Al Signor Sindaco
di Telese Terme
Oggetto: Servizio assistenza domiciliare
anziani. Interrogazione a risposta scritta
Premesso che:
- nel maggio 2007 è
stata espletata la gara per l’aggiudicazione del
servizio di assistenza domiciliare agli anziani;
- l’articolo 7 del
capitolato d’appalto prevede, al punto 6, che
l’impresa appaltatrice deve «rispettare per i
propri addetti (soci e non) gli standards di
trattamento salariale, secondo i CCNNLL di
categoria, normativi, previdenziali ed
assicurativi del settore e, a richiesta
dell'Ente, di esibire la documentazione che lo
attesti e lo comprovi (es. autocertificazione)
del legale rappresentante attestante
l'applicazione contrattuale, modelli INPS, DM l0
, buste paghe, ecc.)». Nonostante ciò,
considerati l’esiguità della base d’asta (€
45.000,00 IVA inclusa), il numero di persone da
assistere (40) e il numero di ore mensili (12)
da garantire a ciascun anziano, si può ritenere
che l’importo orario effettivamente corrisposto
agli operatori sociali si aggiri intorno ai
quattro euro. Questa somma dovrebbe essere
destinata a remunerare anche infermieri
professionali ed assistenti sociali, secondo
quanto espressamente previsto nel capitolato;
- la situazione
descrive un paradosso evidente, tanto per la
dequalificazione delle professionalità sociali
quanto per la maggior difficoltà nel garantire
adeguati standard nell’erogazione di servizi
alla persona. Sembra pacifico che l’orientamento
della pubblica amministrazione, soprattutto
nella materia di cui trattasi, dovrebbe essere
contrario alla logica del massimo risparmio come
unico criterio di scelta;
- tale valutazione è
confermata dall’orientamento assunto dall’Ambito
di zona B3, che stabilisce tariffe orarie minime
per l’aggiudicazione dei servizi sociali di
competenza;
- dal capitolato
risulta che ogni anziano sia assistito per lo
stesso numero di ore (12) ogni mese,
indipendentemente dal tipo di bisogno realmente
riscontrabile, la qual cosa può produrre inutili
ed evitabili sperequazioni a danno degli anziani
maggiormente bisognosi;
si chiede di sapere:
- se
l’Amministrazione è consapevole del problema
segnalato, e quali azioni intenda mettere in
campo per farvi fronte;
- in particolare, se
intenda attivare gli organi consiliari e i
singoli consiglieri comunali per affrontare in
generale il tema dei servizi sociali, che anche
per l’infanzia, i minori e i diversamente abili
non sembra adeguatamente considerato;
- se intanto si
intenda provvedere a rimodulare la distribuzione
delle ore di assistenza, garantendo un minimo ad
ogni avente diritto e concentrando un numero
maggiore di ore a beneficio di chi,
eventualmente, dovesse risultare maggiormente
bisognoso.
Telese Terme, 3
ottobre 2007
Il Consigliere
comunale
Gianluca Aceto
Al Coordinatore
dell'Ufficio di Piano
Ambito di zona B3
Dr Enzo Giordano
VIA BIONDI 25 82032 CERRETO SANNITA
Oggetto: Servizio di assistenza domiciliare alle
persone anziane presso il Comune di Telese
Terme. Richiesta chiarimenti.
Egregio dr. Giordano,
in qualità di Consigliere comunale di Telese
Terme ho appena presentato un'interrogazione al
Sindaco - che Le allego - sul servizio in
oggetto.
Avendo potuto constatare che la S.V. era
componente della Commissione di gara, Le chiedo
di sapere se, a Suo parere, i rilevi contenuti
nell'interrogazione possano prefigurare
indirizzi divaricanti rispetto alla linea
assunta dall'Ambito di zona B3, di cui Telese
Terme fa parte. In particolare, Le chiedo di
valutare se il corrispettivo di circa quattro
euro orari sia adeguato al servizio richiesto
alle operatrici e agli operatori coinvolti.
Certo di Suoi solleciti riscontri, Le porgo
Distinti saluti.
Telese Terme, 3 ottobre 2007
Gianluca Aceto
Via Isonzo 38
82037 - Telese
Terme (BN)
da
Il Quaderno.it
03/10/2007 :: 14:23:23 Telese Terme: assistenza
agli anziani, iniziativa del consigliere Aceto
Il
consigliere comunale di minoranza a Telese
Terme, Gianluca Aceto, ha presentato
un’interrogazione al sindaco Gennaro Capasso per
avere chiarimenti in merito servizio assistenza
domiciliare degli anziani. L’iniziativa è stata
assunta in quanto, secondo l’esponente di
Rifondazione Comunista, c’è una dequalificazione
delle professionalità sociali legata alla
corresponsione economica che poi provoca anche
maggior difficoltà nel garantire adeguati
standard nell’erogazione di servizi alla
persona.
Secondo Aceto “l’orientamento della pubblica
amministrazione dovrebbe essere contrario alla
logica del massimo risparmio come unico criterio
di scelta” così come emerge “dall’orientamento
assunto dall’Ambito di zona B3, che stabilisce
tariffe orarie minime per l’aggiudicazione dei
servizi sociali di competenza”.
Il
consigliere intende conoscere se
l’Amministrazione “è consapevole del problema
segnalato, e quali azioni intenda mettere in
campo per farvi fronte. In particolare, se
intenda attivare gli organi consiliari e i
singoli consiglieri comunali per affrontare in
generale il tema dei servizi sociali, che anche
per l’infanzia, i minori e i diversamente abili
non sembra adeguatamente considerato. Se intanto
si intenda provvedere a rimodulare la
distribuzione delle ore di assistenza,
garantendo un minimo ad ogni avente diritto e
concentrando un numero maggiore di ore a
beneficio di chi, eventualmente, dovesse
risultare maggiormente bisognoso”.
Sulla questione Aceto ha anche sollecitato
l’intervento di Enzo Giordano, coordinatore
dell’ufficio di piano dell’ambito di zona B3
affinché valuti “se il corrispettivo di circa
quattro euro orari sia adeguato al servizio
richiesto alle operatrici e agli operatori
coinvolti”.
|