E se invece di sfuggire alla realtà rifugiandoci
in Platone, Aristotele, Pitagora, Chateaubriand,
Crepet, Wilkings, Renzo Titone, Popper, J.J.
Rousseau, come suggerisce Lei, non dico
leggessimo nella mente e nel cuore dei nostri
ragazzi, ma
almeno leggessimo un po' Topolino anche noi?
Noi
quassù e i "giovani" laggiù?
Guardarli come un un chimico
fa con le sue provette? |
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Sorreggere con tralci,
potare i rami che non danno
frutti,
plasmare? |
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Porli
dove è più giusto?
Raddrizzarli?
J'aduobe... come pezzi di
una scacchiera? |
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Usare i
"no che aiutano a crescere"
come in quel best seller
noioso, lasciato a
impolverarsi sullo scaffale?
Concedendo di tutto per non
essere disturbati
nella nostra colta lettura
o nel nostro nulla
e ogni tanto, un NO secco
dettato solo dal malumore
del momento?
(vedi il caso dell'assemblea
negata)
No. Io non ci sto. |
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Fra i docenti ci sono Eroi che lottano ogni
giorno,
tentando di trasmettere cultura e valori.
Maieutica per un parto che metta al mondo
Libertà con la elle maiuscola, coscienza di sé e
della società, rispetto, e dia senso alla parola
"democrazia".
Ma poi in
Senato s'intitola una
sala...
non a Peppino Impastato, non
a Giancarlo Siani,
né a nessun altro che, nella
sua giovane età
abbia lasciato un
segno.
No.
S'intitola una sala a chi è
morto tentando di uccidere. |
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E mentre
i nostri Docenti Eroi
lottano
contro il vuoto interiore,
un mondo adulto adulterato
martella le nuove
generazioni
con cliche da comprare a
rate...
dove è bene essere in cinque
per violentare una donna. |
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Eroi
che in vita loro non
vedranno mai
i 750.000 Euro preso da
Pippo Baudo
o il milione e
seicento beccato dalla
Hunziker...
mentre l'orchestrale
(indispensabile per la
musica!)
doveva accontentarsi di 51
Euro a serata |
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Lezione del mondo adulto
alle giovani generazioni:
perché studiare tanto e
farsi il culo per anni,
quando ci si può vendere
per una cifra molto più alta
e senza fatica? |
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Così, guardandosi attorno sembra che le ragazze
e i ragazzi siano tutti omologati alla
passività, siano tutti dediti esclusivamente
alla propria esteriorità...
Ma ciò è quanto appare solo a uno sguardo
frettoloso e superficiale.
Le cose nel fondo stanno molto diversamente da
ciò che galleggia in superficie.
I figli di papà che ammorbano l'aria coi loro
motorini, che devastano gli arredi urbani
durante la notte e che dedicano gran parte delle
proprie energie a queste ed altre stronzate,
grazie al cielo, sono solo una sparuta ma
vistosa minoranza di "inquadrati",
frutto ben riuscito dell'albero dell'idiozia.
Ma non bisogna dimenticare che
nelle giovani generazioni è innato il germe
della ribellione. E, se andiamo
a confrontare le nuove generazioni con le
vecchie, ci accorgiamo che oggi la ribellione
non è sognare mondi strani e irrealizzabili, né
organizzare rivolte armate, bensì è
tenere i piedi ben piantati per terra e darsi da
fare concretamente per un mondo migliore.
Non se n'è accorto, signor Preside? Gli Eroi
della scuola, sì, e da un pezzo. Altrimenti non
continuerebbero a rompersi la schiena solo
per uno stipendio piccino picciò.
Ciao

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