Intervento riferito a: Telese, scuola: la difficile arte dell'educazione

 

 

6 marzo 2007
Telese, pungolando un preside...
Fulvio Del Deo

 

 

E se invece di sfuggire alla realtà rifugiandoci in Platone, Aristotele, Pitagora, Chateaubriand, Crepet, Wilkings, Renzo Titone, Popper, J.J. Rousseau, come suggerisce Lei, non dico leggessimo nella mente e nel cuore dei nostri ragazzi, ma almeno leggessimo un po' Topolino anche noi?

Noi quassù e i "giovani" laggiù?
Guardarli come un un chimico fa con le sue provette?

Sorreggere con tralci,
potare i rami che non danno frutti,
plasmare?

 

Porli dove è più giusto? Raddrizzarli?
J'aduobe... come pezzi di una scacchiera?

 

Usare i "no che aiutano a crescere"
come in quel best seller noioso, lasciato a impolverarsi sullo scaffale?
Concedendo di tutto per non essere disturbati
nella nostra colta lettura
o nel nostro nulla
e ogni tanto, un NO secco dettato solo dal malumore del momento?
(vedi il caso dell'assemblea negata)

No. Io non ci sto.

Fra i docenti ci sono Eroi che lottano ogni giorno, tentando di trasmettere cultura e valori. Maieutica per un parto che metta al mondo Libertà con la elle maiuscola, coscienza di sé e della società, rispetto, e dia senso alla parola "democrazia".

 

Ma poi in Senato s'intitola una sala...
non a Peppino Impastato, non a Giancarlo Siani,
né a nessun altro che, nella sua giovane età
abbia lasciato un segno.
No.
 S'intitola una sala a chi è morto tentando di uccidere.

 

E mentre i nostri Docenti Eroi lottano
contro il vuoto interiore,
un mondo adulto adulterato
martella le nuove generazioni
con cliche da comprare a rate...
dove è bene essere in cinque
per violentare una donna.

 

Eroi
che in vita loro non vedranno mai
i 750.000 Euro preso da Pippo Baudo
o il milione e seicento beccato dalla Hunziker...
mentre l'orchestrale (indispensabile per la musica!)
doveva accontentarsi di 51 Euro a serata

Lezione del mondo adulto alle giovani generazioni:
perché studiare tanto e farsi il culo per anni,
quando ci si può vendere
per una cifra molto più alta
e senza fatica?

Così, guardandosi attorno sembra che le ragazze e i ragazzi siano tutti omologati alla passività, siano tutti dediti esclusivamente alla propria esteriorità...

Ma ciò è quanto appare solo a uno sguardo frettoloso e superficiale. Le cose nel fondo stanno molto diversamente da ciò che galleggia in superficie.

I figli di papà che ammorbano l'aria coi loro motorini, che devastano gli arredi urbani durante la notte e che dedicano gran parte delle proprie energie a queste ed altre stronzate, grazie al cielo, sono solo una sparuta ma vistosa minoranza di "inquadrati", frutto ben riuscito dell'albero dell'idiozia.

Ma non bisogna dimenticare che nelle giovani generazioni è innato il germe della ribellione. E, se andiamo a confrontare le nuove generazioni con le vecchie, ci accorgiamo che oggi la ribellione non è sognare mondi strani e irrealizzabili, né organizzare rivolte armate, bensì è tenere i piedi ben piantati per terra e darsi da fare concretamente per un mondo migliore.

Non se n'è accorto, signor Preside? Gli Eroi della scuola, sì, e da un pezzo. Altrimenti non continuerebbero a rompersi la schiena solo per uno stipendio piccino picciò.

Ciao

 

 

 

     

 Valle Telesina


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