8 marzo 2007
Telese, «trasloca» la Guardia di Finanza
Carlo Franco

 

 

Da il Sannio quotidiano del 04 marzo 2007 L’intervento/ Telese Terme

«Trasloca» la Guardia di Finanza, stupore e rabbia nell'opinione pubblica

Che la brigala della Guardia di Finanza vada via da Telese è un atto "scellerato'' le cui conseguenze vanno fatte pesare su chi si assume la responsabilità di averlo provocato. L'opinione pubblica telesina è in uno stato (a dir poco) di stupore e di rabbia perché un servizio che interessa un bacino d'utenza di oltre venti paesi si capisce bene quale importanza e quale ricaduta (anche economica) possa avere per il paese che lo offre.

Gli stessi paesi di questo bacino di utenza non gradiscono lo spostamento della brigata in altro luogo perché la centralità di Telese, anche rispetto ai servizi logistici e di trasporto (in particolare), non si trovano altrove.

Rispetto a questa agitazione della gente, l'Amministrazione comunale della cittadina termale, in questo gioco al massacro delle responsabilità, ha inteso prendere, posizione facendo conoscere lo stato delle cose.

Tra il Comune di Telese Terme e la Guardia di Finanza (a tutti i livelli: provinciale, regionale e ministeriale) c'è stata una fìtta corrispondenza da qualche anno ormai perché si sapeva che con il 31 dicembre dell'anno appena trascorso, la brigata di Telese avrebbe dovuto traslocare.

Dagli atti sì evince chiaramente che il Comando della Guardia di Finanza, nell'ottobre 2005, chiede all'amministrazione comunale di mettere a disposizione locali idonei per i quali non può pagare una cifra, superiore ai 9.500 èuro all'anno di canone. Il Comune di Telese Terme risponde dicendo che sta ristrutturando l'immobile ubicato in via Roma denominato ex istituto professionale Luigi Palmieri". Che lo stesso ha una superficie utile di 1.124 metri quadrati, il cui fitto ha un valore locativo, secondo la stima dell'Agenzia del Territorio, dì 84.100 euro all'anno. Ma che, "si fa comunque presente che la scrivente Amministrazione, tenuto conto della ricaduta sul territorio di notevoli benefici per un eventuale elevamento del comando di brigata a tenenza, comunica la propria disponibilità a venire incontro alle vostre esigenze sia in termini di spazi ancora da definire e sia in termini economici". Questa lettera era dell'aprile 2006.

Che cosa si sia bloccato (o inceppato) da parte dell' Amministrazione Finanziaria non si sa, se è vero, come sembra purtroppo essere, che la brigata traslocherà. Il sindaco di Telese, Gennaro Capasso, non ha avuto risposte (così dice) alle sue proposte. Per cui, di fronte al malumore crescente della sua comunità, ha scritto di nuovo a chi di dovere per chiarire la posizione dell'Amministrazione da lui guidata. La lettera è del 9 gennaio di quest’anno ed è stata inviata al Ministero dell'Economia e delle Finanze ed ai Comandi generale, interregionale, regionale e provinciale della Guardia dì Finanza.

In essa il sindaco dice, tra l'altro, che "l'Amministrazione comunale si è dichiarata disponibile a valutare la cessione in uso gratuito alla Guardia di Finanza dell'immobile di che trattasi (ex istituto Palmieri) soprattutto con riferimento al particolare interesse pubblico della iniziativa". Per questo motivo propone un accordo dì programma tra il Comune di Telese, la Guardia di Finanza e la Regione Campania erogatrice dei fondi. Inoltre, il sindaco Capasso propone altre due soluzioni. Una riguarda "la utilizzazione dell'immobile di circa mille metri quadrati su due livelli , in via Nazionale Sannitica, dì proprietà del demanio dello Stato, utilizzato ormai solo da otto dipendenti del soppresso Consorzio dì Bonifica della Valle Telesina, e sottoposto a procedure di liquidazione". L'altra soluzione è "la utilizzazione di parte della caserma dei carabinieri di Telese Terme, con accesso separato", che è uno stabile super dimensionato per la locale stazione dei carabinieri.

Come si evince da questa documentazione, ci sarebbe ancora la possibilità di trovare una soluzione, adeguata a questo problema così importante per la comunità locale e dell'intera valle. Basterebbe incontrarsi e discutere. Ma pare che "l'asino sia cascato proprio qui". Spesso anche le istituzioni si arroccano su posizioni rigide ed intransigenti ed i cittadini ne pagano le pene.

Carlo Franco

già amministratore comunale

 

     

 Valle Telesina


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