27 ottobre 2007
Telese, tempi belli di una volta
Gabriele Aurino

 

 

In seguito alla riunione del comitato genitori per aree verdi con il sindaco del comune di Telese, e' emerso, quanto mi pare di aver capito, che ci sono in programma o in progetto aperture di aree attrezzate per bambini. Tali aree saranno sempre le stesse ed attrezzate con i soliti giochini quali: altalene; scivoli; ecc..

 

Mi domando se i bambini o i ragazzini sono davvero contenti di giocare sempre con i soliti giochini, o preferiscono, a volte giocare in un'altro modo?

Allora propongo, sempre compatibilmente con la spesa economica, di pensare  ad un'area diversa, cioe' progettata in modo che i bambini o ragazzini possano giocare in modo diverso.

 

Personalmente penso ad aree simili a quelle dove giocavamo noi da piccoli, dove si giocava a  palline (biglie di vetro), pallone, pattini ecc.

Se altri genitori hanno altre idee, perche' non diffonderle sul sito? 

 

Da piccoli andavamo in macchina senza cintura di sicurezza, senza air bag, senza aria condizionata e viaggiare sul cassone posteriore di un camioncino era un regalo speciale. Andavamo sulla bicicletta senza il casco e molto spesso con l’amico sulla canna. Passavamo interi pomeriggi a costruirci i cariolini (carruoscioli) che avevano per ruote cuscinetti in acciaio fuori uso, ci buttavamo nelle discese, dimenticando di non avere i freni fino a quando ci impastavamo contro un albero od un marciapiede. Alla seconda volta imparavamo a risolvere i problemi da soli.

 

Durante le vacanze, specialmente quelle estive, uscivamo di casa al mattino e giocavamo tutto il giorno; i genitori non sapevano dove eravamo e ciò nonostante sapevano che non eravamo in pericolo. Non esistevano i cellulari ma riuscivamo ugualmente a parlarci e a trovarci. Ci sbucciavamo ginocchia, gomiti, ci rompevamo ossa e denti: erano soltanto dei semplici incidenti, nessuno ne aveva colpa e gli avvocati non erano coinvolti e chiamati in causa. Anche se la botta presa ci faceva male e piangevamo, tutto passava presto e quasi sempre i genitori non lo venivano a sapere.

 

Andavamo al cinema con gli amici una volta alla settimana. I film che ci piacevano di più li guardavamo due volte, perché il costo del biglietto era lo stesso. Mangiavamo dolci, pane con burro e marmellata, gassose, bevande piene di zucchero, ma nessuno di noi era obeso. Bevevamo in quattro direttamente sul collo della bottiglia di aranciata e nessuno di noi è mai morto a causa di terribili microrganismi patogeni. Non avevamo la playstation,il Nintendo, il videogiochi, la TV via cavo, i DVD, il PC , internet, ma avevamo semplicemente degli amici. Uscivamo di casa e li trovavamo ad attenderci o andavamo in bici o a piedi a casa loro; suonavamo il campanello od entravamo direttamente. Eravamo soli in un mondo freddo e crudele, senza controllo alcuno e siamo sopravvissuti.

 

Ci inventavamo giochi con pezzi di legno(il più famoso mazza e pivz), sassi, biglie, coperchi delle bottiglie di aranciata o di gassosa. Molti di noi, come studenti non erano preparati come gli altri e dovevano ripetere l’anno scolastico: orrore! Non si incolpavano i professori. I peggiori problemi a scuola erano i ritardi o se qualcuno mangiava una cicca in classe o se non aveva fatto i compiti a casa o studiato la poesia a memoria. Andavamo a scuola a piedi o con la bicicletta e non ci sfiorava l’idea di farci accompagnare o venire a prendere.

 

Le nostre iniziative erano nostre e le conseguenza pure. Nessuno si nascondeva dietro ad un altro. L’idea che i nostri genitori ci avrebbero difeso se trasgredivamo ad una legge non ci sfiorava: loro erano sempre dalla parte della legge. Se ci comportavamo male i nostri genitori ci mettevano in castigo, per punizione ci facevano saltare la cena e nessuno li metteva in prigione per questo motivo. Sapevamo che quando i genitori dicevano NO era proprio NO.

 

I giocattoli, li ricevevamo per, il compleanno, per la prima comunione, per l’epifania, non ogni volta che si andava al supermercato. I nostri genitori ci facevano i regali con amore e non per sensi di colpa e le nostre vite non sono state rovinate perché non avevamo tutto quello che volevamo. Questa generazione ha prodotto molti professionisti, imprenditori, artigiani.

 

Negli ultimi 50 anni c’è stata una esplosione di innovazione e di nuove idee. Avevamo libertà, successi, insuccessi, responsabilità  ed abbiamo imparato a gestirli. Meno male che adesso sono arrivati avvocati, sociologi, psicologi, comunicatori, show-men, anchor-men, opinionisti, politici ad inquadrarci ed a regolare la nostra vita

 

 

     

 Valle Telesina


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