Valle Telesina: Sette sindaci: la tutela della
valle soprattutto
Centrale a biomasse / Si allarga il fronte del
no. Si discute sulle iniziative per ostacolare
l’insediamento San Salvatore, Amorosi,
Castelvenere, Faicchio, Guardia, Solopaca e
Telese discutono le forme di lotta I sindaci di
San Salvatore Telesino, Amorosi, Castelvenere,
Faicchio, Guardia Sanframondi, Solopaca, Telese
Terme, il presidente della Comunità Montana del
Titerno, unitamente ad amministratori dei Comuni
partecipanti ed all’assessore all’ambiente di
San Salvatore Telesino, si sono riuniti l’altro
giorno, per discutere della realizzazione di una
centrale elettrica a biomasse nel Comune di San
Salvatore Telesino a confine con i Comuni di
Amorosi e Puglianello ed approntare una azione
comune al fine di salvaguardare e tutelare il
territorio dell’intera Valle Telesina.
Netto il “no” alla centrale a biomasse,
racchiuso in un documento che evidenzia altri
elementi: - “ la Centrale che si vuole
realizzare ha un impatto ambientale devastante,
considerata la vocazione agricola dell’intero
territorio (estese colture di vigneti pregiati e
numerose aziende zootecniche e di
trasformazione), commerciale, artigianale e
turistica; - la Valle Telesina ha l’ormai raro
privilegio di avere un bassissimo tasso di
inquinamento per cui una installazione del
genere arrecherebbe un pregiudizio irrimediabile
all’ecosistema, con “ricadute”gravi (in termini
di salute, vivibilità, sviluppo) per le
generazioni future; - l’approvvigionamento delle
materie prime nell’ambito provinciale non
potrebbe mai garantire la messa a regime
dell’impianto perché gli “scarti vegetali”, i
resti di colture agricole prodotti nella nostra
Provincia non sarebbero sufficienti a garantirne
il funzionamento.
Il
Piano Energetico Ambientale, votato dai
consiglieri provinciali, a cui il Presidente
Nardone si richiama nelle sue dichiarazioni,
nell’affrontare la possibilità di un impianto a
biomasse in Provincia di Benevento, conclude,
dopo l’esposizione di una analisi ed uno studio
approfondito del territorio, che si potrebbe
realizzare un solo impianto, nella zona del
Fortore tra S. Bartolomeo e S. Marco dei Cavoti,
con una potenza netta: 8.5 MW alimentata
principalmente a paglia di frumento con consumo
di biomasse di 60.000 tss/anno, con 8.000 h/anno
di funzionamento producendo una energia di 68
GWh/anno e per un periodo di 15 anni. Su
richiesta delle società interessate, sono in
corso due separate Conferenze di servizi per
ottenere l’autorizzazione ad installare due
centrali, una di 10 MW nel Comune di S.
Salvatore Telesino e l’altra di 11,30 MW nel
Comune di Reino. Dove sarà prelevata – si
chiedono i sindaci - la biomassa necessaria per
la loro alimentazione, se quella stimata in
Provincia di Benevento non è sufficiente nemmeno
per una sola centrale?!?”
|