Intervento riferito a: Telese, liceo: inquietudini di una mamma

 

 

3 marzo 2007
Telese, la scuola giustifichi le proprie assenze
Fulvio Del Deo

 

 

Tentativo di risposta alle inquietudini di una mamma

 

 

La signora Giovanna Foschini chiede una risposta alla sua lettera, non solo dai Rappresentanti delle Istituzioni Scolastiche, ma anche dai lettori. Sentendomi chiamato in causa, faccio il mio tentativo.

 

Gli interrogativi che la signora Foschini pone sono numerosi, tutti ben motivati e condivisibili.

 

Il primo:

 

"Certamente i ragazzi sono colpevoli di disobbedienza e insubordinazione, ma negargli l’ingresso a scuola a cosa è servito? A concedergli un ulteriore giorno di vacanza?"

 

Personalmente, non credo che i ragazzi abbiano considerato quel portone chiuso come lo spunto per un giorno di vacanza in più. Al contrario, ho letto in loro molta amarezza per quella risposta da parte delle Istituzioni Scolastiche; una risposta che ha il sapore del voltafaccia (vedi: La scuola respinge gli studenti).

 

Quell'accesso negato è stato percepito come una ripicca infantile, qualcosa che non ha nulla di didattico. Come del resto, già non sortiva alcunché di didattico il rifiuto di una regolare assemblea nei locali scolastici.

 

La signora Foschini s'interroga sulla giustifica che deve portare suo figlio, quando ciò che sembra del tutto ingiustificabile è il comportamento della Scuola:

 

"... Non sarebbe stato meglio farli entrare e pretendere la giustifica da parte dei genitori il giorno successivo, facendogli perdere solo qualche ora di studio e non una giornata?

Ora io mi chiedo, che cosa dobbiamo giustificare noi genitori? L’ora di ritardo o la giornata di assenza obbligata dalla scuola?..."

 

Provo a risponderle alla maniera ebraica, cioè con delle domande. Premettendo che:

  1. ogni anno la scuola si fa cogliere impreparata come se fosse la prima volta che apre i battenti

  2. accade spessissimo che non offra agli studenti e al personale docente dei locali idonei allo studio, che non offra una palestra

  3. il Liceo in questione addirittura rischia di spostarsi in un vecchio mulino cadente, se non riesce a resistere alle pretese speculative della Lobby dell'Avidità

  4. in risposta alle preoccupazioni studentesche si vieta un'assemblea, si chiude il portone, lasciando per strada dei minorenni.

La Scuola, quando si degnerà di portare la sua giustifica per tutte le sue assenze e i suoi abusi?

 

Ogni giorno di scuola ha un costo che grava su noi contribuenti; un costo che, di per sé, è già sproporzionatamente elevato rispetto al servizio offerto.

 

Chi risarcirà il danno morale e materiale arrecato all'intera comunità dal rifiuto arbitrario di quel giorno di scuola pagato e non goduto?

 

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it