25 aprile 2007
Telese, "silenzio" su scuole e Guardia di Finanza
Carlo Franco

 

 

Da Realtà Sannita n° 7 16/30 aprile 2007

MA LA GENTE TEME IL PEGGIO

A Telese cade il silenzio su scuole e Guardia di Finanza

E' sempre vivo il timore che la Brigata smobiliti. Per la nuova sede del liceo, dopo la clamorosa protesta, tutti tacciono

Due sono i problemi che più di tutti tengono in apprensione i cittadini di Telese Terme in questi giorni: il trasferimento della brigata della Guardia di Finanza e la costituzione del polo scolastico, praticamente la costruzione della nuova sede del liceo.

Per ciò che concerne l'eventuale trasferimento da Telese della brigata della Guardia di Finanza che diverrebbe tenenza con una forza di circa 26 militari una volta sistemati in una sede più funzionale, si è già parlato molto per il passato sottolineando anche qualche "carenza" nei rapporti tra l'Amministrazione Comunale della cittadina termale e gli organi istituzionali del Corpo.

L'opinione pubblica è preoccupata (e non poco) di perdere questo importante servizio, tanto che si son costituiti spontaneamente movimenti di opinione che spingono per trovare una soluzione positiva. Soluzione che oggi sembra possibile rispetto a qualche mese fa perché dalla casa comunale telesina arriva la notizia che si sono ripresi i contatti (sì spera per trattare, naturalmente) tra l’Amministrazione Comunale e la Guardia della Finanza.

La gente di Telese tira un sospiro di sollievo, ma non è certamente tranquilla e sta sempre allerta perché la cosa vada a buon fine. Pertanto, spinge la civica amministrazione perché si impegni molto nel venire incontro alle esigenze dell'amministrazione finanziaria. E spinge, altresì, perché l’amministrazione finanziaria prenda decisioni ponderate al massimo tenendo nella giusta considerazione la centralità di Telese per lo svolgimento di un servizio anche in termini di funzionalità.

Insomma la gente di Telese vuol seguire con interesse l'evoluzione di questa trattativa perché al termine di essa, in ogni caso, possa conoscere come sono andate le cose ed attribuire, eventualmente, meriti o colpe. L'altro problema è quello della costruzione della sede per il liceo scientifico e classico di Telese.

Che ce ne sia bisogno, fino ad oggi lo hanno affermato tutti; che ci si stia dando da fare, ad oggi nessuno sembra essere interessato. È ancora viva nell'opinione pubblica l'immagine dell'autunno scorso con gli amministratori provinciali fischiati quando vennero a Telese ad illustrare, in un palazzo dei congressi stracolmo, la necessità di ristrutturare l'ex Mulino) in una nuova e funzionale sede per il liceo. La contestazione fu massima. Dopo qualche tempo i DS presentarono un progetto alternativo che dimostrava che con minore spesa invece di ristrutturare uno stabile inadatto (per loro) che presentava tanti problemi, la scuola la si poteva costruire nuova.

Già alla presentazione di questa ipotesi progettuale nello stesso palazzo dei congressi delle Terme, la "bolla" della contestazione e dei fischi si era sgonfiata; d'incanto era scomparsa quella folla oceanica che aveva contestato gli amministratori provinciali nell’occasione precedente; insomma, la cosa non sembrava interessare più di tanto. Quel cattivo segnale è oggi diventato una certezza: nessuno parla più della necessità di costruire la scuola nuova.

La Provincia è caduta in un silenzio tombale; i partiti politici e gli amministratori locali si disinteressano; i dirigenti scolastici del liceo telesino fanno altrettanto; l'opinione pubblica a malapena se ne ricorda; solo qualche studente freme ancora e vorrebbe rimettere in corsa la soluzione di questo problema.

La situazione è avvilente e fa dire all'ex sindaco di Telese Pino D'Occhio, allora proprietario dell'ex mulino che sì voleva ristrutturare, che "la lotta e la contestazione dell'autunno scorso era contro di me; è stata tutta una speculazione politica perché oggi i fatti dimostrano che non c'era e non c'è volontà di dare (o di avere) a Telese una sede nuova per il liceo.

Dove stanno, e come si stanno muovendo quelle forze politiche che nell'autunno scorso contestarono l'Amministrazione Provinciale che stava adottando la decisione di ristrutturare l'opificio allora di mia proprietà ma che oggi ho venduto? Il liceo non ha più bisogno di una sede nuova e più funzionale?"

CARLO FRANCO

 

 

 

     

 Valle Telesina


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