Telese
Terme, 14 novembre 2007
CIRCOLO "VERA
LOMBARDI"
VIA ROMA 254 -
82037 TELESE TERME (BN)
COMUNICATO STAMPA N. 16/2007
Attraverso una missiva indirizzata al presidente
del consiglio, dr Michele Martucci, nonché a
sindaco, capigruppo, assessore, consigliere
delegato e commissione competente, il
consigliere comunale Gianluca Aceto ha
presentato diverse proposte sulle politiche
sociali.
Si chiede di discutere ed approvare quattro
regolamenti comunali:
Contributi economici; Telesoccorso; Forum dei
giovani; accesso e fruibilità degli impianti
sportivi.
Si tratta di provvedimenti di semplice adozione,
che hanno la matrice comune di promuovere forme
trasparenti e certe di partecipazione ai servizi
comunali (telesoccorso e contributi
economici) e alle stesse attività
dell’Amministrazione complessivamente intesa
(Forum).
Specificamente, la proposta di regolamento
sugli impianti sportivi assume un rilievo
particolare, dal momento che le strutture
sportive comunali sono in concessione alle
società private ed esiste un certo numero di
famiglie telesine che non può permettersi di
mandare il figlio (o i figli) a praticare
un’adeguata attività sportiva. Si tratta di
un’evidente e odiosa ingiustizia sociale. Per
porvi rimedio occorre predisporre un apposito
regolamento comunale che sottragga le famiglie
dall’obbligo, anch’esso odioso, di chiedere la
“cortesia” personale al Sindaco o all’Assessore
di turno, affinché le famiglie in difficoltà
siano esonerate dal pagamento della retta. In
tal modo si eliminerebbe alla radice ogni
illazione sulla perpetuazione di pratiche
clientelari e la “cortesia” diverrebbe un
diritto pubblicamente riconosciuto e garantito.
Del resto, dal bilancio consuntivo relativo
all’esercizio 2006, approvato lo scorso 27
settembre, è possibile constatare che le
strutture sportive pubbliche avrebbero un certo
costo sia per le spesi correnti (acqua, luce,
gas, manutenzione ordinaria, ecc.) che per la
manutenzione. Preciso: non soltanto il Comune
non guadagnerebbe un centesimo dalla concessione
degli impianti pubblici, ma addirittura ci
rimetterebbe (il condizionale è d'obbligo perché
occorrerebbe fare una lunga ricerca nei capitoli
del bilancio, che evidentemente non è di
chiarissima lettura). Francamente, se questa
valutazione fosse esatta, sembrerebbe davvero
curiosa, soprattutto in un periodo di vacche
magre; anche se le ragioni sono facilmente
immaginabili.
In ogni caso, il Comune ha tutta la legittimità
di imporre alle società sportive, che
usufruiscono gratuitamente delle strutture
pubbliche, di garantire l’accesso alle proprie
attività a tutte quelle ragazze e ragazzi che,
facendone richiesta, abbiano determinati
requisiti, stabiliti dal Consiglio comunale e
validi per tutti. Del resto, la Carta dello
Sport per Tutti dell’UISP (Unione Italiana Sport
per tutti) è chiara, così come chiarissimo è il
punto 10 del documento del Forum Terzo settore:
«E’ dovere delle Istituzioni Pubbliche a tutti i
livelli – nazionale, regionale e locale –
garantire le condizioni per la pratica dello
sport di tutti i cittadini e per la vita e le
attività delle organizzazioni sportive».
Il regolamento dovrebbe basarsi sui seguenti
punti:
1)
le società (sportive e non), i gruppi, le
associazioni che usufruiscono di spazi,
strutture e impianti pubblici, devono avere l’
obbligo di garantire a tutti la fruizione delle
loro attività, indipendentemente dalle
possibilità economiche del richiedente;
2)
accertamento dei requisiti economici del
richiedente: a) mediante ISEE (Indicatore della
Situazione Economica Equivalente), così come
avviene per tutti i servizi pubblici (trasporto
scolastico, mensa, ecc.). Si possono prevedere
dei livelli di esenzione totale e/o parziale,
l’importante è che il livello ISEE di
riferimento non sia eccessivamente basso b)
mediante accertamento dei consumi effettivi,
secondo le procedure individuate dalla legge
regionale n 2/2004 e dal regolamento attuativo
n. 1/2004, che normano e organizzano il Reddito
di cittadinanza;
3)
convenzioni con le società private che
esercitano attività di notevole rilevanza
sociale (nuoto, musica, teatro) senza usufruire
di strutture pubbliche. Le convenzioni devono
prevedere la compartecipazione del Comune al
pagamento della retta mensile per i minori
bisognosi, naturalmente previo accertamento di
cui al precedente punto 1.
Per il reperimento delle risorse di cui al punto
3 si propongono due soluzioni:
a) il drastico ridimensionamento dei
contributi una tantum per
iniziative varie;
b) la destinazione di una quota degli
introiti derivati dalla
riscossione delle multe per infrazioni stradali,
pari a circa 100.000 euro nel 2006 (tenuto conto
che la metà è vincolata per legge, rimarrebbero
50.000 euro circa da destinare mediante scelta
politica).
Nella missiva il consigliere Aceto ha chiesto
formalmente di organizzare un incontro con tutte
i soggetti potenzialmente interessati alle
proposte avanzate, al fine di dare vita ad un
processo quanto più partecipato e democratico
possibile, che non sia calato dall’alto ma viva
del contributo consapevole di tutti.
Le proposte fanno seguito ad un’interrogazione
consiliare da me inoltrata lo scorso 3 ottobre,
riguardante il SAD (Servizio di assistenza
domiciliare alle persone anziane), che purtroppo
risulta ancora inevasa, nonostante i termini
massimi siano stati ampiamente superati.
Circolo PRC-SE "Vera Lombardi" di Telese Terme
Addetto Stampa
Rocco Cirocco
334 3554636
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