Centrale a biomasse, Bozzi risponde all’invito
della Quercia amorosina
Il
consigliere era stato spronato ad un intervento
Puntuale la risposta del consigliere provinciale
della Quercia Giovanni Bozzi all’invito inviato
lo scorso fine settimana dall’unità di base
amorosina dei Democratici di Sinistra ‘Antonio
Gramsci’. Il rappresentante del parlamentino
della Rocca dei Rettori, con una nota datata 30
luglio e indirizzata al segretario e a tutti gli
iscritti della sezione Ds di Amorosi,
“rispondendo repentinamente alla nostra lettera
aperta del 29 luglio, ha preso posizione – si
legge nella nota inviata dalla sezione diessina
a firma del segretario Claudio Ferrucci – sulla
prevista costruzione dell’impianto in oggetto
affermando: “condivido appieno le vostre
iniziative e mi dichiaro fermamente contrario
alla realizzazione della centrale a biomasse
prevista in valle telesina”.
Il
compagno Bozzi, ricordando analoga lotta –
all’unisono con la segreteria provinciale del
partito - contro la individuazione di una
discarica nel Comune di Dugenta, per la difesa
del nostro territorio, si è immediatamente
attivato ed, unitamente ad altri consiglieri
provinciali, ha protocollato in data 30 luglio –
si legge sempre nella nota della sezione della
Quercia – una richiesta al presidente del
Consiglio Provinciale di Benevento di fissazione
di seduta del consiglio sul seguente argomento:
“Realizzazione di un impianto per la produzione
di energia elettrica con termovalorizzazione di
biomasse nel comune di san Salvatore Telesino a
confine con i comuni di Amorosi e Puglianello –
Discussione ed approfondimento circa la
compatibilità e l’opportunità di detto impianto
in relazione al Piano Energetico Provinciale,
alla costruzione di altri impianti similari in
Provincia e soprattutto rispetto al territorio
dell’intera Valle Telesina””.
In
particolare, la sezione ‘Antonio Gramsci’ di
Amorosi “nel prendere atto di quanto sopra e nel
ringraziare il compagno Bozzi del sollecito
intervento auspica – viene ancora riportato –
che anche altri consiglieri assumano analoga
posizione affinché, in sede di consiglio
provinciale, vengano impiantate le premesse per
scongiurare il rischio, tutt’altro che astratto,
della realizzazione della centrale.
Tutto ciò a difesa del territorio, dei cittadini
ma anche – riporta in conclusione la nota – del
lavoro proficuo fatto da questa amministrazione
provinciale e dal presidente Nardone, che non
merita di essere oscurato da un così grave
errore di valutazione”.
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