25 ottobre 2007
Telese, orari commerciali: un punto di vista
Gianluca Aceto

 

 

PRC-Sinistra Europea

 

Telese Terme, 24 ottobre 2007

 

CIRCOLO "VERA LOMBARDI"

VIA ROMA 254 - 82037 TELESE TERME (BN)

 

COMUNICATO STAMPA N. 14/2007

Orari commerciali: un altro punto di vista

 

   Lo scorso 18 ottobre il Sindaco di Telese, dottor Gennaro Capasso, con l'ordinanza n. 82 ha disposto «che per gli esercizi di vendita al dettaglio, dal 1° ottobre al 31 maggio, il riposo infrasettimanale è facoltativo e a discrezione del commerciante. Resta invariato e vigente quanto disposto dalla precedente ordinanza n. 16 del 19 gennaio 2006, compresa l'apertura facoltativa di tutte le ultime domeniche del mese, da gennaio a dicembre, con orario continuato, per tutti i settori».

 

   È del tutto evidente quali siano state le pressioni sul Sindaco, operate da quei commercianti che ritengono utile l'estensione indefinita degli orari di apertura per rispondere alla crisi del commercio telesino. Noi abbiamo altre opinioni, e le esponiamo ben sapendo di inimicarci ulteriormente una parte di elettorato. Crediamo tuttavia necessario e indispensabile far sentire la voce delle lavoratrici e dei lavoratori, anche se la maggior parte è iscritta nelle liste elettorali di comuni diversi.

 

   Le due ordinanze richiamate hanno conseguenze molto semplici ma devastanti, che colpiscono non tanto le medie strutture - che sono già organizzate in turni di lavoro - ma i negozi telesini, o meglio, le commesse che vi lavorano. Grazie al Sindaco Capasso, evidentemente interessato ad accattivarsi ulteriormente i commercianti in vista delle elezioni provinciali, queste persone perdono definitivamente il diritto ad un minimo di vita privata, divenendo anche il tempo di cura di sé «a discrezione del commerciante».

 

 

   Si aggiunga che già adesso, se una festività come San Valentino, la Festa del papà o la Festa della mamma capita di domenica, beh, i negozi devono rimanere aperti. Già adesso esiste il meccanismo del recupero delle festività. Già adesso nei mesi di maggio, giugno, luglio, agosto, settembre e dicembre non c'è nessun riposo infrasettimanale, mentre ad aprile ce n'è uno soltanto. Nessuno straordinario viene corrisposto per tutte queste ore di lavoro in più, nessuna assunzione stabile per fronteggiare il carico di lavoro e garantire dei turni.

 

   Si preferisce continuare nella finzione giuridica per la quale Telese Terme e Positano sono ugualmente comuni turistici. Ma forse qualche differenza c'è...

 

   Il Sindaco e l'Amministrazione a tutto questo non pensano: del resto molte commesse non votano a Telese, i commercianti sì.

 

    Noi abbiamo idee diverse. Il calo degli affari è dovuto a cause complesse, che non possono essere affrontate con risposte semplicistiche:

 

1) l'apertura dei due centri commerciali a Benevento città, e poi quella delle nuove medie strutture di Telese e San Salvatore, ha fatto ricadere sul commercio telesino quelle conseguenze che già avevamo visto all'opera nelle grandi realtà metropolitane;

 

2) le difficoltà economiche dei lavoratori dipendenti e dei precari, dimostrato da tutte le statistiche ufficiali, che parlano di un'enorme redistribuzione della ricchezza a vantaggio proprio dei ceti più agiati. Si tratta di una tendenza che noi del PRC denunciamo da tempo e per la quale abbiamo contribuito a portare in piazza un milione di persone, sabato scorso, a Roma;

 

2)  in tutto questo, non ha certo aiutato lo stato disastroso della viabilità, con il comune ridotto ad un cantiere per un anno e mezzo;

 

3) non hanno aiutato le strisce blu: i cittadini del circondario preferiscono andare in posti dove non ti stanno col fiato sul collo se parcheggi l'auto in centro, soprattutto se il disinteresse del Comune toglie ogni punto di riferimento e possibilità di far valere le proprie ragioni;

 

4) se non si restituisce attrattività a Telese non possiamo sperare di far tornare i clienti per i nostri esercizi commerciali. Ci vogliono quindi interventi seri e programmati, di lungo respiro.

 

  

   Infine, ricordiamo che tutte le norme e gli atti richiamati in premessa nell'ordinanza n. 82 impongono la consultazione dei rappresentanti dei lavoratori, cosa che a noi non risulta. Per tutto questo proponiamo al Sindaco di sospendere l'ordinanza e trovare una soluzione che non metta sotto i piedi la dignità delle lavoratrici. E chiediamo ai commercianti:

 

cosa ha fatto finora l'Amministrazione per risolvere veramente i vostri problemi?

 

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it