Da Realtà Sannita n° 7 16/30 aprile 2007
MA LA GENTE TEME IL PEGGIO
A Telese cade il silenzio su scuole e
Guardia di Finanza
E' sempre vivo il timore che la Brigata
smobiliti. Per la nuova sede del liceo, dopo
la clamorosa protesta, tutti tacciono
Due sono i problemi che più di tutti tengono
in apprensione i cittadini di Telese Terme
in questi giorni: il trasferimento della
brigata della Guardia di Finanza e la
costituzione del polo scolastico,
praticamente la costruzione della nuova sede
del liceo.
Per ciò che concerne l'eventuale
trasferimento da Telese della brigata della
Guardia di Finanza che diverrebbe tenenza
con una forza di circa 26 militari una volta
sistemati in una sede più funzionale, si è
già parlato molto per il passato
sottolineando anche qualche "carenza" nei
rapporti tra l'Amministrazione Comunale
della cittadina termale e gli organi
istituzionali del Corpo.
L'opinione pubblica è preoccupata (e non
poco) di perdere questo importante servizio,
tanto che si son costituiti spontaneamente
movimenti di opinione che spingono per
trovare una soluzione positiva. Soluzione
che oggi sembra possibile rispetto a qualche
mese fa perché dalla casa comunale telesina
arriva la notizia che si sono ripresi i
contatti (sì spera per trattare,
naturalmente) tra l’Amministrazione Comunale
e la Guardia della Finanza.
La gente di Telese tira un sospiro di
sollievo, ma non è certamente tranquilla e
sta sempre allerta perché la cosa vada a
buon fine. Pertanto, spinge la civica
amministrazione perché si impegni molto nel
venire incontro alle esigenze
dell'amministrazione finanziaria. E spinge,
altresì, perché l’amministrazione
finanziaria prenda decisioni ponderate al
massimo tenendo nella giusta considerazione
la centralità di Telese per lo svolgimento
di un servizio anche in termini di
funzionalità.
Insomma la gente di Telese vuol seguire con
interesse l'evoluzione di questa trattativa
perché al termine di essa, in ogni caso,
possa conoscere come sono andate le cose ed
attribuire, eventualmente, meriti o colpe.
L'altro problema è quello della costruzione
della sede per il liceo scientifico e
classico di Telese.
Che ce ne sia bisogno, fino ad oggi lo hanno
affermato tutti; che ci si stia dando da
fare, ad oggi nessuno sembra essere
interessato. È ancora viva nell'opinione
pubblica l'immagine dell'autunno scorso con
gli amministratori provinciali fischiati
quando vennero a Telese ad illustrare, in un
palazzo dei congressi stracolmo, la
necessità di ristrutturare l'ex Mulino) in
una nuova e funzionale sede per il liceo. La
contestazione fu massima. Dopo qualche tempo
i DS presentarono un progetto alternativo
che dimostrava che con minore spesa invece
di ristrutturare uno stabile inadatto (per
loro) che presentava tanti problemi, la
scuola la si poteva costruire nuova.
Già alla presentazione di questa ipotesi
progettuale nello stesso palazzo dei
congressi delle Terme, la "bolla" della
contestazione e dei fischi si era sgonfiata;
d'incanto era scomparsa quella folla
oceanica che aveva contestato gli
amministratori provinciali nell’occasione
precedente; insomma, la cosa non sembrava
interessare più di tanto. Quel cattivo
segnale è oggi diventato una certezza:
nessuno parla più della necessità di
costruire la scuola nuova.
La Provincia è caduta in un silenzio
tombale; i partiti politici e gli
amministratori locali si disinteressano; i
dirigenti scolastici del liceo telesino
fanno altrettanto; l'opinione pubblica a
malapena se ne ricorda; solo qualche
studente freme ancora e vorrebbe rimettere
in corsa la soluzione di questo problema.
La situazione è avvilente e fa dire all'ex
sindaco di Telese Pino D'Occhio, allora
proprietario dell'ex mulino che sì voleva
ristrutturare, che "la lotta e la
contestazione dell'autunno scorso era contro
di me; è stata tutta una speculazione
politica perché oggi i fatti dimostrano che
non c'era e non c'è volontà di dare (o di
avere) a Telese una sede nuova per il liceo.
Dove stanno, e come si stanno muovendo
quelle forze politiche che nell'autunno
scorso contestarono l'Amministrazione
Provinciale che stava adottando la decisione
di ristrutturare l'opificio allora di mia
proprietà ma che oggi ho venduto? Il liceo
non ha più bisogno di una sede nuova e più
funzionale?"
CARLO FRANCO