Telese Terme, 07 luglio 2007
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA
EUROPEA GIOVANI COMUNISTE/I
Circolo "Vera Lombardi" - Telese Terme (BN)
COMUNICATO STAMPA n. 9/2007
Alle studentesse e agli studenti del liceo di
Telese va il plauso e il ringraziamento del
circolo “Vera Lombardi” per la scelta di
dibattere su un argomento difficile e
fastidioso: la camorra in Valle Telesina.
Ci voleva coraggio, con solo per il tema in sé,
ma anche per il periodo, che chiama la maggior
parte dei ragazzi al divertimento e ai tuffi più
che alla riflessione impegnata. E poi molti di
loro sono anche alle prese con gli esami di
maturità…
A fronte di tanto entusiasmo, dimostrato dai
giovani cittadini della Valle Telesina, non
possiamo non ricordare il ben diverso
atteggiamento di una parte delle istituzioni
locali, che fanno finta di niente, come se la
scia di morti ammazzati e di arresti non li
sfiorasse nemmeno.
In una recente intervista televisiva, il sindaco
di Telese Terme, Gennaro Capasso, al giornalista
che gli chiedeva un’opinione sugli ultimi
«eventi delittuosi», rispondeva parlando degli
incidenti stradali. All’incalzare del
giornalista, il sindaco affermava che di queste
cose si parla solo in sede di comitato
provinciale per l’ordine e la sicurezza, e solo
lì. Su questi argomenti «non si fa politica»,
non si discute pubblicamente.
Rifondazione Comunista la pensa all’opposto. Da
un lato, alla magistratura e alle forze
dell’ordine spetta il compito di combattere la
criminalità sul versante repressivo. Dall’altro,
la società civile e le istituzioni democratiche
devono assumere il compito di respingere, sotto
il profilo morale, politico ed economico, ogni
tentativo della camorra di diventare “agente
sociale”, cioè soggetto organizzato di una
comunità.
Sappiamo che questo approccio è estraneo al
sindaco e alla sua maggioranza. Il 30 settembre
del 2004 Capasso si fece delegare dai suoi
consiglieri a querelare un giornalista che aveva
riportato le dichiarazioni di un pentito, il
quale aveva descritto la penetrazione dei
Casalesi nell’edilizia telesina. Il giornalista,
“reo” di aver utilizzato degli atti processuali
pubblici, senza inventare nulla, avrebbe
infangato il buon nome di Telese e dei telesini.
Per questo siamo felici che quel giornalista di
cronaca giudiziaria, Carlo Pascarella, sia a
Telese a parlare di quello che conosce bene, con
i documenti alla mano.
I problemi reali, specialmente quelli difficili,
non si risolvono ignorandoli ma conoscendoli e
affrontandoli con coraggio e senso del bene
comune. Se questa è la cifra della nostra
politica, non di meno speriamo che la battaglia
contro la criminalità organizzata possa
estendersi quante più forze possibile. È questo
l’insegnamento di una straordinaria associazione
come Libera, in cui le diversità partecipano ad
un grande progetto comune, ed è l’esempio
istituzionale dell’assessore Gabriele, da sempre
impegnato per la costruzione di alternative
concrete per quei giovani che troppo spesso
vedono nell’affiliazione ai clan il solo
percorso praticabile.
Il
direttivo del circolo
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