando che: “Il dott. Pucino sapeva e non ha parlato…” ” o meglio “…voleva parlare ma glielo hanno impedito…” chiudendo dicendo “… saremmo curiosi di sapere…”. Una curiosità che Pucino cerca di soddisfare con la sua esposizione dei fatti.

“Nel mese di maggio – ha sottolineato - , a campagna elettorale iniziata e avendo, in sede di presentazione della lista, accennato all’ipotesi della costruzione di un termovalorizzatore nel nostro paese (vox populi), volevo organizzare un convegno per trattare questo tema ritenendolo attualissimo e di grande interesse. I miei colleghi di lista hanno ritenuto di non farlo alla luce del poco tempo a disposizione e, non ultimo, per la scarsità d’informazioni che si avevano al riguardo. Questo è quello che è successo. Nessun intrigo, nessuna copertura, nessuno che poteva o può tapparmi la bocca”.

Poi Pucino continua la sua esposizione dei fatti puntando il dito nei confronti del primo cittadino Creta. “Il sindaco – ha precisato Pucino - sostiene che Emilio Bove ha gravi colpe nella vicenda perché, in qualità di consigliere, è venuto meno a quelle che erano le sue prerogative: indirizzo e controllo. Non voglio giustificare, né potrei farlo, l’operato della minoranza di allora. Non conosco a fondo quello che è successo. Ma parliamo di un gruppo di minoranza. Se non erro – ha poi sottolineato il consigliere comunale - ve n’era un altro, quello di Romano-La Fazia, che si trovava nelle stesse condizioni di Bove & C. O no? Il sindaco dovrebbe spiegare ai nostri concittadini come mai condanna Bove ed assolve Romano-La Fazia? Non avevano anche loro le stesse funzioni, gli stessi obblighi, gli stessi doveri? Non è perché adesso, sedendo alla destra del “Padre” hanno “espiato” le loro colpe? Cherubini senza macchia e senza infamia che oggi, chissà perché, arringano le folle giurando sul loro impegno e sulla loro totale devozione ad un popolo che, non più tardi di qualche mese fa, hanno deliberatamente e proditoriamente tradito?

Vogliamo restituire un minimo di credibilità all’operato di chi si occupa di cosa pubblica? Vogliamo spiegare una volta e per tutte, dopo aver accertato e condiviso le colpe dei due gruppi di minoranza di allora, le responsabilità di chi aveva ed ha le leve del comando? Non ritiene, il sindaco, che, in fondo in fondo, le sue responsabilità siano un po’ più gravi?”. Diversi gli interrogativi proposti. Quesiti che Pucino rivolge in maniera ancora più diretta al sindaco Creta. “Hai voluto che il termovalorizzatore si facesse o no – chiede Pucino a Creta - ? Come e perché si è deciso di farlo a San Salvatore? Eri a conoscenza (sì, lo eri) della lettera della Vocem nel 2005 al Presidente della Provincia Nardone circa la possibilità che l’impianto così progettato, con qualche modifica, poteva assolvere a due funzioni: bruciare materiale organico a matrice vegetale e CDR (Combustibile Derivato da Rifiuti) prodotto in provincia di BN? Forse avete inteso CDR come acronimo di: Con Dovuto Rispetto e per questo non hai allertato i tuoi concittadini? (…)

Perché, a tutt’oggi, non hai mai ritenuto di dover rispondere all’Ing. Visalli della Vocem che con complesse analisi tecniche mira a farci ingoiare il rospo che assolutamente non vogliamo mandare giù? Non ritieni che sia, per il sindaco di una comunità, un dovere prima che un obbligo? E quali gli accordi, all’epoca, tra Vocem e Amministratori?”.

Tante le domande che il rappresentante della minoranza rivolge al sindaco e che secondo Pucino meriterebbero una risposta immediata ed esauriente. “Bisogna fare chiarezza e, dal nostro punto di vista, costi quel che costi. Tutti i tasselli di questo sporco mosaico devono trovare la loro giusta collocazione. La verità prima di tutto. Poi – conclude Pucino -possiamo sederci e discutere”.

 

 

 

     

 Valle Telesina


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